Lun
22
Mag
2017
Non so che titolo mettere. Mi odio.
Devo scrivere uno sfogo doloroso..non so con chi altro parlare. Sono fidanzata da due anni e mezzo con un ragazzo che sta in carrozzina. L'ho conosciuto già disabile e mi sono innamorata di lui e del suo carattere stupendo. È l'uomo dei sogni, sempre gentile, disponibile, fa cose romanticissime per me. Mi piace farci l'amore, anche se è un pò diverso da come è di solito, è bellissimo. Io sono una ragazza carina e sono abituata che i ragazzi vogliano stare con me per il mio aspetto, lui è stato il primo a farmi sentire speciale per altri motivi e a farmi sentire bella dentro. Mi sono molto innamorata di lui e sono andata contro tutti per starci insieme. I miei genitori non capivano come volessi stare con un ragazzo disabile e ci hanno fatto la guerra, le mie amiche erano allibite. Poi dopo un annetto, si sono tutti abituati alla cosa, lui è simpatico e conquista tutti. Andava tutto bene e posso dire che superate alcune cose a cui bisogna abituarsi, stare con una persona disabile è come stare con chiunque altro. Stesse gioie, stessi bisticci. Solo che ultimamente ha avuto un problema abbastanza grave non legato alla disabilità, ma che ovviamente la disabilità ha ingigantito, che lo costringe a letto da mesi. Si riprenderà dicono i dottori, col tempo, anche se ha perso tanto peso e soprattutto tono muscolare, che quando sei disabile è un macello rimetterlo su e la guarigione lunga.. Sono stata tutto l'inverno vicina a lui, al suo letto. Lui spesso è stanco e vuole solo dormire. Tante volte non è lucidissimo perchè ha dolori forti e gli danno dei sedativi. Succedono cose spiacevoli tipo che sta tanto male e non controlla l'urina ecc.. I suoi genitori sempre presenti. Quando è lucido è lui e è il ragazzo che amo, lo riconosco, ma non facciamo più l'amore da tantissimo tempo. Adesso arriva l estate, c'è il sole fuori e io anche oggi sono stata a casa sua, con sua madre che è vecchia e lui che dormiva quasi tutto il tempo. Mi dice esci e vai con le amiche, ma poi quando l'ho fatto è stato triste, la madre mi chiamava che lui era nervoso e non sapeva come calmarlo. Non lo fa apposta, ha pianto pure..ma mi ha chiamata la madre e lui si è arrabbiato con lei che non voleva io lo sapessi. Adesso lui sta capendo che io mi sento stanca e a volte mi dice lasciami, che stai a fare con me, non ho futuro, non posso darti figli, mi devi fare da badante a vita..soprattutto si è abbattuto tanto per la cosa dell'urina, non riesce a farsene una ragione e si vergogna davanti a me. Io lo capisco e mi si spezza il cuore e vorrei dirgli non ti lascerò mai. Lo faccio a volte, ma mi sento in colpa e sporca perchè dentro di me sto cominciando a pensare che io sono sana, ho 29 anni.. Voglio vivere, non sono morta. Non voglio pensare a cambiare il mio uomo o a pulirgli il vomito. Lo so sono un mostro. La verità è che lo voglio lasciare, ma lui senza di me muore. Oggi mi ha detto che se non avesse me che do senso alla sua vita andrebbe in svizzera a suicidarsi. Non so che devo fare. Da una parte non lo voglio lasciare solo, gli voglio tanto bene. Dall'altra parte sento come se fossi disabile e malata pure io e voglio guarire. Mi odio tanto per questo, perchè quando ho deciso di starci insieme ne avevamo parlato a lungo, lui mi aveva detto che ci sarebbero potute essere cose difficili o che io potevo volere magari fare sesso in modo standard o andare a ballare o stare comunque con una persona che non ha problemi. Ma io pensavo di farcela. Invece no, non sono forte. Ho paura di fargli male.
