Mar
04
Lug
2017
L'omeòstato di Ashby
Quando ero al liceo il l'informatica era qualcosa ancora di misterioso. Era più frequente che si parlasse di cibernetica, anche se questo termine era, per certi versi, ancora più esoterico.
E' strana la cibernetica per noi oggi che conosciamo solo il personal computer e i suoi discendenti (notebook, smartphone, tablet). Tutte le altre strumentazioni sono finite nei musei. Prima ne esistevano altre diversissime per costruzione e finalità. Una di queste era stata inventata da un neurologo, tale Ashby, che l'aveva battezzata con il nome di omeòstato. Era costituita da elementi in collegamento tramite circuiti elettrici e tendeva a dimostrare una cosa abbastanza semplice: la rottura dell'equilibrio in un sistema costitutito da elementi interdipendenti viene ristabilita dall'azione degli altri elementi. La cosa interessante è che gli altri elementi non hanno la minima idea di come fare a ristabilire questo equilibrio: si limitano a produrre delle variazioni, come dire, 'ad minchiam', ci mettono del tempo, ma alla fine l'equilibrio viene ristabilito anche se raramente identico alla situazione di partenza. In questo modo questo apparecchio dimostrava per analogia la capacità di autoregolazione dei sistemi viventi.
Watzlawick, uno studioso della comunicazione che io definirei un genio, trasferì questa osservazione ai contesti relazionali umani corredandola con alcune avvertenze. La più importante di queste è quella di non confondere la stabilità di un sistema di relazioni con la sua virtuosità. Al contrario, è molto più frequente trovare dei contesti asimmetrici, disfunzionali che, però, sono perfettamente stabili. E non solo sono stabili: sono proprio resistenti a qualsiasi tipo di cambiamento.
Questo, a mio modo di vedere, è banalmente il motivo per cui tutti noi qui ci arrabbattiamo, sentendoci imprigionati in situazioni in cui ci sentiamo penalizzati senza avere la minima idea di come fare a cambiarle. Ma allo stesso tempo siamo restii a mandare tutto all'aria, soprattuto quando in una storia abbiamo investito tempo, energie, anche denaro, ma soprattutto aspettative. Se poi le aspettative si sono concretizzate in figli ecco che la volontà viene definitivamente annichilita e ci pieghiamo a qualsiasi compromesso.
Se c'è un luogo in cui posso forse evitare di narrare le vicende del mio matrimonio durante quest'anno è proprio sfoghiamoci. Chi ha avuto occasione di leggere i miei precedenti sfoghi ha praticamente seguito il loro svolgersi in tempo reale. E' possibile addirittura che qualche lettore attento ne sappia più di me stesso. Sono andato via di casa dopo regolare defenestrazione. Sono andato a vivere da solo e dopo un paio di mesi abbiamo deciso con mia moglie di riprovare con nuovo slancio. Gli inizi sono stati molto incoraggianti. Non perché non si litigasse più, ma perché i contrasti venivano superati, magari non immediatamente, ma in modo convinto: ogni volta con reciproca intenzione di lasciarsi le polemiche alle spalle. Mi sembrava il sintomo più incoraggiante di tutti. Ogni problema superato è un cambiamento apportato al sistema e una vittoria sulla sua tendenza a resistere. Al contrario le dinamiche di interazioni sterili sono il sintomo che il sistema, nella persona di uno dei componenti o di entrambi, sta resistendo. Le discussioni inutili ed eterne, le continue recriminazioni sui torti subiti, il liquidare il partner con giudizi sommari su difetti, incapacità, tare ereditarie sono tutti esempi tipici di interazioni in cui il sitema resiste a qualsiasi tipo di cambiamento e mantiene tutte le sue disfunzionalità ed asimmetrie che regalano l'illusione di mantenere una posizione di vantaggio che un cambiamento, anche positivo, potrebbe pericolosamente minacciare.
Il sesso, ad esempio, è il più ghiotto di questi aspetti. Quando uno dei due lo nega o lo reclama, di fatto si sta già scontando una sclerotizzazione delle relazioni in un'asimmetria di comportamenti che, da una parte minano alle radici la serenità del rapporto, dall'altra garantiscono ad uno dei componenti una illusoria sensazione di maggiore stabilità: tutti tendiamo ad essere un po' più uguali degli altri perché la totale parità è troppo precaria.
E così, mentre nella mia storia sembrava che tutto andasse per il meglio, tutti gli elementi disfunzinali che non trovavano una precisa collocazione, piano piano, silenziosamente, hanno ripreso tutti il loro posto.
Tornati ad una vita di coppia con buona frequenza di rapporti, improvvisamente un paio di discussioni tirano di nuovo in ballo l'argomento sesso: pessimo segno, quando il sesso viene tirato in ballo così di solito è l'ultimo dei problemi. Imporvvisamente Laura torna a non sentirsi a suo agio, io evito qualsiasi tipo di insistenza e si torna alla normale situazione di astinenza.
Problema soldi, non è tanto il problema in sé, quanto il problema di chi abbia il diritto di decidere su cosa fare e su che voce in capitolo si ritiene di avere. Improvvisamente salta fuori che la decisione di tornare assieme era subordinata al rispetto di alcune precondizioni di cui Laura chiede conto. Le faccio notare che probabilmente c'è stato un equivoco: non ci sono nè precondizioni né risarcimenti da pretendere. Il sistema resiste. La gara è nuovamente quella di essere un po' più uguali di te in virtù di pregressi torti. Le palline, dicevo, sono tornate tutte al loro posto. Le mie invece non ci sono più al loro posto. Adesso comincio ad averne abbastanza.
