Gio

14

Lug

2016

tentazione di rannicchiarmi in un angolo...

Sfogo di Avatar di CriseideCriseide | Categoria: Altro

e lasciar andare tutto. Che nessuno mi cerchi, nessuno pretenda niente da me.

Il più delle volte mi immagino sul mio letto, rannicchiata con il mio pupazzo di Snoopy e guardare fuori dalla finestra. Lasciando andare tutto. Niente responsabilità. Niente ricordi. Soprattutto niente ricordi.

Sono andata al centro antiviolenza. Ho raccontato cosa mi è successo. Lo ammetto, cercavo un'assoluzione. Qualcuno che mi dicesse che non è stata colpa mia. Non è servito. Sentirmi dire da gente che vede queste cose ogni giorno che non è stata colpa mia non è servito. Speravo di sì, ma non mi illudevo troppo. Sono uscita in lacrime. Sollievo? No. Beh, forse un po'. Ma poi continuavo a pensare. Continuavo a pensare al fatto che in quella maledetta stanza ci ero entrata di mia sponte. E che questo, se avessi denunciato quei figli di puttana, sarebbe andato decisamente a mio sfavore. E questo era il punto che mi faceva stare meno male di tutti gli altri. Poi l'ho rivisto, il bastardo. Ci sono andata a letto insieme altre volte. Mi hanno detto che probabilmente l'ho fatto per far finta che non fosse successo niente. Ho minimizzato la cosa. Avevo paura. Da lì sono ingrassata, mi sono depressa, da "simpatica" sono diventata sarcastica, tagliente, arrogante. Frigida, oltretutto. Mi sono abbruttita in tutti i sensi.

Prima di quella maledetta sera amavo il sesso, avevo una libido molto alta, che se non sfogavo diventavo isterica. Da sei anni a questa parte, invece, il sesso non mi diverte più come prima. Nelle ultime settimane sono arrivata a esserne terrorizzata, persino. Fino a tre settimane fa non capivo neanche il perché. In pratica, ho buttato i miei vent'anni nel cesso per colpa di un pezzo di merda.

Non parliamo del fatto che adesso ho il terrore di incontrare gente nuova da sola. Addirittura, l'altra sera ero ad un corso. Aspettavo in macchina che arrivasse l'insegnante, ero la prima ad essere arrivata. un vecchietto stava venendo verso il parcheggio. Non avrà avuto meno di ottant'anni. E io ero lì, con i filmini mentali in testa "oddio, adesso verrà verso di me e chissà cosa mi farà!". Un vecchietto. Di ottant'anni. Che peraltro non era neanche solo, con lui c'era sua moglie, che era dietro di lui.

Adesso ho una speranza feroce dentro di me: la psicologa del centro mi ha detto di non farci troppo conto, ma forse posso ancora denunciarlo, quel figlio di puttana nato dal c°°o di sua madre! Mi contatteranno in settimana per dirmelo. Spero di fargliela pagare, in un modo o nell'altro. Ma temo che non sarà possibile.

Intanto la tentazione resta, mentre mi chiedo come ho potuto non fare niente. Come ho potuto non denunciarlo. Come ho potuto minimizzare così l'accaduto. Come ho potuto non lottare per recuperare la mia dignità. La tentazione di buttarmi sul letto, dormire e dimenticare tutto.

Ma non lo posso fare. Ho perso troppo tempo. Intanto sento l'istinto che mi dice "curati, cura il tuo aspetto, torna a vivere! Tu non sei questo! Ricorda che sei una donna, non una bambola rotta!". Una mia parte più profonda, che continua a mandarmi avanti, dicendomi che si rifiuta di identifircarmi solo con la ragazza violentata. Sono molto più di questo. Non posso rimandare i miei progetti, non li voglio rimandare. Non voglio isolarmi del tutto e abbandonare le belle cose che avevo cominciato, anche se continuo a farmi lo sgambetto da sola. Non voglio rinunciare a quel progetto lavorativo. Non voglio rinunciare a danza.

