Gio
01
Set
2016
Ho pianto per un cane, il MIO cane.
Il mese scorso ho pubblicato uno sfogo, si chiamava “piangere per un cane”. Questa ne è la continuazione.
C'è chi dice che i cani sono come le persone. Io dico che sono come i bambini. O meglio ancora come dei bambini un po’ babbei. Poi per chi nella propria vita ha avuto la fortunata possibilità di avere a fianco a sé più di un cane, sa che ognuno di loro è diverso da un altro. C'è quello furbo,quello tontolone, quello cattivello e mordace, quello “pezzo di pane”. E così via.
Io sono stato fortunato. Molto fortunato ad incontrare lei, la mia cagnolotta Luce
Quando la vidi, ancora cucciola, nel box del canile municipale fu amore a prima vista. Io cercavo un cane tutto mio, anche perché quelli precedenti erano stati di mia moglie. Forse si, cercavo anche un “essere vivente” in cui riversare amore, visto che con la mia compagna era già iniziata la fase del disamore e della solitudine interiore. E Luce seppe darmi quell'amore che solo un cane sa dare e che traspariva dal suo particolare modo di guardarmi, dalla sua espressione quasi di devozione nei miei confronti. Lei mi ha seguito ovunque ed io con lei sono andato ovunque. Mi ha confortato quando ero triste e come io coccolavo lei con tante carezze, lei coccolava me semplicemente con la sua presenza. Affettuosa con tutti, mai aggressiva neppure coi bambini più maldestri, con un musetto che attirava i complimenti di chiunque si incontrasse durante le passeggiate. Instancabile nuotatrice e camminatrice. Insomma, direi il mio cane perfetto!
Poi un giorno inizia a zoppicare. Sembrava cosa da nulla. Invece era il primo sintomo di un tumore osseo. È stato allora che ho scritto l'altro sfogo. Prevedevo una lenta agonia terminante solo con lo strazio dell'eutanasia. Ed invece anche nella morte è stata eccezionale: se ne è andata di colpo, risparmiandoci il dolore di essere noi a decidere della sua fine. E prima di andarsene ha voluto, indirettamente,farci un ultimo ed enorme regalo.
A causa della sua malattia, nell'impossibilità di portarla con noi e non volendo lasciarla sola in quelli che presumibilmente erano i suoi ultimi giorni, abbiamo disdetto e rinunciato alle nostre vacanze da tempo programmate ad Arquata del Tronto. La malattia di Luce ci ha evitato l'enorme strazio di subire sulla nostra pelle la devastazione del terremoto. E pochi giorni dopo, quasi che avesse esaurito il suo scopo…. se ne è andata.
Io non credo ai miracoli, credo solo al caso e alla sua casualità; certo che però questa vicenda mi ha dato molto da pensare. Sono tanti, forse troppi, i “se” che ingombrano la mia mente senza ottenere una adeguata risposta. Ma su una cosa sono convinto: noi siano stati salvati dall'amore per Luce. Senza quell'amore che ci ha spinto senza esitazione alcuna a rinunciare alle nostre vacanze, noi adesso saremmo, nella migliore delle ipotesi, con il terrore nelle nostre menti e nei nostri cuori. Già, è l'amore che forse è superiore al caso e determina il nostro destino.
10 commenti
ciao
ciao, mi spiace molto per quello che scrivi, riescono a stupirci anche quando non ci sono più!!
Ti scrissi anche sull'altro sfogo. Voglio solo aggiungere che non sarà stato un miracolo, ma una coincidenza umanamente imprevedibile e dannatamente fortunata per voi due sí.
Bambini un po' babbei.. È vero, senza umanizzarli ma è una descrizione che calza a pennello, checchè ne dicano quelli che non li hanno mai avuti/mai amati. La tua Luce è stata fortunata ad averti come "amico" bipede e tu sei stato fortunato ad averla come "compagna" a quattro zampe.
Per quanto possa valere, ti mando un grande abbraccio.
Un abbraccio anche da parte mia <3
Mi dispiace tanto.
Un saluto a luce... E ai suoi amici... (mi fa brutto chiamarli padroni).
ho letto tutto. vorrei aggiungere che gli animali sentono i terremoti prima di noi. non sarà stato il vostro caso, perché di sicuro avevate disdetto prima, ma potrebbe aver "aspettato" per vedervi sani e salvi per l'ultima volta. non so. a volte accadono cose che non sembrano coincidenze.
rip.
Sai anch'io ho animali, per esempio una dolcissima ciuchina, e ti capisco fino nel profondo del cuore. Mi è piaciuta la tua ultima frase: "è l'amore che forse è superiore al caso e determina il nostro destino." Vero.
Dalle tue parole si riesce a percepire il forte amore che provavi per la tua bestiola. Mi dispiace molto che sia andata via.
Io ho due bastardine, entrambe salvate dall'autostrada da piccole. Una ha quasi 17 anni ,è stata la prima ad entrare in casa,quando la presi me la portai sopra un libro, tolta da una scatola di cartone. Inutile dire che le considero come sorelle,sono membri della famiglia a tutti gli effetti. Mai lasciate sole,ho preferito rinunciare alle vacanze piuttosto che lasciarle in quelle "pensioni" per cani. Chi non ha cani,non può capire il legame che si instaura.
Un abbraccio
Un bacino a Luce:)
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mi dispiace molto per la tua cagnolina...