Mer
29
Mar
2017
Ma come fan presto, amore, ad appassir le rose..
Tre anni abbiamo passato insieme, com'è possibile che io abbia resistito così tanto..?
Il tuo hobby preferito era quello di sfogarti su di me, di tirare fuori tutto il tuo odio verso il mondo insultandomi e urlandomi contro. Che poi, il mondo, perché l'odiavi? La tua vita non era perfetta ma non ti è mai mancato nulla nei tuoi 20 anni di vita, e stavamo anche progettando di trasferirci insieme nei prossimi mesi, cosa c'era di brutto nella tua vita? Perché provavi tanta rabbia e odio nei confronti di ogni cosa? Eppure lo provavi e l'unico modo che conoscevi per sentirti per un attimo libero era quello di sfogarti su di me. Poi ti scusavi, certo, poi tornavi piangendo e chiedendomi di perdonarti e io lo facevo, ogni singola volta, credo ormai avessi capito che avresti potuto fare ogni cosa senza rischiare di perdermi, ne eri convinto, eri sicuro di questo, eri talmente abituato all'idea che, adesso che è tutto finito, non riesci a concepire l'idea di cosa significhi, e mi scrivi, mi cerchi, mi chiami nel cuore della notte per svegliarmi, mi supplichi di tornare con te, mi giuri di essere cambiato, di aver capito, di amarmi.. Quante volte ti ho sentito dire "sono cambiato", quante volte ci ho sperato davvero, quante volte ne sono rimasta delusa..
Eppure c'erano momenti in cui dimostravi tutto l'amore nei miei confronti, in cui sapevi ascoltarmi, capirmi, momenti in cui non volevi far altro che stare abbracciato a me, così, insieme per ore, a godere ognuno dell'amore dell'altro. Perché, mi chiedo, non potevi essere sempre così?
Io ti amo, lo sai, ne sei consapevole, mi conosci, per questo non smetterai di cercarmi, per questo non capirai mai che il motivo della nostra fine è anche il motivo per cui tu, un giorno, ti distruggerai da solo; quando non ci sarà più nessuno disposto a ricevere il tuo odio e la tua rabbia l'unica persona contro cui potrai indirizzarli sarai tu stesso e solo allora capirai il male che mi hai fatto, capirai cosa avevi, capirai di aver fatto appassire la rosa del nostro amore col tuo odio, il tuo odio che non aveva motivo di esistere.
Eppure la notte, quando sono sola nel letto, quel letto che ora pare così vuoto, piango e ricordo, ricordo solo i momenti belli, ricordo le passeggiate, ricordo i baci, ricordo il tuo profumo, ricordo come ti prendevi cura di me quando avevo la febbre, ricordo il tuo sguardo pieno di amore. E questi ricordi mi stanno uccidendo e io vorrei tornare indietro, vorrei dartela questa ultima possibilità che mi chiedi tanto, però non posso, stare con te mi farebbe solo male, anche se sento che l'unico modo per stare bene di nuovo sarebbe averti qui, accanto a me, abbracciati come un tempo, a godere ognuno dell'amore dell'altro.
7 commenti
Mi sembri ancora molto coinvolta TooLate. Hai completamente tagliato i ponti? Te lo chiedo perché ti vedo un po' a rischio recidiva per troppa nostalgia
Non ho ancora tagliato del tutto i ponti, sto aspettando che mi renda la roba che avevo lasciato a casa sua.
Devo ammettere che sì, mi manca, ma la decisione che ho preso so essere quella giusta e, seppur con molto sforzo e molte lacrime, la sto portando fino in fondo..
sto aspettando che mi renda la roba che avevo lasciato a casa sua.
TooLate,
mi sa che dovrai aspettare un bel po'. mi da l'idea che lui lo sappia che renderti la tua roba sia l'ultimo passo di allontanamento.
e mi sento di dirti un'altra cosa: fai attenzione. potrebbe arrabbiarsi e decidere di farti del male. stai in guardia.
onestamente non capisco cosa possa essere successo in questi ultimi due o tre anni: quasi ogni giorno leggo brutte notizie sui giornali e sui siti internet.
uomini violenti (anche solo verbalmente) lasciati da donne che li avevano perdonati tantissime volte per gli stessi motivi, per poi dire basta come hai fatto tu, che matteggiano, piagnucolano, stalkerano e poi (forse quando si rendono conto che non c'è più nulla da fare, non riavranno quella donna), decidono di farle del male.
male sul serio. e ci riescono, perché li fermano solo dopo.
mi chiedo se sia sempre stato così, oppure, come sembra a me, ci sia stata un'esplosione di violenza in questi ultimi tempi.
la spiegazione più logica che mi do è che la crisi economica, che ha stressato un po' tutti, abbia peggiorato anche questo aspetto della vita delle persone.
oppure ero io che non facevo attenzione a questo tipo di notizie? non credo.
oppure è in corso un cambio nei costumi di coppia: forse le donne sono cambiate e hanno deciso di tollerare meno certe situazioni, lasciando di più, e conseguentemente scatenando più violenza?
oppure ancora sono gli uomini che sono cambiati? ci troviamo di fronte a una generazione di pazzi? e se così fosse perché?
non so voi, ma queste sono le domande che mi pongo quando leggo certe notizie. sono l'unico che si fa ste pippe mentali?