12 commenti
Ma quanto sei dolce?❤️
Io dico che, comunque vada, è stato fortunato a vivere una storia così bella con te. In ogni caso solo tu puoi decidere, e non credo che debba restare con lui per pietà, sai? Penso che l'importante è che tu sia sincera, e che gli faccia capire che i momenti con lui sono stati preziosi. Ti abbraccio.
L'amore porta con se il dolore, non c'è nulla da fare. Che sia vissuto con un partner normodotato o disabile porterà sempre dei dolori ad ogni scelta....quindi non devi sentirti in colpa....Vorrei darti dei consigli, ma non posso perchè non è ho.
Cara anonima è veramente difficile dare un consiglio vista la delicatezza dello sfogo. Intanto volevo complimentarmi con te per la sensibilità che hai. Per quanto riguarda il vostro rapporto se provo a mettermi nei panni del ragazzo non riesco ad immaginare la.sofferenza che ne.deriverebbe da una vostra separazione. Ma poiché sei tu a sfogarti mi sentirei di consigliarti di non.continuare la storia solo per compassione. Non sei un mostro né una persona.cattiva, sei una ragazza giovane e come tale è normale tu avverta l'esigenza di vivere e di divertirti come le.tue coetanee. La storia d'amore con un ragazzo disabile può.sicuramente avere un.futuro ma è di per sé un rapporto che richiede estremo sacrificio e tanta forza di volontà. Se già adesso avvertì disagio e sofferenza, con il passare del tempo sarà ancora peggio, finirai con il sentirti una crocerossina e quello che in origine era amore diventerà insofferenza e rabbia e credimi, non è.corretto né per lui né per te. Tu hai diritto di essere felice. La scelta è difficile la.sofferenza enorme per entrambi, ma gliene devi parlare. Continuare la relazione sarebbe solo un posticipare ciò che ormai sai già che dovrà accadere. Un abbraccio.
Questo sfogo mi provoca una rabbia incontrollabile. Non mi esprimo sui commenti. In breve, ho l'età della sfogante e ho sacrificato ANNI della mia vita ad accudire i miei nonni anziani che non stavano bene ed erano allettati. È vero, sono "giovane", mi devo costruire un futuro, è stressante vivere situazioni del genere. Ma ho preferito sacrificarmi e oggi che non ci sono più sono felice di averlo fatto. È ipocrita usare la scusa del "sono giovane, non posso pulire vomito", la sfogante vuole una vita da Mulino Bianco e allora farebbe meglio a lasciarlo, per lui. Questo sfogo non ha nulla di tenero o commovente, è banale. Lei lascerebbe anche una persona normale se dovesse ammalarsi di colpo, qui la disabilità non c'entra proprio nulla. So di non essere politically correct come i commentatori sopra, sarò felice del vostro linciaggio. E non dite che i nonni sono una cosa e i fidanzati un'altra perché io stessa sto con un ragazzo che ha problemi di salute e ho già messo in conto che con gli anni potrebbe avere bisogno del mio aiuto. Inoltre sono anoressica, cosa che nella società è motivo di scherno, peggio della disabilità, e mi sono vista rifiutare da persone come la sfogante che vogliono solo giocattoli nuovi. Pace a tutti.
Non saprei dirti di meglio di quello che ti hanno già scritto, voglio solo dirti di non odiarti e non devi nemmeno pensare di essere un mostro. Sei una ragazza che vuole godersi la vita, direi che è perfettamente normale, non hai nessuna colpa se tu stai bene e lui no. L'unica cosa stonata è continuare la storia solo perché ti fa pena, "se mi lasci mi ammazzo" è un gran bel ricatto morale... Tu scrivi di no, ma secondo me sei una ragazza forte. Ti auguro di avere la forza anche di fare questa scelta, che sarà difficile qualsiasi cosa tu scelga. Un grandissimo abbraccio
@anonima delle 11:24
Ti vorrei invitare a riflettere sull'uso che fai delle parole: Sacrificato. Che brutta parola.
La verità che avresti preferito non farlo, questo sfogo non è affatto banale, nè ipocrita. E' più ipocrita il tuo commento carico di rabbia contro una persona che non conosci "colpevole" solo di esternare quello che pensano tutti ma che pochi ammettono.
