Mer
08
Mar
2017
Lei.
Sei bellissima, amo toccarti, amo le sensazioni che mi fai provare. Tu che sei riuscita ad annullare il problema principale che affliggeva la mia serenità.
Bella, bella e dannata. In fondo ho scoperto che non sei tanto diversa da chi ti ha messo al mondo. Non sei diversa, ed il problema che mi affliggeva di più è tornato, molto più intenso, molto più profondo. Uno squarcio in gola, mentre tenti di dare gli ultimi respiri con il sangue che spruzza fuori come l'acqua dai fori di un tubo ad alta pressione.
In fondo ho imparato, forse è questo che serviva. Sbattere la testa nonostante si sa benissimo dove si sta andando a sbattere, ma evidentemente l'istinto umano a volte crede che non può essere così. Che ci sia qualcosa di diverso. Dopo tutto.
Anche se ora sono qui a benedirti e maledirti, so già che mi ritroverò tra le tue braccia senza via di scampo, sapendo a cosa sto andando incontro e fingendo che vada tutto bene, alla grandissima.
Decido io o decidi tu? Non si sa più.
4 commenti
La storia con lei? La droga?
Lei
Quello che ti va...
Poeta-scrittore la tua musa ispiratrice fugge... Ma e' questo il destino dei poeti infelici...
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Curiosità
Caro sfogante è bello leggerti, ma capirti è davvero molto complicato. Perché non racconti di più della tua affascinante storia?