Dom

03

Set

2017

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Da quando ero piccola ho dovuto dire molte bugie, perché mia madre mi picchiava e umiliava e ho imparato in fretta che dovevo nascondere i miei punti deboli, le cose che amavo, con tutti i mezzi che avevo a disposizione. Era un peccato, ma era anche sopravvivenza. Quando ho capito il casino che queste bugie facevano con la mia testa ho giurato a me stessa che avrei seguito una sola regola riguardo al mentire: mai a me stessa. Mi devo ammettere anche le cose più orrende, imbarazzanti, odiose, io non mento a me stessa mai. 

È stato difficile ammettere che sono una persona debole, influenzabile, spaventata e priva di un'identità definita. Ho un desiderio profondo e incontrollabile di compiacere gli altri e che cerco di combattere ogni volta che parlo con qualcuno di nuovo perché non importa se piace a me, l'importante è che io piaccia a lui o a lei. Lo so, è un segno di profonda debolezza mentale essere così dipendenti dall'approvazione degli altri e anche se so che è stata mia madre a causarmi questa "fame di stima", so anche che non posso passare il resto della mia vita a detestato per un problema che oramai è mio e mio soltanto. Non voglio che gli altri mi amino, voglio che mi rispettino. Sono stata calpestata tutta la mia vita, capitemi, vorrei che ora le persone mi dessero una briciola di potere e influenza su di loro, un medio rispetto. Il problema? Non me lo guadagno. Come ho già detto sono una creatura spaventata e incerta, mi inceppo mentre parlo, abbasso le spalle e guardo per terra, sono quasi del tutto priva di assertività. Ho problemi anche con il concetto di social network siccome do alla mia immagine online molta più importanza di quella che dovrebbe avere (cioè zero) perché non riesco a non usare il riconoscimento online da parte dei miei pari come mezzo per sentirmi un po' meno impotente e in balia di ciò che mi circonda. Vorrei essere come i poeti beat che tanto ammiro, ribelle e forte, infelice (tanto lo sono già) ma rispettata e senza paura di restare sola. Capace di andare contro corrente senza guardarmi indietro per controllare che ci siano gli altri salmoni insieme a me. Sto avendo problemi con la mia identità e chi sono eppure ho finito l'adolescenza già da 6 anni e sono ormai adulta. Non dovrebbe la mia immagine di me stessa essere più solida, non dovrei sapere chi sono? Vorrei solo riuscire a far coincidere chi sono davvero e chi mostro d'essere perché tutte quelle bugie che dicevo per nascondere quello che succedeva a casa mia sono diventate un mostro enorme dotato di vita propria. Prima era "menti sui lividi" poi "menti sulla tua infelicità" poi "mostrati sempre sempre felice" "mostrati perfetta" e infine ora "menti su tutto". Vorrei smettere di dipendere dalla stima degli altri che credo di guadagnarmi essendo sempre felice, allegra, positiva, bella, popolare (fallisco sempre miseramente su questo punto essendo come già ho detto una conversatrice miserabile) e mostrarmi come sono, cioè cinica,  infelice e stanca ma anche un'artista (non faccio vedere in giro i miei lavori, sono "strani" e ovviamente per la mia psicosi di voler essere considerata normale e piacevole e stimata e degna dj affetto nascondo ogni stranezza) e una donna con una personalità anche se nebulosa e indefinita.  

Ah ovviamente tutto questo mi porta a provare una profonda invidia per chiunque invece esprima se stesso e incontri il favore degli altri, cioè molta, molta gente. Davvero tanta. Sembrano tutti così cool e così "persona giusta che si sente a suo agio ovunque" e così se stessi.

1 commento

Tu lo sai chi sei veramente, cosa ti piace, quali sono i tuoi gusti: è solo questione di smettere di assecondare gli altri per paura che ti abbandonino, tanto se intendessero farlo lo farebbero ugualmente.

Come fare? Semplice, inizia già domani a dire la tua, anche su cose poco importanti: se ti invitano a mangiare al cinese e a te fa schifo dillo, se ti piace dipingere e qualcuno ti chiede dei tuoi hobbies esponiti, se ordini un caffè al bar e ti portano qualcos'altro fallo presente, non devi vergognarti se sono loro ad avere sbagliato; se a lavoro ti chiedono un'opinione su un progetto che ti sembra fatto male sii onesta e spiega perchè secondo te non può funzionare, se qualche tua amica che sta con un ragazzo idiota viene da te piangendo per l'ultima cosa che lui le ha combinato dille quello che pensi veramente, anche se le farà male.

Non so se hai mai visto Scrubs, ma il Dr Cox nella tua situazione ti prescriverebbe un bel paio di testicoli... 

Avatar di KintsugiKintsugi alle 20:38 del 04-09-2017

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