OldJoe, vivendo nella nuova generazione posso dirti che trovare un ragazzo normale è diventato veramente difficile, ormai la mentalità che tutti hanno è che finché ti comporti come gli altri si aspettano (e pretendono) da te allora è tutto rose e fiori, se per anche una sola volta ti impunti e dici "no" a qualcosa o se eviti di fare qualcosa che l'altro voleva da te, allora sei la peggiore feccia sulla faccia della Terra.
Con lui io mi sono sempre comportata da "fidanzata perfetta", poteva fare tutto ciò che voleva, uscire anche fino a notte fonda, con amici, non mettevo alcun paletto perché ritengo che fiducia e sincerità sono le fondamenta di una coppia che, altrimenti, è solo destinata a rimandare la data della fine e poi lasciarsi odiandosi. Gli ho sempre raccontato dove fossi, cosa facessi, con chi parlassi, addirittura come fossi vestita, mi piaceva raccontargli tutto di me e della mia giornata, finché crescendo non capii che voleva solo controllarmi, allora ho cercato di testare la cosa: una volta non gli ho detto una chat avuta con un amico chiedendogli un po' di privacy a riguardo. Risultato? È impazzito, ha iniziato a insultarmi, a dirmi che ero uno schifo di fidanzata, che avevo sempre e solo segreti e cose da nascondergli, che non si fidava più di me ormai perché non dicendogli tutto non lo rispettavo (mentre lui non mi diceva mai nulla, comunque). In ogni caso è lì che ho capito che la relazione era malata fin dall'inizio e che devo solo scappare via.
Ciao TooLate, non è una questione di generazione: cambiano le modalità ma i problemi sono gli stessi.
Credo che tu abbia fatto la scelta migliore. Ti ho fatto quella domanda perché non sempre il cervello controlla il cuore e se ci si sente ancora coinvolti si rischia di fare una volta una cazzata che compromette tutta la fatica che si è fatta per voltare pagina.
Il mio consiglio è di adottare qualche strategia per fare in modo che anche questa sorta di nostalgia si estingua. Ad esempio, se avete degli amici in comune di tanto in tanto magari puoi organizzare un'uscita pizza o cinema. Per l'occasione magari gli chiedi se ti può portare una cosa che hai lasciato da lui e che ti serve. Puoi fare in modo da far sovrapporre la sua figura in un contesto amicale su quella precedente di quando stavate assieme.
Sto dando per scontato che stiamo parlando di uno che ogni tanto va giù di testa per la gelosia ma che non è un violento. Se non è così le cose cambiano.
@OldJoe. Niente è molto cambiato, secondo me. Ricordati che fino al 1981(!!!) il delitto d'onore era anocra considerato un'attenuante
proprio ora che sto andando a letto mi accorgo che avevate risposto. stamattina...
brevemente: x TooLate
quello di raccontare cosa si fa al partner o a mamma è un'abitudine. io sto male perché vivo solo e non ho la partner a cui raccontare. prendo il tel. per parlare con mia madre, ma da un po' ha la demenza senile e è inutile che le racconti... non ricorda. però fu lei a darmi quest'abitudine da bambino per controllarmi. lo stesso faceva la maestra che voleva le "cronache" dei giorni di festa. era spionaggio. inomma ho quest'abitudine ma è un vizio, come fumare le sigarette. mi manca l'abitudine, mica altro.
tu raccontavi tutto al partner. ci scommetterei che fosse un'abitudine di quando vivevi con i genitori. mi sbaglio? poi ti sei accorta che lui pretendeva i reportage: non dovrebbe essere così. ci vorrebbe la fiducia come hai detto prima.
se è un discorso generazionale (OldJoe, vivendo nella nuova generazione posso dirti che trovare un ragazzo normale è diventato veramente difficile...) allora è un guaio. perché è accaduto? di solito sono le mamme che viziano i figli maschi... da una parte subite il problema, dall'altra lo ricreate... è strano. comunque quello è matto (come tanti altri): stagli lontana.
x Coleridge
certo che mi ricordo il delitto d'onore, sono del 68. ma mi sembra che prima accadesse meno. continuo a pensarlo, e per avere risposte certe ci vorrebbero dei dati stati statistici.
le mie ipotesi sono sempre le stesse:
la crisi?
generazione di pazzi?
donne che decidono di lasciare e invece prima subivano?
(se penso ai miei genitori, quando si sposarono non c'era nemmeno il divorzio...)
un po' un motivo, un po' un altro. mi sa.
ho fatto tardi. buona notte.
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