Gio
20
Apr
2017
Non si sceglie di essere figli
Il mio problema risiede nel fatto che non riesco ad accettarmi per quella che sono e per il rapporto che ho sempre avuto fin da piccola con i miei genitori. Fin da bambina i miei si sono sempre approcciati a me e a mio fratello urlando per qualsiasi cosa ( a tavola se facevo una domanda mio padre mi urlava stai zitta o fai silenzio) e non parlandomi mai, io e mio fratello avevamo sempre paura di loro. Per andare a scuola alle elementari ci volevano 5 minuti di strada, in 5 anni non mi hai mai aspettato,mai mai mai era sempre davanti a me diversi metri, non mi hai mai dato la mano. Sembra assurdo da credere ma sono poche le volte dove ricordo una risposta spontanea da parte di mia madre, senza che le ponessi due o tre volte la stessa domanda, non mi parlava ma mi istigava delle ore finchè stizzita non rispondevo allora prendeva la scusa per mettermi il muso per settimane, sbattere per delle ore qualsiasi cosa in casa e piangere, così le sentivo al rientro da mio padre. In una situazione analoga a 15 anni mio padre quando rincasò vide mia madre piangere e senza chiedere niente su cosa fosse successo mi urlò "tu non sei più mia figlia". Al di là del silenzio la cosa che mi fa più male era che mi trattavano come se fossi un'ospite sgradito, a 9 anni ho rischiato di annegare con mio fratello (4 anni più piccolo di me) quando siamo usciti dall'acqua mia madre lo prese in braccio e mi disse:"tu puoi morire ma tuo fratello no" mi hanno lasciata sola tutto il giorno (madre, padre che mi guardava storto e zia). A 11 anni mio padre se ne andò via un anno per lavoro, mia madre mi costrinse a dormire con lei, prima iniziava a piangere dicendomi che si sarebbe sentita male per convincermi poi quando la sera entravo nel letto lei sbuffava e si girava dall'altra parte (un anno così tutte le notti).Inutile raccontare di tutte le volte che mi prendevano in giro, anche davanti ad estranei perchè ero corpulenta, la compagna di classe "X" è "avanti anni luce rispetto a te" "ma perchè non ho avuto un maschio". La depressione arrivò a 12 e non si separò più da me, a 13 iniziai con l'autolesionismo, pratica che divenna giornaliera alle medie quando divenni vittima di bullismo da parte dei miei compagni di classe per 2 anni. A 15 anni "se ti lasciamo avere il ragazzo poi la settimana dopo ci chiedi il motorino, quindi NO" volevo fare il corso di chitarra mio padre "Anche io ho una vita, non ti porto a lezione" controllavano qualsiasi aspetto della mia vita, nessuna privacy, non potevo chiudere la porta della camera (la staccavano) controllavano tutti i cassetti. A 15 anni mio padre mi picchiò a sangue perchè scrissi il nome del ragazzo che mi piaceva sul braccio, quando iniziò a prendermi a calci guardai mia madre che era in piedi in parte a lui che sorrideva. Tutt'ora la notte ci penso. Ho provato a parlare con qualcuno ma non mi ha creduto nessuno, nessuno crede che una madre non ti saluti, non ti tenga per mano, non ti parli che a 16 anni le devi fare una scenata assurda e dirle "tu da adesso mi devi salutare". Da 2 anni a questa a parte le cose vanno meglio mia madre mi tiene il muso poche volte e a volte mi ascolta, l'unica cosa che mi ha fatto pensare che non sono pazza e che una volta mi ha detto "no sono stata una brava madre" allora si che ho pensato non sono pazza, non mi sto sognando niente. Mi vergogno per come sono ora, a piangermi addosso anche se in silenzio tutti i giorni, con moltissime incertezze e sempre a pensare come sarei se avessi avuto una vita tranquilla, ho imparato ad andare in bici da sola a 26 anni, non mi hanno mai insegnato, non ci portavano mai in giro. Adesso che ho 28 anni sto facendo la patente (altra questione spinosa, quando avevo detto ai miei a 18 anni che la volevo fare mio padre mi urlò: "NO tu non la fai! io la patente l'ho fatta a 24 anni!" cosa darei per tornare indietro e dirgli non me ne può fregar niente di quello che lui ha fatto o meno) . Adesso sono sempre nella mia stanza a pensare quello che avrei potuto fare, potevo andarmene a 18 anni e non l'ho fatto, e sono qui. La cosa che mi fa più paura è che ho realizzato che non lascerò mai questa casa, potrò andarmene fisicamente essere lontana migliaia di miglia ma io sarò starò qui per sempre, perchè gli incubi di mostri che mi cercano nella casa buia li farò sempre e ovunque.
Anche se ho scritto una piccola parte di quello che volevo, mi sento già meglio, grazie.
