Lun
21
Ago
2017
Annegata nella vita
Ho dei vuoti di memoria. A volte ho talmente tanta ansia di fare qualcosa che quando arriva il momento di farla è come se non riuscissi più a comandare il mio corpo e, una volta finita, non mi ricordo assolutamente niente dei secondi appena passati.
Esempio? Quando devo fare il biglietto sul pullman. L'ansia di salutare l'autista aggiungendo un tocco di felicità fasulla nel tono della mia voce, la paura di non riuscire a timbrare il biglietto perché mi tremano le mani di fronte a decine di persone o di fronte a due vecchiette sedute nei primi posti.
Tremando raggiungo un posto libero, dopo anni di riflessione riesco a chiedere se posso sedermi e, una volta raggiunto questo obiettivo, una volta seduta a cercare di ristabilizzare il battito cardiaco, ripenso ai secondi appena trascorsi e realizzo che non mi ricordo niente. Riguardo il biglietto per verificare di averlo timbrato e sì, l'ho fatto, ma quando?
Posso vivere così? Ditemelo. Non mi ricordo i volti delle persone con cui parlo perché, anche se apparentemente le guardo negli occhi, in realtà fisso il vuoto tra le nostre teste. Non mi ricordo i suoni delle voci, i paesaggi, qualunque cosa io veda e per quanto essa possa piacermi.
Ho visto il mio quadro preferito dal vivo e non mi ricordo le sensazioni che ho provato, non mi ricordo nemmeno come era. Ho in testa solo l'immagine del quadro che trovi su google.
Non mi ricordo il sole che tramontava sulla bellissima città di Roma, ma mi ricordo la foto che ho fatto in quel momento.
Non riesco a rievocare il concerto della mia band preferita, per il quale ho aspettato mesi e mesi e so che è stato magnifico, ma non me lo ricordo. E ora non potrò mai più vederli dal vivo, cercare di immergermi il più possibile nel momento senza affogare come mi è solito fare. Mi è stata tolta anche questa opportunità.
Ho sprecato centinaia di occasioni e sarà sempre così e io non voglio vivere una vita in cui mi dimentico ciò che mi fa stare bene e mi ricordo ciò che mi ferisce. Non posso.
9 commenti
sai com'è, la soluzione a questo è concentrarsi nel vivere nel luogo e nell'istante di tempo attuale
Quindi non conservi la memoria degli avvenimenti recenti...come va con quelli lontani? Ti ricordi cose, fatti e persone di quando andavi alle elementari per esempio? Credo che tu sia piuttosto giovane, diciamo massimo intorno ai 30 anni, se vuoi avere delle risposte e provare a migliorare la tua qualità di vita devi andare da un neurologo e spiegargli la situazione; lui saprà indirizzarti. Prima devi farti fare l'impegnativa dal tuo medico di base, se pensi che la prenderebbe sotto gamba o che non riusciresti a spiegargli i tuoi problemi per via dell'ansia fatti accompagnare da qualcuno tipo i tuoi genitori, il tuo compagno, un parente qualsiasi che possa confermare al medico che hai effettivamente dei disturbi.
ciao! io credo che alla base del tuo problema ci sia qualcosa nel tuo passato che ti ha bloccata, fino a farti cadere in questo disagio. dovresti andare indietro nel tempo e capire cosa o chi abbiano avuto questo effetto negativo su di te. da quanto hai questo problema?sicuramente c'è stato un momento preciso che l'ha causato. se fossi anziana si potrebbe pensare a quei disturbi dei nonni, ma sembri giovane e alllora coraggio datti una mossa e fatti aiutare da qualcuno. è già buono che ne sei consapevole e lo sai raccontare. se vuoi facci sapere, ok?
Ne ho 17 di anni e nessuno sa queste cose. Cioè, tutti sanno che non ho una buona memoria ma niente di più.
Non mi ricordo assolutamente niente della mia infanzia, se non appunto le cose negative, per esempio tutte le prese in giro che ho subito. Niente di felice e tranquillo, nessuna giornata divertente al mare con la famiglia. Nulla
Non mi va di parlarne con mia madre perciò non posso avere un parere professionale. Il problema è che queste cose accadono anche a scuola e io faccio una fatica tremenda per arrivare a voti piuttosto bassi, sufficienti ma che non mi danno nessuna soddisfazione e so che potrei dare di più, se solo non mi dimenticassi tutto ciò che studio. Cado anche quando mi fanno domande banali sulla mia persona o su qualcosa di non relativo allo studio.
Fra un po' mi dimenticherò anche come mi chiamo.
guarda che può essere un problema neurologico
Perché diavolo non me parli con tua madre?????
Derealizzazione. Di solito accade dopo un evento traumatico. Sì, devi parlarne con la tua famiglia e andare da un terapista.
@ Sfogante: ci puoi andare anche da sola dal tuo medico di base, se preferisci aspetta i 18 anni: da quel momento in poi sarà obbligato a mantenere il segreto professionale anche con i tuoi genitori. Tanto per iniziare se proprio non vuoi aprirti con la tua famiglia vai dallo psicologo della scuola o in un consultorio.
ti scriverei qualcosa ma intanto te lo dimenticheresti
engioi
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Hai perfettamente raggione, NON PUOI. Nessuno qui puo' aiutarti. Hai bisogno di un bravo terapista che ti aiuti a superare i tuoi timori. Non so neanche che tipo di terapista perch'e magari e' un semplice problema chimico per cui il tuo cervello ha problemi a memorizzare alcuni eventi. Parla con il tuo dottore, digli quello che hai scritto qui. Lui dovrebbe essere in grado di indirizzarti nella direzione giusta.