Lun
11
Lug
2011
Un mix di intelligenza e imbecillità
c'è questa cosa, questo progetto nel quale ripongo tutte le mie speranze
non so se è giusto, tutti mi dicono che non dovrei avere tanta fiducia in questo, ma che devo fare? è il mio lavoro da una vita, l'unica attività che mi abbia mai veramente interessata. E' la mia vita
non voglio finire come mia madre, che all'alba dei trenta, frustrata da una famiglia che non ha mai creduto in lei, ha mollato tutto per fare un bel matrimonio e diventare casalinga. lei voleva diventare avvocato, e ce l'aveva quasi fatta, ma aveva intorno persone che le facevano pressioni, tanta sfiducia in se stessa, e alla fine ha mollato...
ora come allora è una donna frustrata, e per tutta la vita ha cercato di minare la mia sicurezza, perchè forse non sopportava di vedere una figlia farcela mentre lei non ha retto. non voglio fargliene una colpa, l'ho fatto per tanti anni. ma non voglio più farlo. dopotutto, in fondo al suo cuore è stata infelice.
ma io non sono lei. non lo sono mai stata. io voglio farcela. io sono io, questa sono io. e anche se nessuno ci crede, anche se tutti mi dicono che sarà difficile, anche se mi guardano come se fossi un'illusa, beh... io non mi fermerò. non mi fermerò mai.
Montale diceva che per fare questo lavoro ci vuole un giusto mix di intelligenza e imbecillità. credo di possederle entrambe. sì, sono pazza; ma una pazza che non si rassegna a fare un matrimonio brillante e a sfornare un paio di rampolli, a essere la moglie di qualcuno e a passare le vacanze in sardegna. questa è la mia cazzo di vita, e costi quel che costi me la gioco fino in fondo.
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