Ven
22
Lug
2016
Porcellana
Il tempo passa, scorre sotto le dita sotto la pelle, fugge via lontano, i pensieri si scontrano si rincorrono rimbalzano come palline di ping pong all'interno della scatola cranica, si sente il loro incessante tic toc, il cuore è gonfio dilatato pieno di crepe di fessure, non contiene non regge non sostiene, i piedi stanchi le palpebre gonfie, il corpo disteso sul letto, in canottiera e slip, come mi hai visto tante volte, mi dici che sono sexy, non ti credo, ma sorrido solletichi la mia vanità, mi dici che ti hanno corteggiato oggi, un telefono sul modulo e subito una chiamata un complimento una proposta , rido ridiamo, ma vedo un altra crepa sul mio cuore, lacrime veloci segnano la strada per le loro sorelle, perché non io. Ho voglia di buio, di nulla, di silenzio, di non vita, voglio fuggire lontano da quello che sento, da quello che scelgo, da quello che devo, ho voglia di codardia, voglio dormire e svegliarmi fra cent'anni.
Sono porcellana fine, con una ragnatela di crepe finissime, ho voglia di rompermi andare in mille pezzi, disperdermi perdermi, non ritrovarmi più, non è la morte che voglio, ma la non esistenza.
Non è vero! voglio le tue braccia.
5 commenti
Un lungo grido di dolore....
Perdona l'ignoranza...puoi specificare la differenza tra morte e "non esistenza"? Grazie! Ciao
La non esistenza é la vita priva di ogni minimo stimolo, di ogni bisogno, la catatonia.
è anche il titolo del libro di moby
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