Amici...conoscenti? Boh

Alla tua età mi ero ritrovata allo stesso bivio, cioè: o accettare amicizie e relazioni superficiali e di scarsa qualità, o rimanere "sola". Ho optato per la seconda e non me ne sono mai pentita. In questo modo ho fatto poca vita mondana e sociale, certo, ma ho coltivato nel tempo solo rapporti di QUALITA' con persone di reale valore. Oggi ho 43 anni, dopo una convivenza fallita e un paio di storie brevi andate male, mi ritrovo di nuovo single. Ma sono comunque contenta e in pace con me stessa perchè quell' aridità che pensavo mi avrebbe avvolta, e di cui parli anche tu, a me non mi ha toccato. Mentre è rimasta intatta la mia voglia di vivere, di gioire e di AMARE, nonostante le sofferenze e le delusioni che ho toccato con mano. Non farti problemi per quello che sei, se non trovi persone in grado di apprezzarlo NON e' un TUO problema. Non permettere a nessuno di approffittarsi della tua disponibilità e non farti prosciugare inutilmente energie. LA VERA AMICIZIA E' ALTRO. Godi di ogni attimo e cerca di fare dei progetti, di perseguire delle passioni, cercando di pensare a quello che hai e non solo a quello che non hai. Tutto il resto verrà da sè. Un caro saluto.

Sarebbe bello tornare bambini e risperimentare quelle amicizie nate in un secondo, ma incredibilmente solide e disinteressate.

Essere adulti è dannatamente difficile: dietro ogni rapporto ci sono secondi fini e spesso poca voglia di impegnarsi e coltivare la relazione, di qualunque natura essa sia.

Tu hai 35 anni, molti tuoi coetanei alla tua età sono già sposati e con figli e a causa di questo le loro priorità cambiano totalmente; si inizia a vedersi raramente e quando succede si finisce col parlare per buona parte del tempo dei bambini, come se si fossero dimenticati di essere persone prima che genitori.

Vuoi un po' di felicità? Non cercarla negli altri, ma in te stessa: un bel viaggio, un bagno caldo, mangiare qualche prelibatezza, rotolarsi tra le lenzuola fresche, un buon libro o una serie tv, un concerto o un'opera teatrale... sono tutti degli ottimi compagni di vita.

Non so che ruolo abbiano "gli altri" nella nostra esistenza, non so se valga la pena sforzarsi di far funzionare le cose quando palesemente non vanno, non risultano spontanee e naturali e rischiano di crollare in ogni momento. Quello che so è che nonostante tutto vale la pena di continuare a vivere, di gioire delle piccole cose; se si è fortunati lungo la strada si incontrano compagni di viaggio con cui condividere il cammino, se si è estremamente fortunati alcuni di essi ci accompagneranno fino alla fine. 

kintsugi ha già detto tutto, sempre cosi profonda nonostante sia cosi giovane!

quando porto al parco i miei bimbi non posso che notare la facilità con cui fanno amicizia, la spontaneità, come sono stati felici di giocare insieme, "con il bambino con la maglia gialla e con quello che aveva il giocattolo di spiderman"

non sanno neanche il nome, ma hanno già l'appuntamento per il pomeriggio per giocare insieme

grande consiglio quello di Kintsugi, ripartire da qualcosa che si ama, aspettando che qualche compagno di viaggio ci trovi 

Sei molto dolce e hai scritto delle cose molto vere. Del resto basta osservare che siamo qui spesso a ragionare sui fatti della vita, invece di parlarne faccia a faccia con qualcuno di fidato.

Non ho consigli da darti perchè è vero che è difficile  coltivare rapporti sinceri, anche gli adolescenti oggi sono molto più soli di una volta, figurati noi anzianotti con personalità strutturate, magari rigide per certi versi e tremila problemi quotidiani. L'unica cosa che mi sento di dirti è che forse dovresti diventare più egoista e fare solo le cose che ti fanno stare bene, senza pensare più alla gente.