Dom
27
Ago
2017
Il riassunto della mia "vita"
ciao,
sono una ragazza di diciannove anni che si sente a disagio con la vita. Spesso cerco di isolarmi dal mondo e quando non posso divento irascibile a tal punto che raggiungo in poco tempo uno stato di apatia verso tutti, amici ( di quei pochi che ho), parenti e altre persone che dicon ci tengono a me. Sono arrivata ad un livello in cui non apprezo più niente e vorrei rintanarmi nella ia camra al buio per sempre. Mio padre si suicidò quando avevo 10 anni e lo vidi impiccato per le scale con la sua cintura. Da li il declino più totale... mia madre si trovò subito un altro compagno lasciandomi da sola per 8 anni con mia nonna e i suoi problemi. In seconda superiore dopo averriallaciato i rapporti con mia madre scoprì che aveva un nuovo compagno e ci rimasi mallissimo, ma per lei respirai profondamene e lo accolsi... lui sarebbe una brava persona ma è molto nervosa e se la prende sempre con me dicendo cose che feriscono e sminuiscono per poi, dopo, lamentarsi della mia insicurezza a causa sua.
Ora, anche se prendo delle pasticche per l'ansia, sento come se tutto mi opprimesse e vorrei solo farla finita. Quelle poche volte che sorrido mi costano parecchia fatica.
Insomma... ora non mi manca niente per l'amor del cielo (di cose materiali... come mi rinfaccia sempre lui) ma sto male... e so anche che ci son persone più sfortunate di me... ma non ce la faccio.
Scusate per lo sfogo.
3 commenti
-Scusate per lo sfogo.
scusa di che
Credo che tu debba riappacificarti con quello che è successo a tuo padre. Ora che sei grande hai bisogno di sapere come è andata veramente, come è stata la sua vita e cosa lo ha portato alla morte: chiedi a parenti e amici di raccontarti di lui, le cose belle e i suoi lati oscuri, sarà doloroso per te e per loro, ma cerca di vedere questa cosa come una pallottola piantata profondamente nel tuo corpo, per levarla e guarire devi scavare a fondo e questo farà male. Ti verebbe voglia di lasciarla lì e fregartene, troppo dolore per nulla, ma così non potrai mai guarire veramente. Anche il tuo patrigno ha un ruolo in tutto questo, lui ha visto lati di tua madre che non puoi minimamente immaginare, anche la sua versione dei fatti sarà interessante.
Penso che ascoltando i mille punti di vista dei tuoi cari giungerai a una conclusione simile a questa: tuo padre era una persona come tante, più simile a te di quanto immagini che ha fatto cose buone e cose meno buone nel corso della sua vita. Un giorno si è ammalato e la depressione l'ha reso l'ombra di se stesso, fino a portarlo a togliersi la vita. In quel momento non pensava a voi, o forse sì, ma questo non l'ha fermato: non perchè voi non foste importanti, sono sicura che vi volesse bene, ma quello che lui bramava più di ogni altra cosa allora era la fine del dolore, voleva disperatamente smettere di soffrire. Tu mi dirai "E perchè dovrei fare quello che mi hai detto dopotutto se arriverò comunque a questa conclusione?". Perchè? Perchè l'importante è il viaggio, il tuo viaggio che spero ti porti a perdonare tua madre per averti abbandonato, a ritrovare il sorriso e a capire che vivere in questo mondo è semplicemente incredibile. Il fatto che la mattina apri gli occhi, respiri, ti alzi dal letto è incredibile, il fatto che tu possa scegliere di fare potenzialmente qualsiasi cosa (anche se non te ne rendi conto) è incredibile. Quindi non sprecare questa occasione e vivi; il dolore, certo, fa parte del pacchetto, ma se decidi di provarci conoscerai anche la vera felicità.
Un abbraccio
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Innanzitutto, se stai davvero male, fatti visitare, la depressione è tutt'altro che una questione leggera, non basta che io ti dica " eh ma non ci pensare". In secondo luogo, non mi farei mettere i piedi in testa da mio padre, figuriamoci da un tizio qualunque. capisco che pensi di fare la cosa giusta, standoti zitta e subendo i suoi insulti, pensando di farlo per il bene della famiglia e blabla, ma se non ti fai valere da sola puoi sfogarti qui tutti i giorni senza concludere nulla. magari esci per distrarti, dedicati agli hobby, ma... meglio risolvere le cose che coprirle con un telo