Lun
18
Lug
2016
Al mio quore
Viviamo mia Lesbia e amiamoci
Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.
Non pensarci neanche per un attimo, non mi basti mai.
9 commenti
Grazie al cavolo... Citare Catullo son buoni tutti.
E poi la buona Lesbia, faceva soffrire assai il povero Catullo. 😢
Apperò... Ci immedesimiamo... soldatullo e lesbianca...
Ahahahah, Gagenore... Ti amo!
Si vabbè... Ma niente baci...
Non vorresti essere il mio Giovenzio?
"gagenovenzio" ti chiamerei...
Meglio di no, poi quella pazza di bardei si ingelosisce...
per un po' ho provato quello anch'io
Anche questa ... Che ricordi... Che tristezza.
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Che bei versi....
Quore...chiunque tu sia sei fortunato/a :-))