Sab
07
Gen
2017
Il lato negativo delle vacanze
Le aspetto sempre con ansia perché mi permettono di ricaricare le batterie ma, d'altro canto, l'avere troppo tempo libero riporta a galla quell'insoddisfazione di fondo che riesco a non ascoltare quando lavoro.
Cosa mi manca? Vorrei saperlo: a volte penso sia un figlio, altre mi dico che un bambino sarebbe una limitazione alla mia libertà. Ci sono momenti in cui vorrei un compagno, ma non credo di essere fatta per la vita di coppia.
So che in pochi possono dirsi davvero soddisfatti della propria esistenza, ma a volte mi sembra di cercare di tappare un buco che continua ad allargarsi.
In tutto questo, lunedì si ricomincia e la voglia non c'è!
4 commenti
Sono l'autrice
Grazie per la tua risposta, Kaguya.
Anch'io mi ritrovo molto in quello che hai scritto: in quest'ultimo anno e mezzo ho cercato di coltivare nuovi interessi, ad esempio frequentando un corso di ballo (per la prima volta in vita mia) e devo dire che mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi.
Spero, prossimamente, di poter frequentare qualche nuovo corso, ampliare le mie conoscenze mi piace, ma resta il fatto che quell'insoddisfazione è sempre lì in un angolo, pronta ad uscire quando, invece, vorrei godermi il mio tempo libero.
Comunque, dato che non si può fare nulla contro le nostre sensazioni, tanto vale accettarle e cercare di capire verso quale direzione ci stanno spingendo.
Auguro anche a te uno splendido anno, ricco di soddisfazioni e di risposte alle tue domande.
Le mamme del sito ti rispondono che è arrivato il momento di figliare perché l'istinto materno inizia a chiamare.
Io invece ti rispondo che è questione di cultura e di come e quanto sei disposta ad impegnare la tua mente in cose che sono intressanti per te (volontariato, lo studio univrsitario, attivismo politico, sport, hobby vari, ecc). Una persona che vive solo casa, lavoro e trombate (occasionali o trombamico fisso senza impegno che sia) è ovvio che sente il vuoto, che manca qualcosa.
Sbagliato Bardei
Da madre ti dico: non fare un figlio su questi presupposti, sono sbagliati.
Non farlo per riempire i tuoi spazi vuoti nella vita. I figli si fanno quando si vogliono veramente e senza avere timore che limiti la tua libertà, perché poco o tanto che sia la "limitano" nel senso che la cambiano.
Perciò per il tuo senso di insoddisfazione penso che il consiglio più giusto (già ricevuto) sia quello di impegnarti mentalmente e fisicamente in altre attività.
Puoi fare tutto ciò che vuoi nell'ambito che preferisci, dal volontariato allo sport, dalla pittura alla musica...trova ciò che più ti coinvolge e vedrai che riempirà il vuoto.
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Ciao!
Il tuo sfogo capita a fagiolo in modo incredibile, ho appena finito di parlare con una mia amica e stavamo dicendo esattamente la stessa cosa. :)
Per quanto mi riguarda, mi sono accorta con "sgomento" che durante la settimana, tra lavoro, impegni e altro, non riesco a tirare su un momento la testa per chiedermi davvero che direzione stia prendendo la mia vita. E' davvero questo (lavoro) che voglio fare? E' davvero qui che voglio vivere? Magari sì, ma solo durante i periodi di vacanza riesco a pormi queste domande con cognizione di causa..e dato che le risposte giustamente non arrivano dal cielo,mi trovo a fare i conti con il fatto che..non lo so.
Secondo me non ha molti senso infilarsi in discorsi sul "sistema" che ci costringe a vivere come replicanti (tesi della mia amica), o meglio: c'è sicuramente questo elemento,ma il tema vero è un altro. Cosa posso fare per cambiare questo aspetto, cosa posso fare per migliorare questa situazione e stare meglio?
Di mio, ad esempio, ho sempre pensato di avere buone attitudini artistiche/creative,che per un motivo o per l'altro non sono mai riuscita a coltivare come avrei voluto nella mia vita. Ho suonato il pianoforte per molti anni, ora sto frequentando per la prima volta un corso di teatro, amo scrivere. Non ho la pretesa di pensare che uscirà necessariamente qualcosa di "spendibile" da questo,ma penso che sviluppare la propria creatività sia un modo di prendere (o riprendere) un contatto con se stessi, e credo che questo possa sempre far germogliare qualcosa di buono per noi, qualcosa in particolare che possa permetterci di rispondere anche ai quesiti esistenziali di cui sopra.
Questo,almeno,è il mio punto di vista.
Ti auguro un ottimo 2017. :)