Mar
05
Set
2017
Esagerata
io abito all'estero con mio marito, qui abita anche la sua famiglia con la quale mi sforzo molto di avere un rapporto civile.
abbiamo tutti insieme una casa di vacanza in Italia vicino a dove abita la mia famiglia, dove mio cognato trascorrere le vacanze con i suoi amici esteri, grossi problemi non ci sono stati mai, anche se alcune volte ritrovarsi estranei in casa durante le vacanze era difficile e quindi accorciavo il mio soggiorno.
una notte mi arriva una telefonata, mio padre è tra la vita è la morte, parto distrutta, il viaggio è lungo dovrei arrivare alle 2.30 di notte. Non voglio svegliare mia madre e quindi telefono a mio cognato e gli dico di liberarmi la stanza per una notte perché mi serve, chiaramente spiego per filo e per segno la mia urgenza... risposta: no, abbiamo ospiti al limite dormi sul divano. Ipocritamente mi chiedono persino come sta mio padre e io lì mando a quel paese
io vado in hotel alle 2.45, dopo 11ore di viaggio,distrutta.
ora questo sgarro io non riesco a perdonarlo, mio marito ha cercato fino all'ultimo di minimizzare il loro comportamento e questo mi ha deluso e ora eccomi qua in crisi.
domande: possibile sia io l'esagerata? Possibile che non si capisca la paura di chi è lontano da casa e riceve la fatidica chiamata? possibile non vedere cattiveria da chi rifiuta accoglienza (e la casa è anche mia) in questa situazione?
10 commenti
Io non ho concesso nulla e mio diritto sarebbe persino chiedere risarcimento danni per mancato godimento del bene.
Se puta caso avessi concesso qualcosa, e non l ho fatto, nella vita per me esistono priorità.
Apprezzo il tuo commento sincero, mi fa capire che ciò che credo essere un comportamento meschino in realtà non lo è in assoluto, che vi sono persone che lo ritengono normale.
Sinceramente credo che decidere di condividere la casa delle vacanze sia stata una cattiva idea in partenza in quanto siete due nuclei familiari distinti con abitudini diverse. In questo caso specifico non mi sento di darti totalmente ragione, prova a metterti anche nei panni di tuo cognato: avrebbe dovuto dire ai suoi ospiti di sloggiare e andare sul divano o tornarsene proprio a casa loro? Che razza di ospitalità sarebbe? Se fossi stata in te avrei accettato di stare sul divano e mi sarei concentrata sulla cosa davvero importante, ovvero tuo padre, per poi discutere della gestione/condivisione della casa a situazione risolta.
Non ci dici quante stanze ha la casa né come è organizzata; potresti stabilire con tuo cognato che la tua camera deve sempre rimanere libera anche quando non ci sei in previsione di situazioni del genere; lo stesso varrebbe per lui in sua assenza, la sua stanza diventerebbe off-limits.
Cioè, doveva buttare fuori un ospite? Comunque, potevi dormire sul divano .. mica sei una principessa !
No non esageri!
E sarebbe un problema dormire una notte sul divano? Non è adatto alle tue nobili chiappe?? Ragazzina si evince che ci sn altri attriti, dormire sul divano sarebbe stato l'ultimo dei problemi anche e soprattutto correlato alla condizione di tuo padre.
Io pensavo che si potessero ospitare persone...ma a casa propria.
Pensavo che tra la famiglia e gli amici, venisse prima la famiglia e che tra terapia intensiva e vacanza la priorità non fosse la vacanza.
Invece si ospitano persone a casa di altri, si scelgono gli amici alla famiglia e chiaramente prima la vacanza dell'ospite...
Adesso capisco perché in Italia va tutto al contrario...scherzo la maggioranza ha sempre ragione e io mi sa resterò minoranza.
Grazie per le vostre opinioni, non mi avete convinto, ma grazie lo stesso
il sonno di una madre interrotto per 5 minuti alle due di notte val piú di una coppia che deve andare a fare in culo chissá dove, alla stessa ora.
E ancora, dinanzi ad una soluzione, provvisoria seppur funzionale, il tuo corpo, dopo le tue 11 ore di guida, non avrebbe potutoriposare 5 ore su un divano, ma necessitavano dell´ Albergo tal dei tali.Voglio dire, padre, tu starai anche morendo, ma guai a toccare la qualitá del sonno.
Prioritá.
Siamo alle comiche, la coppia era sta avvisata dal pomeriggio di accomodarsi da qualche altra parte. Avrebbero potuto organizzarsi senza problemi. Mia madre è anziana e non la sveglio alle due di notte. Sul divano avrebbero potuto dormire mio cognato e sua moglie.
Mio padre è il bene più prezioso che ho. I miei nervi erano a pezzi e qualche volta l'intimità è necessaria. Non ho dormito comunque, ma almeno non ho dovuto piangere davanti agli estranei.
Ripeto, mi troverò sempre bene con la minoranza.
Con questo chiudo.
ogni volta che loro avessero esigenza, ovvero arrivassero con gli amici o parenti della moglie, e questo nonostante fosse anche il mio periodo di vacanza, io ho lasciato l'uso della casa (quasi due appartamenti, perché al piano di sotto in cantina con uscita indipendente dalla casa c'è una camera con bagno...la camera che volevo fosse libera) senza polemica e me ne sono andata a dormire con mio marito da mia madre, che per inciso non ha una reggia, ma un piccolo appartamentino.
Capivo le loro esigenze, la loro voglia di trascorrere le ferie con i loro cari. Non ho mai posto un veto o fatto questioni di spese e nonostante ripeto sia casa mia, ho sempre trovato un'alternativa.
io sono fatta così, concedo molto, ma voglio che anche le mie esigenze siano rispettate e che la mia disponibilità non sia presa come coglionaggine.
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La casa è anche tua ma tu gliel'hai concessa per questo periodo e lui ha invitato i suoi ospiti. Lui ha cercato di venirti in contro chiedendoti se volessi dormire sul divano, date le camere occupate dai suoi ospiti. Ti ha anche chiesto come stesse tuo padre (ipocriticamente è una deduzione opinabile) e tu l'hai mandato a farsi dare nel culo.
A volte pagherei per sentire anche l'altra campana.
In bocca al lupo per tuo padre.