Lun
26
Giu
2017
Cosa devo fare
Ho 23 anni e lavoro come un cane tutto il giorno perché ho assoluto bisogno di soldi per farmi una vita possibilmente serena, una casa, un auto, e una famiglia..... Lavoro e poi faccio lavori extra di pomeriggio e vi dico che son mestieri pesanti sotto il sole...
I miei genitori hanno 54-55 anni e hanno una azienda. Se lavoro per loro non mi pagano e non riesco a pagarmi né le spese del dentista né altro.
Siccome l'età non va di certo indietro, succede che ora mio padre ha dei problemi di salute (lavora troppo e si trascura) e a quanto pare mia madre vorrebbe che piantassi tutto per sostituite mio padre nell'azienda... Cioè gestire l'azienda io, col mio ragazzo e mio fratello 18enne (che va ancora a scuola).
Oggi mia madre mi ha detto' invece di andare in giro a fare lavori in più dovresti aiutare tuo padre... D'altronde ce l'avete una coscienza'
Ma io che devo fare.. Mi spacco il cu tutti i giorni e lo so che dovrei anche aiutare mio padre, mi occupo ancora delle e-mail e dei mestieri tipo inscatolare ecc ecc..
La soluzione sarebbe invece che mio padre la smettesse di voler fare tutto da solo e prendesse un aiutante almeno per un po...Io comunque sono una ragazza e sia l'azienda che il mio lavoro è in agricoltura.
Non ne posso più! Se resto con l'azienda coi genitori non avrò mai abbastanza soldi per vivere fuori casa, se vivo qui a casa vivo male, mia madre dovrebbe andare da uno psicologo perché ogni tot sclera e spacca tutto, finestre, porte e per di più lei non esce mai a lavorare. Mai ad aiutare. Però al telefono si vanta con le amiche "oggi ho fatto... Oggi siamo andati..' quando in realtà se ne sta alla PlayStation tutto il giorno!
Chi ha ragione... Ho torto?Dovrei parlarne con qualcuno? Mi sento male, mi sento esplodere!Io voglio aiutare mio padre. Ma se lui non prende una aiutante non posso comunque fare abbastanza, finirebbe che perdo tutto io, sto male io. E l'azienda va a quel paese comunque perché io, il mio ragazzo e il fratello non siamo abbastanza e non c'è motivazione perché anche loro odiano questo lavoro..Sono distrutta. Ogni giorno faccio un lavoro che odio, sono costretta perché servono i soldi, ma non voglio farlo una vita intera e vivere male.Oltretutto io in questa casa vivo veramente male, mancano le cose basilari e sto male... Sto bene solo fuori, quando lavoro con i miei colleghi.
Io ho deciso che terrò duro e farò di testa mia finché mio padre non capirà che può fare affidamento su di me, ma fino a un certo punto. Ora deve trovare altre persone per mandare avanti la sua azienda perché l'alternativa è sprofondare lui da solo o sprofondare tutti... È colpa della sua azienda e del suo trascurarsi se ora c'è questo problema, fa solo affidamento su se stesso, il mio ragazzo e mio fratello perché lì può pagare poco, ma si lamenta che lavorano poco... E allora cosa vuoi?
Ma cosa devo fare io! Cosa.. Cosa cosa cosa! In questa casa sto male e basta! Non posso fare una famiglia qui, o capisce che deve prendere qualcuno a lavorare o qua si chiude e io non posso farci niente perché se piantassi tutto io, andrebbe tutto in merda comunque perché questo lavoro lo odio. Lo capisco che certe volte bisogna prenderla com'è, non si può fare il lavoro dei sogni (ma neanche esiste! Basta stare bene!) ma così è troppo, anche gli altri genitori cercano tutti i modi per bloccare la vita ai figli? Perché gli altri sono felici quando i loro figli trovano in lavoro, seppur da poco... E i miei cercavano in tutti i modi di dissuadermi dall'uscire di casa per lavorare altrove?? "Ti pagano una miseria! E poi ti lasciano a casa!"
Ma perché... Odio questa casa, lentamente sto crepando e giusto per cambiare... Quella che non ha una coscienza adesso va a preparare tot scatole perché è comunque un mio dovere. Mia madre mai, anzi tratta mio padre come uno zerbino e gli ruba anche i soldi.....
Ho addosso una confusione che berrei un litro di vodka solo per disfarmi io, disfare tutto, disfare tutti e poi se do abbastanza fuori di testa addio!
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Signorina non cada nell'alcolismo compulsivo piuttosto prenda in mano la vita. Essa è tua non dei tuoi genitori