Mer
03
Mag
2017
Mi dispiace
So che a volte è difficile capirmi, so che a volte è difficile accettarmi.
Ma pensaci, ti ricordi chi ero e cosa facevo? Ero più intelligente, ero più reattivo, avevo più sogni, li coltivavo, o almeno ci provavo.
Quando ti fissi allo specchio e non ti accetti, quando fissi le pareti e non trovi soluzioni.
Quando la paranoia di rimanere incatenati nel presente mi bussa con tutta la sua forza, io cesso di esistere.
Dimentico chi sono, cosa ho passato, vorrei solo avverare i miei sogni: far star bene la mia famiglia.
Mi strugge ogni secondo che passa, ogni minuto, ogni fottuto istante in cui penso al fatto che potrei fare qualcosa di concreto e invece no, sono intrappolato nei nodi della mia mente. A volte penso di essermi bruciato l'occasione di essere qualcuno, qualcosa. Troppo tardi mi dice. Troppo tardi. No, non è mai troppo tardi. E invece questa volta sei in ritardo. E di tanto. No non pensare così, vedrai che una soluzione c'è. Hai perso tutto questo tempo dietro alla ricerca di cosa? Del niente. Di tutto e niente. Cosa ti è rimasto se non cosa non ti è più tornato indietro? Perché hai bisogno di sicurezze, per andare avanti? Perché vuoi le certezze se poi non sai come andare avanti? Perché, perché, perché. A volte vorrei staccare la spina di questo dannato cervello.
Una voce interna che urla STRINGIMI. FORTE. PERCHE' NON CE LA FACCIO PIU'
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Perché hai bisogno di sicurezze, per andare avanti?
Il futuro non offre mai sicurezze, dunque... FOTTITENE!