Gio
24
Feb
2011
Non riesco a riappacificarmi con mia cognata
Qualche tempo fa ho avuto un problema con la mia futura cognata: per una cosa che ho fatto e che, giuro, non pensavo fosse grave, lei mi ha attaccata davanti alla mia famiglia facendomi fare la figura della persona meschina e invidiosa, cosa che mi ha ferita moltissimo, specie perchè in questo contesto avrei dovuto essere invidiosa di mio fratello, cosa che non è assolutamente vera.
dopo i primi giorni di freddezza con mio fratello ho risolto, e lui mi ha anche detto di aver cazziato la sua fidanzata per quell'attacco gratuito nei miei confronti, perchè se c'era qualche problema lei doveva prendermi da una parte e parlarmene, non sputtanarmi davanti a tutti. purtroppo lei non ha fatto nessun passo verso di me per chiarire questa situazione, anzi i giorni successivi si è comportata come nulla fosse, forse pensando che sarebbe bastato far vedere che non ce l'aveva con me perchè mi passasse; purtroppo questo suo comportamento non ha fatto altro che alimentare il mio rancore, mi sono sentita ulteriormente ferita dal fatto che secondo lei bastasse farmi due sorrisi per chiarire... ho avuto l'impressione di essere tenuta in scarsa considerazione, come una cane che, dopo essere stato sgridato, riceve due pacche sulla testa a torna felice... e ho anche capito che il chiarimento con mio fratello secondo sia lui che lei valeva come un chiarimento collettivo, mentre per me non è assolutamente così.
insomma, io avrei voluto che lei venisse a chiarire con me la questione. non ho mai preteso delle scuse pubbliche, ma non sono veramente riuscita a capire perchè, dopo 7 anni di tranquillissimo rapporto tra quasi cognate, alla mia prima ingenuità lei abbia sentito l'esigenza di mettermi pubblicamente alla gogna come si fa con le streghe. dentro di me permane questo interrogativo... e il dubbio che purtroppo non riesce ad abbandonarmi, è che lei lo abbia fatto perchè nel suo intimo, in tutti questi anni, dietro i suoi sorrisi ha effettivamente pensato a me come una strega.
mi rendo conto di non avere un carattere facile, certamente non ce l'ho. sono molto spesso ansiosa, sono stata egoista e irosa, non sono perfetta, ma se c'è una cosa che non ho davvero mai fatto è prendere una persona e demolirla pubblicamente. lo considero spregevole anche per se stessi. io ho sempre trattato mio fratello e mia cognata con tutti i riguardi, o per lo meno immagino sia così. poi è chiaro che possa esserci stata qualche cosa che a loro non è andata bene, ma anche a me non sono andate bene cose di loro, ma chi se ne importa, sono stupidaggini. si lasciano andare. insomma, non andrei mai e poi mai a umiliare uno di loro in pubblico, ma nemmeno davanti a un pubblico di estranei, figurarsi davanti alla famiglia! loro sono i miei congiunti, hanno valore per me... e quello che mi ha dimostrato mia cognata con i suo comportamento è che io non ho assolutamente nessun valore per loro. non valgo niente, sono una strega che ognuno si può per mettere di trattarla come più gli aggrada. non riesco a spiegare bene come mi sia sentita... come una che vale poco, ma poco davvero, quindi deve stare al suo posto se viene attaccata.
non lo so, non credo di essermi meritata il suo attacco gratuito, io non riesco a chiarire con lei, anche perchè non credo di dover essere io ad aprire il discorso: già mi sono scusata quasi in lacrime per quella cosa che lei ha interpretato come malevola, e che mi sono accorta poteva essere interpretata come tale. è stata una mia ingenuità e mi sono scusata. ma ora basta. non posso andare là e dire "ok, parliamone", perchè dovrebbe essere lei a farlo. è da un pò che ogni volta che lei viene a casa l'atmosfera si fa polare... io spesso rimango chiusa in camera per evitare di incontrarla, e lei non fa una mossa senza mio fratello per lo stesso motivo. non mi piace comportarmi così, ma non riesco a farne a meno: sono persuasa che, se cedessi, sarebbe l'ennesima controprova del mio essere una persona senza alcun valore, quindi anche disposta a mendicare una riappacificazione contrattata pur di mantenere buoni rapporti (come se questo onere non lo avessero anche gli altri), nonché la verifica del mio essere debole e attaccabile, una persona che è possibile trattare a pesci in faccia in quaunque situazione, senza alcun riguardo per la sua dignità.
2 commenti
Una cognata malevola
Io invece ti capisco, perchè sono stata nella stessa situazione, tranne l'inizio: i sette anni di finta pace per me non ci sono stati; inoltre è la moglie di mio cognato. A posteriori ho cercato di capire i motivi, ma non ce ne sono, se non una insormontabile diversità di cuore, sentimenti, altruismo e intelligenza tra voi due. Non sentirti in colpa; lei sa perfettamente che sei migliore di lei, ma farà sempre di tutto per dimostrare il contrario perchè non emergano le tue qualità e perchè lei possa abbassarti al suo livello. Non ci sono soluzioni, non serve nemmeno starle lontana perchè qualunque cosa tu dica o non dica, faccia o non faccia, verrà usata contro di te. Se con lui vai d'accordo trovate un modo comune per farle fronte: ignorarla serve solo per darle modo di sputare impunemente veleno: meglio usare le stesse sue armi anche se la cosa ripugna. Per anni invece mio marito non ha voluto vedere, subendone l'ascendente. L'ha capito tardi quando ci siamo separati (anche per altre questioni). Ora vivo in pace, nessuno mi attacca deliberatamente solo per la volontà di farmi del male. Lei è ancora là con il suo odio verso il mondo intero. Se lo porterà all'inferno.
Anonimo alle 15:06 del 30-08-2015
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!
Care cognatine innocenti...
fate tanto le vergini innocenti...ma siete delle serpi con i sonagli incorporati!