Gio

09

Nov

2017

L'asticella dell'equilibrio

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Soffro di disturbo bipolare, non ho chiesto a nessun psicologo, ma semplicemente mi sono analizzato nel tempo, a questa conclusione ci sono arrivato dopo quasi 5 anni passati in una sorta di oblio dove le cose accadevano, successivamente, realizzavo ciò che mi era accaduto.

Penso sia un bene, saperlo, da depresso ragiono, troppo, in fase maniacale sono impulsivo, è come avere appunto due personalità.

A volte queste due si intrecciano. Il perfetto equilibrio lo trovo quando ragiono, non troppo, faccio le cose che bisogna fare di impulso appunto di impulso.

Quando a volte ragiono troppo e c'è da muoversi di impulso, so di essere depresso. Quando reagisco troppo di impulso e commetto errori, pensando appunto che avrei dovuto ragiornarci un po' su, sono in una fase più maniacale che depressiva.

La mia domanda principale è stata da quanto soffrissi di questa cosa, perché me ne sono accorto solo a 20 anni.

Se questa cosa ha influenzato la mia vita: certamente. Me ne accorgo solo ora però.

Se questa cosa ha influenzato le mie relazioni sociali: ovvio, in certi periodi vado d'accordo più con persone tendenti alla depressione, in altri con persone un po' più maniacali.

E' incredibile. 

E' anche preoccupante, il fatto che non so se riuscirò mai a trovare la stabilità. Non voglio prendere psicofarmaci o medicine, ho paura di cadere in dipendenza, perché ne sono molto predisposto, conoscendo le conseguenze, evito.

 Quando dicono una persona in fase maniacale si sente un Dio: è vero. 

Mi sento quasi onnipotente, ma conoscendo i miei limiti, diciamo abbasso la cresta in anticipo. E' come dover sempre tenere sotto controllo un asticella, che quando si alza troppo la devo abbassare e quando si abbassa troppo la devo alzare.

Tutto ciò comporta uno sforzo psicologico da parte mia. 

Questo problema può essere risolto? Può scomparire? ormai ci sto convivendo e mi son messo il cuore in pace. 

Però quel che mi duole e che siccome in famiglia ne soffrono altri parenti, come mai loro non se ne accorgono di questa cosa? Perché a volte sfuggono dal controllo? Io a 20 anni ci sono arrivato, va bene, facendo i miei sbagli, ma loro a 40/50/60 anni suonati, non ci hanno mai pensato? Che il problema a volte siamo noi stessi? Siamo noi i primi che ci dobbiamo "calibrare" per interagire con il mondo esterno?

Poi ovviamente continuerò la mia vita in pace e serenità, però è un dubbio che mi attanaglia da tempo.

Pace. 

5 commenti

Ti capisco, anche ii sono portatore di una sindrome bipolare, con disturbo di personalità (questo ormai risolto alla soglia dei 40 anni. Già esserne consapevole ti permette di calibrare la tua vita, se riesci senza farmci bene, ma se servissero non avere remore alcune, piuttosto di fare caxxate meglio piuttosto.....pensa che qui in fase maniacale sono stato bannato! Ahahaha

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:36 del 10-11-2017

Le vecchie generazioni ragionavano in modo diverso.

Dove hai sentito nominare per la prima volta il disturbo bipolare? Come mai l'hai riconosciuto così subito e come mai ti ci identifichi così tanto? Farsi autodiagnosi può essere un po' azzardato, anche perchè fossi pure bipolare la domanda successiva è "ok, e mo?"

Un aiuto farmacologico può essere utile come dannoso, non siamo certo noi i migliori per darti questi consigli. Io un pensierino ce lo farei fossi in te, quantomeno per avere un po' di sollievo, ma chiedi al csm.

Però alla domanda finale ti rispondo: sì, siamo noi che dobbiamo calibrarci per primi per interagire col mondo esterno. Se aspettiamo che sia il mondo esterno a calibrarsi su di noi, beh, buonanotte. Puoi anche chiederti come mai oscilli così tanto da una cosa all'altra, quali sentimenti nasconde questo repentino cambiamento dalla modalità spacca-culi alla modalità depressione andante. Rabbia? Dolore? Tristezza? E verso di chi, presente o passato?  

Però da retta a me, spesso parlarne con qualcuno aiuta. Chi fa da se fa (fatica) per tre. 

Avatar di Capitan AubreyCapitan Aubrey alle 21:42 del 10-11-2017
sono sicura..

o almeno quasi sicura che c'è stato un evento scatenante..per me è stato così..Si è scoperchiato il vaso di pandora dopo la scomparsa di mia madre per una malattia tremenda , di quelle che ti tolgono tutto e ti lasciano svuotata , morta lei, morta io. Certo esiste sempre una ''predisposizione'', una fragilità di fondo che poi dilaga fino a sommergerti e occupare tutta la tua mente. Talvolta ho pensato al suicidio, provando poi dei grandi sensi di colpa, perchè tutti ti ripetono che la vita è sacra e che è un gravissimo peccato privarsene volontariamente. Purtroppo non posso esserti d'aiuto, come vedi non ne sono ancora fuori. Come te sto provando a farcela con le mie forze, ma temo non basteranno. per ora sono in una fase neutra, dove mi guardo vivere, controllando le mie emozioni e ripiengandomi su di me, salve quando vago nel virtuale parlando a me stessa più che agli altri, dai quali non mi aspetto più nessun conforto. Questa solitudine spirituale non mi spaventa, anzi è un'oppurtunità, infatti mi sta riavvicinando a un ideale d'amore romantico, un po' melenso, noioso, testi e canzoni d'amore, film d'amore, poesie d'amore, tutto ruota intorno all'amore ''tragedia'', forse perchè mi manca l'amore della mamma o forse perchè solo struggendomi mi sento viva. Quindi amo l'idea dell'amore più che le persone, più di me stessa. Amo scrivere queste cose, perchè so che non riceverò risposta e che nessuno mi coinvolgerà in rapporti che a fatica sarei in grado di portare avanti. Ciao e stai meglio più che puoi, trova anche tu una corda a cui aggrapparti nei momenti bui. 

Avatar di AnonimoAnonimo alle 22:18 del 10-11-2017
ancora tuuuu

Eccoti qui puntuale anonima 22.18,quando c'è uno sfoghetto che esplora il non visto ci caschi dentro. Non sai resistere alla tentazione di raccontarti. Ma io ti becco e rispondo. I lutti sono passaggi faticosi,ma per aspera astra! Scrivi pure sull' amore,ma fallo tuo.la mamma è morta,ma tu sei viva. Non è vivendo le storie degli altri che guarirai.un bacione(anche se nn lo vuoi):-)

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:44 del 11-11-2017
MA TU..

Anonimo che mi scovi dappertutto ce l'hai con me???? leggiti Gothe e dopo ritorna. Non ho bisogno di padri, ne di madri, ne di finti amici. Basto a me stessa e tu ripigliati e rivolgiti agli sfoganti ,non a me, grazie, con un grande inchino!   

Avatar di AnonimoAnonimo alle 19:02 del 12-11-2017

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