Che la sfogante voglia la vita del mulino bianco lo aggiungo tu per dare enfasi al tuo commento livoroso. Forse partirei proprio da questo, non è l'anoressia a respingere le persone ma la rabbia con cui ti approcci agli altri, e biasimi gli altri per non voler aver nulla a che fare con te? Invece di incolpare gli altri guarda te stessa e capirai che il problema sei tu.
In ultimo ti faccio riflettere su questo.
Dici che la sfogante è ipocrita ed egoista , e allora non è egoista anche che un disabile pretendea che qualcuno ci stia accanto sapendo a priori che quella persona sarà limitata in tutto? non è egoista ricattare moralmente una persona per farla stare con noi?
Nessuno dovrebbe far ricadere sugli altri i propri problemi e la dignità sta proprio nel non costringere nessuno a starci accanto usanto al carta della pena o facendo leva su BANALI motivi morali.
SCELTE!
Tu hai fatto la tua, dici che non te ne penti ma se fosse così non avresti tutta questa rabbia in corpo e mi chiedo cosa abbia scatenato il tuo gravissimo disturbo alimentare che ha a che fare con il CONTROLLO (ma questo tu lo sai)
Ora sei contenta del linciaggio? sei soddisfatta? da brava, torna a fare la vittima incompresa che nessuno capisce perchè sono tutti cattivi.
@Anonimo 11.24: l'amore non è l'annientamento di se stessi, ma sono punti di vista. E te lo dico da persona che purtroppo ha modo di star dietro a persone allettate. La sfogante si sente di lasciarlo. Per me è ipocrita non lasciarlo per via della sua malattia, se fosse stato in salute l'avrebbe potuto sfanculare tranquillamente? Davvero, non capisco.
Per me vedi la sfogante con troppa acredine :)
Anonima delle.11.24
Non arrivo a comprendere tanta rabbia. Con chi ce l'hai? Con il mondo perché i.tuoi nonni erano malati??? Secondo me hai fatto il tuo dovere da brava nipote. Chiunque ami i propri nonni lo avrebbe fatto.
Ma ben altra cosa mia cara è scegliere di stare accanto ad un uomo per la vita, senza amore, per puro pietismo, rinunciando alla felicità.
Rifletti prima di dire cose tanto gravi.
Sono l autrice dello sfogo
Vi ringrazio tutti per i commenti e per la comprensione..ringrazio anche la ragazza che mi attacca, perchè mi ha dato modo di riflettere su alcune cose. Ho pensato che davvero, e non sono ipocrita a dirlo, la disabilità del mio ragazzo non mi è mai pesata.. Mi piaceva ballare e ho scelto di non farlo più, perchè sapevo lui non poteva seguirmi e era comprensibilmente un pò geloso, anche se mi ha sempre detto vai.. Mi sono adattata a uscire sempre e solo per strade agibili (e sono poche e spesso pure noiose), sempre con il limite di avere abbastanza vicino un bagno per disabili (perchè non può farla ovunque e la trattiene poco), al mare solo negli stabilimenti attrezzati, fare l'amore solo certi giorni e in certe condizioni, indossare quasi sempre scarpe basse, perchè altrimenti non ce la faccio a spingerlo, viaggiare solo in due in macchina, perchè gli serve spazio e dietro c'è la carrozzina, fare sempre tutto io a livello pratico.. E sono una ragazza abituata che il mio ex mi portava anche la borsa. Mi è pesato tutto questo? Mai. Non un giorno ho pensato che volessi il "giocattolo nuovo", come scrivi tu, perchè per me lui non è mai stato un giocattolo, ma l amore più grande che ho avuto. Sai tante volte la gente ti guarda con pietà e commiserazione..molto spesso hanno pensato che io fossi la sua assistente e non la ragazza. Non mi ha mai pesato nulla. Me se sono sempre fregata. Ho vissuto tutto come una coppia normale, perchè davvero mai l'ho visto come un disabile ma come un uomo stupendo. Quindi non parlare di cose che non sai.. I nonni sono persone anziane, non desideri farci l'amore (non lo faccio da quasi sei mesi), non vuoi andarci a convivere pensando di basare su di loro il tuo futuro, non speri possiate in qualche modo costruire una famiglia, avere figli. La malattia di una persona anziana, è quasi naturale, nel senso che te l'aspetti. Vedere un ragazzo di 33 anni, un ragazzo che ami, piangere perchè deve mettere il pannolone e perdere 15 kg in poco tempo, vomitare ogni volta che mangia, dormire e svegliarsi gridando e chiamando la mamma come un bambino piccolo..