Lun

28

Ago

2017

La mia storia a capitoli - 1

Sfogo di Avatar di InayaInaya | Categoria: Altro

Salve a tutti, vorrei presentarmi:

mi chiamo Inaya, ho 18 anni e sono nuova. Mi sono iscritta perché credo mi possa far bene esternare ciò che provo e magari riceverò anche qualche consiglio.

Sono nata in una grande città, che ancora adesso considero casa mia, ed ero una bambina molto felice, con tanti amici e una vita normale, come ogni bambina. Sin dalla scuola materna ho sempre adorato andare a scuola e fare i compiti, mi piaceva imparare e anche a casa leggevo molti libri senza mai stancarmi.

Quando avevo 8 anni ci siamo trasferiti in un paesino davvero molto piccolo, che conta al massimo 100/150 persone in tutto, senza supermercati, negozi, cinema, palestre o altro, davvero isolato dal mondo. Persi tutti i miei amici ma alla fine avevo solo 8 anni, ne avrei avuti di nuovi. Fin da subito ho avuto problemi a integrarmi; non che non ci abbia provato, io ho dato tutta me stessa per iniziare amicizie anche solo parlando con gli altri bambini e tutto sembrava andare decentemente il primo mese, ma poi iniziarono a vedere che andavo bene a scuola, che mi piaceva addirittura e che avevo voti alti, troppo alti secondo loro. Io non ho mai studiato in vita mia, neanche per la maturità, mi bastava seguire le lezioni in classe per ricordarmi le cose, ma venni additata come "secchiona" e "senza vita" e isolata dai miei compagni. Le insegnanti non aiutavano: usavano me per spiegare la grammatica o le tabelline agli altri e mi usavano come metro di paragone per chi non si impegnava o non capiva qualcosa, "ma è facile, non vedi che lei lo ha capito? Chiedile di spiegartelo, così magari riesci anche tu".

Se mai avessi fatto qualche errore in qualche verifica le insegnanti sarebbero state deluse, "non me lo aspettavo da te" mi dicevano "come hai fatto a sbagliare qualcosa di simile, bastava che ti impegnassi un poco".

A casa le reazioni erano le stesse: "ci siamo rimasti male, sappiamo che sai come si fanno le cose. Hai un cervello, perché non lo usi?". Se avessi preso un voto sotto l'8 avrei ricevuto frasi come "sono deluso" o "davvero ti va bene così? Puoi puntare al 10 ma ti accontenti di essere come gli altri".

Non ho più avuto una vita normale e serena da bambina quale ero, dovevo sempre dare del mio meglio o avrei deluso qualcuno, quando sbagliavo mi facevano sentire stupida, "una nullità che non usa ciò che le è stato donato", una che si abbassa a ciò che non è.

Io ho sempre e solo voluto essere trattata normalmente e avere amici che non fossero invidiosi di me, perché avrebbero dovuto esserlo poi, io riesco a ricordare le spiegazioni in classe ma non sono mica un genio, chiunque ha qualcosa in cui riesce bene, non per questo deve essere trattato da diverso o strano.

Un anno, alle medie, provai a prendere solo 6 in modo che le aspettative si abbassassero, in modo che iniziassero a lodarmi per i miei successi e non a insultarmi per i miei errori, ma fu ancora peggio: i miei mi chiedevano perché non volessi più renderli orgogliosi di me, perché "mi abbassassi allo stesso livello degli altri", perché rifiutassi di usare "ciò che io avevo e gli altri no". Anche gli insegnanti dicevano che non mi riconoscevano più e mi chiedevano se fosse successo qualcosa a casa, perché non era normale che io prendessi "solo 6".

Alle superiori ebbi molti scontri con gli insegnanti perché mi prendevano in antipatia, non so bene il motivo, a scuola andavo sempre bene però se magari facevano una correzione sbagliata nel mio compito e gli chiedevo "mi scusi, qui mi ha corretto questo, potrebbe spiegarmi qual è la risposta allora? Io credevo fosse questa" allora mi credevano superba, indisponente, quando io volevo solo capire e imparare dai miei errori, ma loro lo prendevano come un affronto o un insulto e mi prendevano di mira. Passai così 5 anni di superiori, fra insulti, commenti e isolamenti da parte dei miei compagni, insulti e umiliazioni da parte degli insegnanti e insulti da parte dei miei genitori. Non ero mai abbastanza per loro, qualunque cosa facessi avrei potuto fare meglio o di più. 

4 commenti

mi sei piaciuta, ti do 10

Aspetto la seconda parte.

Avatar di prepuzioprepuzio alle 21:00 del 03-09-2017

storia già sentita molte volte. ed è un peccato, avevi diritto a vivere tranquilla.

buona fortuna. 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 21:44 del 03-09-2017

non sei tu a essere sbagliata. sono le persone che ti circondano a essere mediocri, i tuoi genitori ci hanno visto bene. sii orgogliosa di essere intelligente: è un pregio, non un difetto. se i mediocri intorno a te ti snobbano, vuol dire che non ti sei persa nulla. finisci i tuoi studi, vai all'università e vedrai quanto è più grande il mondo. punta sempre in alto e segui le tue ambizioni e i tuoi interessi, anche se questo comporta un po' di solitudine. vedrai che se continui così incontrerai persone molto più brillanti con cui rapportarti e la tua vita migliorerà nettamente. in bocca al lupo

Avatar di AnonimoAnonimo alle 12:48 del 07-09-2017

L'intelligenza tra gli stupidi non è capita! iscriviti all'università, li ci saranno pesino persone più brave di te. Sfrutta le tue capacità per te stessa e non pensare agli altri .. non sono al tuo livello.. ma fidati " la fuori" esistono persone come te.

Avatar di AnonimoAnonimo alle 13:59 del 07-09-2017

Inserisci nuovo commento



Attenzione: i commenti sono moderati per i non iscritti.

Statistiche:

Voto medio

0 VOTI

Iscriviti per poter votare questo sfogo.
 

Iscriviti!

Iscriviti
Iscriviti e potrai aggiungere commenti senza attendere approvazioni, votare gli sfoghi e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui per aggiungerti