14 commenti
Luna ha assolutamente ragione.
Devi depurare la tua vita dal veleno che è stata la tua famiglia e lo puoi fare facendoti aiutare da una psicologa..
Una volta fatto questo puoi ripartire da capo...da te stessa...ma devi andare via di.casa...rimanendo con loro non ne potrai mai uscire
Sei economicamente autonoma?
Mi unisco ai commenti precedenti. E' evidente che hai vissuto in una famiglia disfunzionale e che ti hanno riempito di veleno. E' molto difficile uscirne da soli, ti conviene chiedere aiuto. Ti serve uno psicoterapeuta che ti ascolti e ti aiuti a decondizionarti. Mi dispiace per tutto quello che hai vissuto. Coraggio.
Ringrazio
Ciao rispondo a tutti, sì sono andata in un consultorio anni fa, dissi alla psicologa il mio vissuto mi rispose che i miei problemi dovevo risolvermeli da sola, da allora non ne volli sapere, comunque è da diverso tempo a questa parte che volevo riprovare in un altro consultorio. No non sono economicamente autonoma anche se ho qualche lavoro occasionale, sto programmando di andare a vivere all'estero per gli inizi dell'anno prossimo, sono abbastanza positiva su questo, vi ringrazio per avermi dedicato il vostro tempo. Buon tutto anche a voi.
Pure la risposta della psicologa non si può sentire! Bell'esempio di supporto!
Cara, come scrivi tu, i tuoi mostri ti seguiranno dappertutto, ma mettere una distanza fisica tra te e i tuoi genitori non può che farti bene. Il fatto che tu stia comunque programmando di trasferirti all'estero è la prova che i tuoi non sono riusciti a distruggere la tua volontà.
In bocca al lupo per il tuo futuro!
Autrice tu sei una sopravvissuta e quindi quando ti specchi vedi le cicatrici delle vecchie, dure, difficili battaglie che ti sei trovata ad affrontare.....ma sei ancora viva!! Quindi non puoi dimenticare il passato ma puoi modificare il presente e il futuro. Purtroppo sei ancora vicino al nemico e alla trincea quindi allontanati il prima possibile e respira....respira l aria della vittoria!!
non mi sorprende la risposta della psicologa. gli psicologi non sono così, però. quella era una psicologa ASL. spesso cercano di evitare i pazienti con la scusa che hanno altri lavori da fare. non chiedetemi quali perché non lo so.
E centomila mani cominciarono 🎵
ad alzarsi verso il cielo 🎵
si stava già facendo giorno 🎵
e non era arrivato nessuno. 🎵
Non si poteva, più, aspettare invano 🎵
qualcuno già diceva 🎵
che non esistevano nemmeno... 🎵
dovevano fare da loro... 🎵
fu allora che presero il volo! 🎵
Mi ritrovo in una situazione analoga...
Ho 26 anni..e anch' io so perfettamente che anche se riuscirò forse un giorno ad andarmene fisicamente...mentalmente sarò sempre prigioniera di questa stanza,di questa famiglia,di questa vita.
Hai ragione Old Joe era una psicologa Asl.
Io mi sono trasferita spesso negli ultimi anni e sono stata seguita da varie psicologhe Asl. Solo con una non mi sono trovata molto bene. L'ho cambiata.
Con le altre è sempre andato tutto benone.
LunaK
Ci credo, ma sei stata fortunata. Ogni ASL fa repubblica a conto suo in quanto a servizi. In certe ASL i servizi ci sono, in altre sono assenti.
La psicologa ha ragione perché tu sai già cosa ti è successo e dallo psicologo ci dovrebbero andare i tuoi genitori. Tu, sei una ragazza " normale" non hai bisogno di uno psicologo. Sei stata sfortunata ad avere due psicopatici per genitori. Il passato non si cambia e il futuro devi creartelo da sola. Certe persone dovrebbero essere sterili ..
Ma tesoro, nella tua esperienza -dura da leggere- io peró leggo anche che hai imparato ad andare da sola in bici a 26 anni, che stai prendendo la patente, che scrivi benissimo...mi sembri una ragazza davvero intelligente e capace!
Tu puoi cavartela benissimo da sola, nonostante i segni che ti hanno lasciato i tuoi, non ti abbattere, prova la terapia e credici, un abbraccio forte ❤️
Ringrazio di cuore tutti per il supporto, grazie
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Primo consiglio spassionato: vai in un consultorio e prendi appuntamento da uno psicologo. Non costa praticamente nulla e ti può essere di enorme aiuto.
Secondo consiglio: so che nella tua mente ormai è ben saldo il principio per cui non cambierà mai nulla. Ma non è vero. Puoi impegnarti per crearti una vita fuori di lì. Tira fuori la forza che hai per sopportare e usala per reagire: vattene.
Un abbraccio.