è devastante. Non lo sai quello che sto passando e quante volte il mio cuore si è spezzato e quanto ho pianto. Io non ce la faccio più ad assistere a tutto questo ogni giorno. Non perchè non lo amo, ma perchè lui nemmeno è più lui. Non mi dedica più nulla..io sto li solo a vedere il male che se lo mangia vivo e mi sento mangiata viva. Forse non lo dovrei lasciare ma andare da uno psicologo. Non lo so. So che voglio uscire, sono infelice, sono stanca, sono depressa..ma non posso lamentarmi perchè il mio dolore confronto al suo cos è? Non ho detto che sono giovane allora voglio fare la bella vita e pensare solo a me o a divertirmi..questa cosa per me sarebbe orribile da affrontare a qualsiasi età. Non ce la faccio, non è che non voglio, non ce la faccio più. Il vomito l ho pulito mille volta e l ho fatto sempre con il sorriso per non far soffrire lui..non mi pesano queste cose pratiche, mi pesa quello che c è dietro. Poi volevo dire che lui non mi sta ricattando, non lo dice come per dire non laaciarmi che si suiciderebbe..lo dice perchè non ce la fa più, si fa schifo, si odia, è stanco. Lo dice nel senso che poi all effettivo, per ora, davvero ha solo me e i genitori. Non ha svaghi, non ha nessuno vicino, gli amici lo vanno a trovare una volta ogni mai. Però lui sempre mi ha detto lasciami, vivi la vita, mi ha anche lasciata lui..ma io sono continuata ad andare. Lui mi ama, sono sicura, vuole il mio bene.
Vorrei dire all'anonimo che mi vuole tanto bene di non permettersi minimamente di attribuire ai miei nonni la colpa della mia anoressia e di non parlare a vanvera. Il sacrificio è una brutta parola per te, non certo per me, e sì, io ce l'ho con gli esseri umani in toto, dammi della disadattata, della disturbata mentale, ma meglio essere così che piacere a persone come te. E soprattutto, visto che io non conosco la sfogante, nemmeno tu conosci me, quindi prima di dire che io aggredisco le persone e per questo vengo rifiutata ci tengo a dirti che il mio ragazzo attuale sa che sono anoressica e grazie a lui ne sto quasi uscendo. E se proprio vuoi sapere perché sono anoressica, scommetto al 100% che sei una donna, e adesso ti ho anche spiegato che visto il genere femminile esistente preferivo annientarmi pur di non essere mischiata a voi.
In quanto alla sfogante, scusami se sono stata dura ma da come scrivevi era come se lui ti facesse schifo, a differenza degli altri io non ho pensato che ti abbia ricattata mentalmente, sarò sbagliata ma non riuscirei ad abbandonare una persona che sta male, non è per pietà, io empatizzo più con i più deboli che con le persone normali. Io non distinguo parente o fidanzato, per me va aiutato l'essere umano a cui tieni, punto. I miei genitori uscivano per fare la spesa e io stavo a casa a badare ai nonni. Poi venivano persone intelligentissime che mi dicevano "povera ragazza, che vita che fai", ma io pensavo che i poveretti erano loro (anonimA carissimA lo so, sono io la poveretta, ma non voglio rendermene conto). E poi scusami se te lo dico, quando ho conosciuto il mio ragazzo si tagliava in qualsiasi parte del corpo, non sarà stato disabile ma non per questo è stato più facile stare con lui, nella vita io di difficoltà ne ho avute tante ma ringrazio il destino di avermele mandate tutte, senza quelle mi sarei suicidata già da tanto tempo, mi hanno insegnato a cadere e rialzarmi sempre e a vivere la vita così com'è, ad accettare il buono e il cattivo tempo. Ed è questo che ti rimprovero: le difficoltà ci sono sempre, se tu lo amassi non avresti voglia di lasciarlo, non avresti nessun dubbio. Saresti frustrata, ok, ma rimarresti con lui. Tu invece vuoi una vita normale, a questo punto prenditela e goditela allora.
