Ven
12
Ago
2016
vicina alla resa
Uno sfogo, solo uno sfogo. Lui può urlare, aggredirmi, sbruffare...io non posso chiudermi nel mio silenzio ingoiando i pensieri. Mi chiudo a riccio e smetto di parlare. Mi spengo. Lui continua ad inveire, a lamentarsi. Vorrei urlargli di tutto con tutta la rabbia e la cattiveria che mi sono esplose dentro in questo momento, ma taccio. Non avrebbe senso. Non concluderei nulla. Capisco che è lavoro, capisco che è obbligato, capisco che è sempre un rischio ma guarda caso...capita ogni volta che possiamo restare soli, una giornata per noi, solo per noi, un'intimità che elemosino come una mendicante...niente, io, noi, siamo sacrificabili perché al lavoro non si può dire di no...e allora come mai se si tratta di star solo con gli amici magicamente intoppi di lavoro non ce ne sono? Li possono farsi cambi turno, li possono esserci assenze...che strana coincidenza....
1 commento
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

Mandalo affa...nguuuuulooo