Lun
18
Lug
2016
amica...
Negli ultimi giorni mi sono ritrovata in una specie di limbo emotivo. Non so neanche se sia finito.
Cioè, a volte penso che faccio schifo, ho il terrore degli uomini, e chissà come posso fare per recuperare la fiducia nell'umanità.
Altre volte la mia autostima si risolleva, penso che sì, mi è successo qualcosa di brutto, ma io non sono solo quel qualcosa di brutto.
La questione antipatica è che, in effetti, passo in questi stati nel giro di giorni, se non, in certi casi, anche di ore.
Ma va bene così, in realtà. Mi godo i momenti in cui mi sento bene, e cerco di capire e accogliere, per quanto possibile, quelli in cui sto male.
Mi sono sensibilizzata moltissimo sul tema "abusi", donne, bambini, uomini stessi (per quanto, in quel caso, faccia molta fatica a pensare che un uomo possa subire un abuso, trattandosi molto spesso, almeno nell'immaginario collettivo, del carnefice).
Ma ci sono comunque due cose su cui non transigo, da quando è riemersa questa faccenda: non vedrò persone che non ho voglia di vedere. Almeno sulle cose su cui ho il controllo, imparo a rispettare i miei stessi limiti.
L'altra cosa è: non importa cosa mi sia successo, qualsiasi sia il mio pensiero a riguardo e qualsiasi sia il mio livello di autostima, io non intendo diventare una femminista sfegatata, convinta che gli uomini siano solo dei trogloditi che pensano col pisello e poco importa che l'altro, o l'altra, non sia d'accordo. Questo è il pensiero che mi accompagna ogni giorno, ad ogni ora. Il proposito che anima i miei giorni e che mi spinge ad andare avanti.
Sarà che gran parte dell'aiuto che ho ricevuto è arrivato dagli uomini, rappresentanti della stessa categoria di cui fa parte lo stronzo che mi ha fatto del male.
Bene, dopo la lunga premessa, ecco che arriva il motivo del mio "sfogo" (più che sfogo, riflessione personale): ieri sera esco a cena con alcune amiche.
Una di loro ha trascorsi simili ai miei, anche lei ha subito abusi, anche se lei ha cominciato prima di me a rielaborare la cosa. In più, ha una vita sentimentale estremamente incasinata, con uomini a destra e sinistra. Ora, se non ci soffrisse, non mi interesserebbe nulla della sua vita sentimentale. Beh, oddio, finché non sconfina nella mia, non mi interessa nulla comunque. Il problema è che lei ci soffre. Soffre perché si sente sola. Non si tratta di un mio giudizio, me lo ha detto lei stessa.
In verità, a me dispiace per lei, ma anche qui, la cosa non mi riguarda. La vita è sua, se la gestisce come le pare e piace.
Solo che c'è qualcosa che mi ha fatto riflettere, non poco: ad un certo punto della serata ha asserito che tutte le donne sono troie, indistintamente. E tutti gli uomini sono dei mezzi ritardati che non sanno fare altro che ragionare col pisello, indistintamente.
Ora. Ognuno, con i suoi trascorsi, può pensarla come gli pare. E comunque è comprensibile il fatto che si arrivi a fare determinati ragionamenti a seguito di determinati trascorsi. Tuttavia, sono anche convinta che, in realtà, siamo anche noi a dare una certa direzione alla nostra vita. Sì, ci sono imprevisti e quant'altro. Non dipende tutto da noi.
Ma se pensi che le donne sono troie, e gli uomini delle teste di cazzo, che razza di relazioni vuoi instaurare, nella tua vita? A me sembra abbastanza ovvio che poi le tue relazioni andranno male, se parti con queste premesse.
Mi sembra un pochino troppo facile lasciarsi andare alla rabbia e ai pregiudizi.
Voi che ne dite?
6 commenti
è un illusione... se ti prepari al peggio poi quando succede pensi faccia meno male, questa è un illusione... non è vero che faccia meno male...
ieri parlavo con una persona a me molto cara e vicina, e mi ha fatto dire delle cose, che non ho mai detto, delle cose su me stesso, questa persona ha una capacità particolare... mi "vede"...
quella della tua amica è un meccanismo di autoprotezione, ma sta ottenendo l'effetto contrario, ora se tu l'hai capito, se lo stai scrivendo, se lo stai pensando, se ce lo stai chiedendo, vuoldire che tu riesci a "vederla",è il primo passo, certo tu non sei una crocerossina, tu stessa stai raccattando i tuoi cocci... però tu la "vedi"... magari riesci ad aiutarla.
=Ma se pensi che le donne sono troie, e gli uomini delle teste di cazzo, che razza di relazioni vuoi instaurare, nella tua vita?=
Dipende se è nata prima l'opinione o il comportamento; secondo me la sua opinione sugli uomini e donne è una scusante per il suo comportamento "promiscuo" e per la sua incapacità di avere una relazione sana con un uomo, cioè: Non ho un uomo perchè gli uomini ragionano col pisello e vado con più uomini perchè le donne sono troie! cioè: Non è colpa mia!
Poi è da vedere/capire se il suo avere più uomini è un modo di sentirsi meno sola cercando affetto/attenzioni, o se lo fa inconsciamente (trasportata dalle emozioni); quindi magari pecca pure di atteggiamenti adatti a trovare una relazione stabile.
-che gli uomini siano solo dei trogloditi che pensano col pisello
cosa che non è poi proprio del tutto falsa
Allora anche il fatto che le donne siano troie non è del tutto falso, far! Dai, avanti! Se per via di un'affermazione non del tutto falsa dobbiamo disprezzarci a vicenda in questo modo, non ne veniamo più fuori!
Per forza siamo tutti una banda di nevrotici!
io mica disprezzo nessuno, né ho detto che sia da fare
comunque riguardo le donne non conosco la veridicità di quell'affermazione
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la penso proprio come te. Non aggiungo altro altrimenti ripeterei le tue parole.