Le storie finiscono, fra disabili e non. Non credo che rinfacciare a sta ragazza i nostri sacrifici (che abbiamo fatto tutti, dato che molti qui abbiamo un'età più che adulta, famiglia, parenti malati ecc e abbiamo conosciuto i lati brutti della vita), o la nostra dedizione al prossimo possa costituire un paradigma di alcun tipo o un modello di vita ideale.
Fai ciò che senti, sei una brava ragazza.
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Ciao.
Questo sfogo è molto delicato.
Per prima cosa vorrei dirti che non sei un mostro, non entrare in questo trip, la tua voglia di vita è più che lecita, se mai qualcuno dovesse dirti il contrario allora non sa cosa significa avere un marito/fidanzato/fratello/genitore disabile.
Altra cosa che non devi fare è farti incastrare con quella frase "se non ci fossi tu andrei in svizzera a suicidarmi". Nessuno deve essere il motivo di vita di un'altra persona, lui deve trovare dei motivi per vivere, molte persone, con disabilità anche molto gravi riescono a farsi una vita e non parlo di Hawkins ma di persone comuni.
Detto questo,ora tu devi valutare bene. Per quanto uno se la possa raccontare, fare moralismo, tirare in ballo al religione e altre minchiate, chiunque scelga o si ritrovi a dover accudire un familiare disabile sa che deve prepararsi a molte rinuncie, quì non si tratta di essere negativi o cattivi ma di essere consapevoli di ciò a cui si va incontro.
Tu lo ami. Lo ami oltre il suo aspetto e la sua disabilità ma quest'ultima non è un qualcosa ce puoi ignorare, io non so che livello di disabilità abbia, se può lavorare, se riesce ad andare al bagno da solo (quando sta bene), a vestirsi, lavarsi, prepararsi da mangiare, ma anche se così fosse si legheresti ad una persona che avrebbe sempre bisogno del tuo aiuto.
Quello che ti dico è che tu hai un dono: la possibilità di scegliere, quindi rifletti bene perchè se ora per te è un problema (giustamente) non poterti godere l'estate, se deciderai di andare avanti e di rimanere con lui dovrai metterein conto che un domani potrebbe ricapitare che lui rimanga allettato per molto tempo.
Non sentirti e non permettere a nessuno di farti sentire egoista se deciderai di lasciarlo.
MA questa è un scelta che in verità andrebbe presa tra di voi.
Se decidete di lasciarvi allora non dovranno esserci recriminazioni ma se deciderete di stare insieme allora dovrete essere uniti più che mai.
Avrei tantissime altre cose da dirti, ad esempio che conosco una coppia come voi. LUi è rimasto disabile a causa di un incidente in motocicletta, completamente paralizzato dalla vita in giù, si dovevano sposare e si sono sposati, hanno adottato una bambina brasiliana che ora ha circa 25 anni, hanno una vita normale,vanno in vacanza, almare, al ristorante, lui guida un auto speciale e sono felici ma loro hanno scelto consapevolmente, di accettare tutte le difficoltà e ce la stanno ancora facendo alla grande.
Ma voi non siete loro, anzi sia lei che lui hanno persino hobby ed interessi separati, perchè a lui l'amore per le harley non è mai passato. Insomma fatta esclusione per la carrozzina, sono una coppia che condivide interessi ma ne ha anche di personali.
Io ti mando una forte abbraccio virtuale a te e al tuo fidanzato. Qualsiasi scelta farai sarà quella giusta, a lui auguro di rimettersi quanto prima sono qusi certa che nervosismo e discorsi di suicidio derivano dal fatto che non può muoversi dal letto.