13 commenti
Grazie Silla. Attenzione, io non ho mai cantato vittoria e non ho mai pensato che la situazione fosse stata risolta con un gioco di prestigio. Tutto quello che ho descritto non era altro che la cronaca del tempo vissuto in quel preciso istante.
Ho puntato tutto sul rosso, ossia sul nostro futuro lanciando il cuore oltre l'ostacolo. Non che adesso stia gettando la spugna, però mi sento davvero demotivato.
Detto questo: sì, ci avevo creduto. 😏
È snervante e demoralizzante, ripercorrere sempre gli stessi sentieri, con la stessa andatura, conoscendo a memoria ad occhi chiusi, tutti gli ostacoli le irregolarità del terreno i trabocchetti, i sentimenti e sensazioni come una sinfonia che ascolti per l'ennesima volta, cercando sempre la stessa impronta emotiva, ma priva della trepidazione dell'inatteso... Una continua ripetizione degli stessi curcuiti... Leggo stanchezza, impotenza e sconforto, penso che quanto letto sopra... nello sfogo... Sia stato riconosciuto un po da tutti, solo che tu lo scrivi meglio di noi, non ti dirò che fare, perché da quando ti conosco (qui nel forum), nessuno ha mai minato così profondamente (e meravigliosamente) tutte le certezze che avevo sulla comunicazione e la relazione di coppia... Una cosa è certa... Se ti arrendi tu allora vuoldire che la speranza è volata via dalla faccia della terra, cole... Per favore... Credici ancora.
No Cole, non devi mollare. Ma, allo stesso tempo, non devi subire. Non più. Le palline, le tue, troveranno un nuovo posto. Devono trovarne un altro.
Notte amico mio!
Grandiosa intro, very nerd, ma rende perfettamente.
Mi associo al non mollare.
Per il resto non mi permetto di proferir parola manco in punta di piedi. Rispetto per quest'uomo signori e signore. E se dovesse tornare sulla piazza mie care signore sappiate che dovrete sudare sangue poichè io sarò là a controllare. E' una minaccia, si.
caro Cole, spero che le cose si aggiustino. Grande sfogo, trattazione tecnica very strong.
ci sarebbe una battuta di un flm che si accosterebbe piuttosto bene sul blu. Francesco Nuti che fa lo psicanalista racconta a nonricordochi che hanno giocato una partita di calcetto Pazienti vs Psicanalisti; gli Strizza giocavano molto di testa (non ho capito in che senso) e i Pazienti hanno vinto. Usa l'espressione "ci hanno fatto un c..."
a questo punto Hope it helps.
e Suerte, naturalmente.
PS: Le vacanze in Magna Grecia?
Ciao ragazzi,
il fatto che vi scrivo adesso è già indicativo. Quando rientro a casa di solito sfoghiamoci sparisce. Da oltre una settimana invece sono in divanoletto mode, zona tinello.
@Gage, non hai idea di quanto mi facciano bene le tue parole sempre. A me i tuoi commenti sembrano migliori dello sfogo. Di sicuro se ho la percezione di aver scritto qualcosa di interessante ce l'ho soprattutto per quello che tu ci trovi, riscontri, individui, riconosci.
Grazie anche delle tue parole @bonus, non esagerare però, se mai dovessi tornare su piazza qualcosa fammela raccattare :>
@Olderone tu ormai sai con precisione il mio repertorio da dove viene, quindi il tuo giudizio lo considero alla stregua di un parere tecnico. Penso di aver colto il tuo suggerimento e vedrò di metterlo in pratica in vacanza (a proposito: Adriatico)
@Confusa: non mollare e non subire allo stesso tempo è una bella lotta :) ma, in fin dei conti, è quello che tento di fare con risultati non esaltanti da molti anni
@Silla: un grazie speciale. E' la prima che si è andata a recuperare lo sfogo infognato in quarta pagina. A dire la verità non ho capito se la prima frase era esattamente un complimento ma lo prendo per tale. E comunque l'augurio è sincero e caliente. Strongly appreciated ☺️
Ciao Ridge
mi dispiace per il divanoletto mode. pure zona tinello. speriamo vista mare.
stasera diciamo che colgo il lato umoristico delle cose. non con te, con todo el mundo.
mi sa che abbandono il notebook e vado a leggere il mio nuovo libro. non posso dirvi di che si tratta ma naturalmente presto sentirete parlare di me. diventerò famoso. vabbè, ve lo dico. è un metodo per la cattura dei porcospini usando la colla di pesce. rischio zero, investimento minimo, a settembre si parte.
a presto.
Olderone. Zona tinello vista mare LOL
Beh se passi le giornate qui a fare il provolone cosa vuoi risolvere?pensa se tua moglie leggesse le stupidaggini che scrivi...
Ah beh ma io qui scrivo solo stupidaggini e le firmo pure. Le perle di saggezza le lascio agli anonimi che si caricano l'ingrato compito di fare le voci della coscienza.
Perdonami ma che fai il provolons è un dato evidente,sei in cerca di femmine disposte,e poi ti lamenti che con tua moglie le cose non vanno?dai giuseppe,ne abbiamo già parlato😉
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

@Coleridge già il titolo è tutto un programma, lol... a leggere il testo poi, non ne parliamo 😂 😜 Come credo di aver scritto nei tuoi sfoghi precedenti, credo che abbiate cantato vittoria un po' troppo presto. Secondo me ci sono dei problemi di fondo che dovreste seriamente risolvere perché vedi anche tu che periodicamente poi si ripresenta la crisi. Se la ami, non mollare, ma cerca di trovare il bandolo della matassa e spero che le prossime vacanze vi aiutino a ritrovare armonia e serenità. Ciao 💋