Sapete, l'istinto mi spinge a girare per negozi per vedere di comprarmi dei bei vestiti vestiti. A volte li compro, altre no, dipende anche dalla disponibilità economica. Ma spesso non li indosso neanche. A volte vedo dei trucchi. A volte li compro, altre no. Ma poi penso che non voglio sembrare più carina. Lascio perdere. Quanto vorrei riuscire a seguire di più il mio istinto...

Mi guardo intorno e penso che sono fortunata. Ho amici, alcuni dei quali sanno cosa mi è successo. Mi stanno vicino. Uno di loro mi aiuta ancora di più in questa situazione, è stato lui a darmi i contatti del centro antiviolenza. Ed è lui che mi insegnerà autodifesa.

Il mio ragazzo. Non sono sicura di amarlo ancora, ma devo dargli atto che non sono neanche una persona semplice con cui stare. Non è scappato via come se fossi un'appestata, sebbene io mi senta tale.

La mia famiglia. Loro non sanno ancora cosa mi è successo. Non glielo posso dire, non ora, almeno. Ma so che mi starebbero vicino, se sapessero. Non glielo dirò comunque, ora. Non posso. Già sto male io, non gli posso dare una mazzata simile.

Sì, sono fortunata... ma anche tanto stanca... questa situazione è l'equivalente di correre e inciampare di continuo...

 

Crepa, maledetto figlio di una gran troia! Crepa!!! Augurati di non rivedermi mai più, a sarà peggio per te!!! 

5 commenti

Direi che sei sulla buona strada per la tua rinascita.

È ovvio che le parole di conforto altrui non hanno molta presa, ora come ora.. ma sei appena all'inizio di un percorso di auto perdono (e non perché tu abbia fatto qualcosa di sbagliato, ma perché sei convinta di averlo fatto..).

Del resto è un percorso socio-culturale abbastanza subdolo e profondo, quello che emerge.

Noi donne se viviamo la sessualità in modo libero e consapevole siamo delle baldracche. Punto. Non giriamoci intorno.

Quindi se subiamo una violenza, in fondo ce la siamo cercata, soprattutto se abbiamo fatto intendere cose che in realtà sono tutte nella testa di un gran porco, che aspetta solo di usare queste piccole debolezze per usarci e per uscirne anche vittorioso ed indenne.

Continua a chiedere aiuto ed Usa questa tua bellissima rabbia per uscirne e diventare una donna libera, che si ama.. e che può guardare indietro dicendo "ne sono uscita..!" 

Avatar di LunaKLunaK alle 17:38 del 14-07-2016

la chiave è quella "Una mia parte più profonda, che continua a mandarmi avanti, dicendomi che si rifiuta di identifircarmi solo con la ragazza violentata. Sono molto più di questo."

 

Avatar di OldJoeOldJoe alle 19:48 del 14-07-2016

ma quindi questa cosa vuoi superarla o no?

Avatar di farnightfarnight alle 22:52 del 14-07-2016

farnight: nooooooooooooooooooo! Voglio passare tutta la mia vita schiacciata da questo malessere e pensando che tutti gli uomini sono delle teste di cazzo!

Ma che domande fai??? 

Avatar di CriseideCriseide alle 09:10 del 15-07-2016

Non sono domande le sue Cris. Sono solo richiami a se stesso (ste povero pirla)!!!

Avatar di ProtagonistaProtagonista alle 09:12 del 15-07-2016

Inserisci nuovo commento



Attenzione: i commenti sono moderati per i non iscritti.

Statistiche:

Voto medio

0 VOTI

Iscriviti per poter votare questo sfogo.
 

Iscriviti!

Iscriviti
Iscriviti e potrai aggiungere commenti senza attendere approvazioni, votare gli sfoghi e gestire i tuoi post ed il tuo profilo senza limitazioni.
Clicca qui per aggiungerti