Dom
23
Ott
2016
La mia storia
Sei anni fa, ho conosciuto un ragazzo all 'università. Dopo due anni di fidanzamento ci siamo sposati. Un anno dopo esserci sposati, siamo emigrati verso la Germania, sperando di creare un futuro migliore. Premetto che mio marito è musulmano ma non praticante. Dopo un periodo di otto mesi in cui si sono susseguiti un problema dopo l'altro ho perso un bambino, ho sofferto in silenzio tra le continue lettere burocratiche. Ad un certo punto ho preso la mia valigia e sono andata da un altro. Mi so no molto pentita di quello che ho fatto. Sono stata male e sto ancora male. Mio marito da allora non fa che pensare a ciò che ho fatto. Da due anni a questa parte non facciamo che discutere. Sono due anni che ho cercato di ricostruire quello che era tra noi. Lui mi ha detto che non mi perdonerà mai e che vuole la separazione. Io so che ho sbagliato ed in ogni modo ho tentato di rimediare. Adesso ha chiesto il divorzio. Dice che mi ama ma la sua religione non gli permette di perdonare. Ha chiesto anche consiglio ad un imam che gli ha detto di lasciarmi. Non ha mai voluto anDare s a uno psicologo o consulente di coppia. Ha cominciato a bere ogni weekend e va fuori di testa. Se anche dobbiamo separarci vorrei che stesse bene.
8 commenti
Se non è praticante non sarebbe dovuto andare da un imam, non ti vuole perdonare perche non lo vuole e basta, la religione è una scusa
Ma il credo che c'entra? Non vuole più stare con te... Avete avuto grossi problemi e la tua soluzione è stata di andare con un altro... C'è poco da aggiungere... Il rapporto è compromesso, lui è mussulmano quanto io sono cattolico... È andata come é andata, cambia pagina, mostrare interesse e compassione ora mi sembra fuori luogo.
Purtroppo ogni volta che discutiamo al riguardo lui mi dice che la sua religione gli impedisce di perdonarmi. Se faccio la somma di tutto ciò che io ho sofferto sarà più alta per me. Prima di andare dall'altro ho perso un bimbo, l'altro mi ha drogata e costretta a rapporti. Non ero in Italia. Non ho potuto chiedere aiuto a nessuno. Quando sono riuscita a scappare da quell'incubo mio marito mi ha detto che ci ero andata da sola. In tutti questi anni vissuti in Germania, non ho avuto mai un amica neanche per prendere un caffè. Lui usciva ogni week-end con i suoi amici e io restavo a casa a pulire, lavare, sistemare. Ho passato quattro anni così e non lo auguro mai a nessuno.
Ha ragione Gagenore.
Ed aggiungo: non tirare troppo la corda nel voler a tutti i costi ricucire con tuo marito. Prendi al volo l'occasione che ti offre di andartene e vai via. Ricorda che per le adultere c'è la lapidazione. Ti è già andata di lusso.
Sarà che i matrimoni con gli islamici mi mettono inquietudine... 😓
Non capirò mai questa politica di sbagliare sapendo di sbagliare e poi chiedere (pretendere) di essere perdonati e riportare tutto a com'era prima.
Farebbe solo bene a lasciarti.
Aaah ma sei quella che chattava con uno, lui un giorno venne a trovarti a tua insaputa e alla fine si è sposata con l'islamico?
Guarda, se quello che ti è capitato è vero, riprenditi. Hai perso un bambino, hai avuto una sbandata andando da un altro e da lì il rapporto con tuo marito si è rotto definitivamente. Lascialo andare, lui non vuole stare con te. Non è praticante, si fa consigliare dall'Imam e poi beve pure? Fai come ti hanno suggerito gli altri: divorzia e basta, e stai contenta che te l'abbia chiesto lui.
Lui starà bene, non ti preoccupare. Pensa anche alla tua di salute e ricomincia da capo.
e prima di metterti col batacchione musulmano, non lo sai che forse ragionano un tantino diversamente dagli europei?
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la sua religione non gli permette di perdonarti ma non dovrebbe nemmeno permettergli di bere alcol.
lascia perdere.