Gio

01

Set

2016

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

 

Sono un ragazzo brutto, ehh non ci posso far nulla, ho quel maledetto naso, preso da mio padre, che ha piu curve di una strada in montagna. Vorrei ritornare bambino; mi ricordo che a quell'epoca la cosa più importante per me era essere il migliore a scuola, non mi fregava nulla dell'aspetto, ed ero felice per questo e spensierato. Poi cresci e ti rendi conto che stai più tempo allo specchio, fai più attenzione ai lineamenti del viso, e, nel mio caso, ti rendi conto che sei un cesso. Ormai ogni volta che mi guardo non posso fare a meno di fare una smorfia di disapprovazione. Non a caso a vent'anni non ho ancora mai avuto una relazione con una ragazza. Non sto male per questo, sia chiaro, anzi l'idea di un fidanzamento o di un futuro matrimonio non mi sono mai passati per la mente, anzi il mio futuro ideale è quello di un single ricco (per il lavoro che andrò a fare) e totalmente libero e indipendente. L'idea di avere una donna al mio fianco con cui essere costretti a fare compromessi non è nel mio stile di vita, tra l'altro sono molto riservato e non riuscirei ad aprirmi completamente con una persona, non lo faccio con i miei familiari! Figurati con una ragazza. Inoltre avere un figlio per me significa non solo ridurre la mia libertà e aumentare le mie responsabilità, ma anche smettere di pensare a me stesso per pensare ad un altro. Insomma è una vita che non fa per me. Una cosa però mi crea sconforto e frustrazione: io, come ogni uomo eterosessuale, sono attratto dal corpo femminile, dal bel corpo femminile, corpo che purtroppo non posso "permettermi".  credo che tutte le persone brutte abbiano questa sensazione di fallimento: vedi una bella ragazza, fantastichi un po e poi ti guardi allo specchio e capisci che non succederà mai. E allora mi chiedo perché? Perché mio fratello è bello mentre io ho ereditato le brutture di mio padre? Perché la bellezza non è una cosa che si guadagna ma capita casualmente? Veramente sono troppo frustrato, perché il mio insuccesso dipende da qualcosa che non posso controllare, diversamente dai voti dei test o di verifiche. Voi direte: "ma perché non ti vai a sistemare il naso? ", cazzo lo farei subito, ma non posso per vari motivi: - costa tanto, e dato che non lavoro ancora non lo chiederò mai ai miei genitori ovviamente,  - ho paura dei pregiudizi dei miei familiari e di altre persone che conosco e che hanno fatto capire che non approvano questo genere di interventi. Se fossi completamente da solo, con una famiglia lontana e poco invadente, e se lavorassi, a quest'ora avrei un altro naso, che alla fine è l'unica cosa che non sopporto del mio volto. Mi ritrovo invece chiuso in una bolla imperforabile: una famiglia numerosa che mi guarderebbe in modo diverso se dovessi fare questo intervento, persone alle quali sono inevitabilmente legato che sparlano di donne e uomini "rifatti" esteticamente, la mancanza di un lavoro che potrò avere solo fra molti anni,( dato che gli anni universitari sono molti), che mi impedisce di essere libero e di dipendere ancora dai miei genitori. Tutto questo mi tiene le mani legate, è come se io in questo momento non fossi me stesso, non perché non lo voglia, ma perché non posso esserlo. La società moderna ( come ogni società passata) è costituita da leggi non scritte che impediscono all'individuo di poter essere chi vuole essere, a causa della famiglia, della scuola, delle relazioni extra scolastiche, del galateo, delle regole di buona educazione etc. Chi raggiunge la vera libertà (che non significa assolutamente poter fare sempre ciò che si vuole, sia chiaro) spesso la ottiene dopo molti anni di sacrificio e di non-libertà. Ma allora che cos'è la vera libertà, mi direte voi. Innazitutto c'è una libertà assoluta che è irraggiungibile e pericolosa, e cioè quella grazie alla quale tu fai tutto quello che vuoi senza vincoli etici e psicologici, il che comporta anche trasgredire la legge. Poi c'è la libertà a cui io aspiro, ossia quella che ha solo i vincoli etici, che nella mia personalissima visione del mondo corrispondono alla kantiana definizione del "non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te". Questo è l'unico limite che vorrei avere. Però i vincoli psicologici, che sono l'aver paura dei pregiudizi altrui, il temere di fare una determinata azione per paura delle conseguenze ecc. minacciano seriamente la mia idea di libertà che vi ho descritto poco prima. Sono questi vincoli psicologici che minano la mia volontà di rifarmi il naso in futuro, e in generale impediscono alle persone di raggiungere la loro libertà. Per questo solo in pochi riescono a raggiungerla, solo quelli che hanno il coraggio di superare i vincoli psicologici, coraggio che io non possiedo. 

 

1 commento

Tanto siamo tutti brutti, sporchi e cattivi

Avatar di prepuzioprepuzio alle 14:17 del 08-10-2016

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