Ven
06
Ott
2017
Possibilità buttata?
Eccomi tornato con i sensi di colpa. Oggi è successo qualcosa che mi ha reso entusiasta, ma mi ha messo anche ansia. Premetto che sono uno studente di graphic design, quindi, per farla breve, mi occupo di comunicazione. Oggi ho ricevuto la chiamata di un mio vecchio prof del liceo che ho incontrato qualche giorno fa. Mi ha detto che un suo amico avrebbe avuto bisogno di un grafico e, sapendo che io sono uno studente del campo, mi ha chiesto se mi interessava. Al momento ho realizzato soltanto: colloquio, lavoro, mi sistemo a 21 anni. Il suo amico mi chiama e dice che ha bisogno di un grafico che si occupi di comunicazione. Mi dice anche che avrebbe bisogno di uno che sappia anche trattare i video, oltre alla grafica in generale. Lì mi sento cadere. I video li so editare, ma in modo non professionale. Decido di dire la verità. Mi chiede un portfolio coi miei lavori da allegargli via mail. Panico. Qualche lavoro ce l’ho, ma non mi piacciono. Sono lavori che ho fatto quando utilizzavo tecniche “acerbe”, non che ora sia il grafico migliore d’europa... fatto sta che gli dico la verità, ovvero che un portfolio non ce l’ho, quindi ci mettiamo d’accordo per un colloquio orale, fissato domani mattina. L’ansia mi sale, so che non sono pronto. Nel pomeriggio l’ho chiamato e ho disdetto, dicendo che ho problemi in famiglia... Ora sono qui per chiedere un parere e non voglio paternali del tipo: sei un cretino, dovevi provarci.” Anch’io non vedo l’ora di lavorare, sia chiaro. L’idea di essere indipendente mi passa dalla testa da anni, ormai. Il rifiuto di questa opportunità è stato accentuato dal fatto che alla laurea mi manca ormai poco più di anno e non avrei potuto più seguire i corsi...
16 commenti
non è una possibilità buttata
hai fatto una scelta, e come tale comorta una rinucia di qualcosa
dispiace non poter aver tutto, il lavoro e la fine del corso di studi, ma credo che tu abbia fatto delle valutazioni importanti per prendere la decisione
questa non sarà lìultima volta che ti troverai di fronte al bivio della scelta, destra o sinistra
a volte è difficile anche da grandi
in questo momento, alla luce di quello che conoscevi, hai preso la tua decisione
poi la vita ci farà sapere se le scelte prese sono state giuste, ma giudicare con il senno di poi non serve a niente, o come si dice sono bravi tutti
quindi, vai avanti sereno!
in sintesi avevi tutto da guadagnare andando al colloquio. ti sei tirato indietro. più che dirti che sei un cretino, dovevi provarci. non saprei che dire.
Mi rendo conto che la lettura non è per tutti...
Non mi pare di aver chiesto un parere sfogandomi. Mi sono sfogato e basta. Ho, inoltre, elencato i motivi per cui ho evitato il “colloquio”. Tu ti presenteresti ad un colloquio privo di curriculum? Se mi rispondi di si, devo dirti che il cretino sei tu. Per un designer funziona in maniera diversa: il curriculum poco conta, vogliono il portfolio. Ora cerco di farti il disegnino: se il portfolio non ce l’ho, posso anche essere stato “spinto” dal mio prof, (perché non ero una sorta di raccomandato, sia chiaro) ma presentarmi al colloquio a parlare, PROBABILMENTE (lo scrivo in caps, così resto coerente) di più ambiti grafici, di cui sicuramente almeno uno non avrei saputo trattare, era inutile. L’errore è stato accettare di parlarci, su questo non ci piove. Resto perplesso anche su “avevi tutto da guadagnare”. Ho pensato anche a questo. Ricordandoti che non ho un portfolio, andando a fare un “colloquio” e ipotizzando che questo andasse male, la figura di merda non solo la facevo io, ma anche quel povero cristo che mi aveva indicato come possibile scelta. Ora, credo di essere stato anche onesto nel dire che mi sono tirato indietro perché non mi ritengo pronto. Prendila così: c’è chi fa il medico pur essendo un somaro in materia e c’è chi, come me, sapendo di aver tanto da imparare, si è tirato indietro. A volte se non si Sa che dire, è meglio rimanere in silenzio.
Michael
io lo so che dire. hai detto che un minimo d'esperienza l'avevi pertanto logica cosa da fare era andare al colloquio. mica ti picchiavano. ora hai spiegato che non sai niente e che faresti una figura di merda. allora si sa già tutto. vedi di studiare un pochinino e spiegati meglio.
Ora sono qui per chiedere un parere - Non mi pare di aver chiesto un parere sfogandomi.
tutto ok.
Ripeto: leggere non è da tutti
“Sono lavori che ho fatto quando utilizzavo tecniche acerbe”. “So che non sono pronto”. “Il rifiuto di questa opportunità è stato accentuato dal fatto che alla laurea mi manca ormai poco più di un anno e non avrei potuto più seguire i corsi...” Devo riscriverti tutto il resto o bastano queste poche frasi? Inoltre mi pare di aver scelto lo studio proprio perché penso di dover imparare ancora molto. Mi devi dire dove leggi che ho scritto di avere un minimo di esperienza. Sapere cosa mi chiedono è un conto, aver già lavorato e avere esperienza, a casa mia, significa tutt’altro. Purtroppo c’è chi deve ancora imparare la comprensione del testo, a quanto vedo.
“Non voglio paternali del tipo: sei un cretino, dovevi provarci.”
-“sei un cretino, dovevi provarci”.
tutto ok.
Non so quanto sia utile seguire i corsi, un minimo sicuramente sì, ma di fatto si arriva alla laurea che non si sa niente. Conta la pratica, la pratica e la pratica.
Se vuoi un consiglio, la prossima volta non bruciarti il colloquio. Anche nei colloqui si acquisisce esperienza, se ti tieni in allenamento ti giocherai i prossimi, più importanti, con più spigliatezza. Il colloquio in sé non significava effettivamente iniziare a lavorare: se anche fosse andato bene avresti potuto ricevere un'offerta, pensarci con calma e rifiutare.
Capisco le tue motivazioni per lo studio, ci stanno, ma tutto lo sfogo è stato sul "ho troppa ansia e ho paura di farlo". Quindi cosa è stato a bloccarti? L'ansia per il colloquio in sé (e allora sarebbe meglio allenarti con colloqui che non ti interessano troppo) oppure che vuoi concentrarti sull'università? Rispondi per te stesso ;)
Ciao Udon. Purtroppo sono un ragazzo abbastanza ansioso. Come ho già scritto, è stato un mix di cose a bloccarmi. L’ansia da una parte, l’università dall’altra, ma probabilmente la cosa che mi ha trattenuto di più è la sensazione di non essere pronto. Non è insicurezza. Conosco i miei limiti al momento, e so che molto cose ancora non so farle, quindi ho preferito continuare gli studi. È vero, raggiunta la laurea non saró sicuramente il candidato perfetto, ma comunque in questi due anni ho appreso cose che prima non sapevo, e questo mi fa fiducia. Sulla pratica ti do ragione. Il mio è un percorso incentrato proprio sulla pratica e probabilmente so di avere dei limiti proprio perché vedo che gli altri si impegnano più di me e io rimango indietro... Non mi resta che fare più pratica per acquisire più conoscenze possibile.
vai tranquillo,un disoccupao in più non fa diffeenza
Michael, se avesse ricercato un esperto ,non si sarebbe rivolto ad un professore perché lo indirizzasse ad uno studente ( probabilmente capace), lo skill richiesto ad uno studente sono : attitudine alle mansioni richieste , massima disponibilità ( probabilmente verrai sottopagato) ed intraprendenza , te la sei fatta addosso , e per un giovane alle prime esperienze e' comprensibile . Se sei ancora in tempo , richiamalo e di' lui la verità ; " sono sicuro delle mie capacità professionali , non ho un portafoglio ricco o meglio non ho proprio un portafoglio , se volesse mettermi alla prova mi commissioni un lavoro e poi giudichi ! In bocca al lupo !
Concordo con @marial e @udon.
concordo con magnesia sanpellegrino(assente) e 4MEZZE penne all'arrabbiata.😂
Però un dubbio ti è venuto, sennò uno sfogo non lo scrivevi... Questa decisione non è stata così facile prenderla, se hai fatto bene o no te lo dirà il futuro... Io però sarei andato.
La faccenda del portfolio è assolutamente vera. Sperimentato, been there done that, anche se in contesto non professionale.
Però.. non è che avessi niente da perdere. Non capisco.. perché?
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Animale,dovevi andarci,cavolo te frega. Devi prendere ogni opportunità e non trovar scuse con sta crisi,te ne renderai conto tu stesso sulla tua pelle,ma forse lo sai già dato che hai i sensi di colpa ben motivati.
Che cosa devi aspettare? Sveglia,almeno il colloquio fallo e provaci