Lun
04
Lug
2016
L'inizio di Luglio.
Sono in uno di quei periodi pieni di sole in cui riempirmi gli occhi di luce è fin troppo facile.
Sorrido spesso. Dormo pochissimo, mangio anche meno. Ascolto gli uccelli cantare alle cinque di mattina, e rido da sola in stanze buie e vuote.
Presumibilmente esaspero il vicinato suonando tutto il giorno, finchè è estate, ed inciampo sui tasti del pianoforte come su scale.
Fuori, traballo sulle strade dissestate del centro storico su sandali che non sono abituata a portare (più alti del solito); e finalmente tengo la schiena dritta.
Intrattengo relazioni amichevoli con chi ha piacere ad avermi intorno. Osservo con particolare cura chi m'interessa, e me ne curo. Mi accerto di dimostrare in modo appropriato il mio eventuale affetto. Cerco di essere buona e cara - ceffoni a stronzette manesche a parte. Lo definirei un successo parziale. (Risate sarcastiche nella mia testa).
Ed ora ho qui quest'immagine, incastrata nella memoria, che riflette e moltiplica la luce abbacinante di questo recente e torrido primo pomeriggio di luglio.
Lei che mi sorride, io che ricambio. Tante chiacchiere a cuore aperto, e nessun disagio da parte mia. Nessun mio gesto è opacizzato dal timore di fare qualcosa di sbagliato; ogni cosa al suo posto, i nostri sguardi agganciati in una linea continua. Tanti argomenti diversi, tanta voglia di raccontarsi - ed ascoltarsi - da ambo le parti. Ore letteralmente fuggite; o forse evaporate, dato il caldo.
Che bel sorriso ha. Mi palpita fra le ciglia ogni volta che chiudo gli occhi.
- Altra immagine, sempre lei.
Fine maggio. Ha posato il suo viso contro il mio in cima alle scale polverose. Che gesto strano, ho pensato, che strana sei; e mi è rimasto addosso il suo profumo per ore. Che devo pensare, mia cara? Io ci rinuncio, a pensare.
- Terzo frammento, io.
Sei del pomeriggio, tapparelle parzialmente abbassate.
Io che ballo da sola, nella cucina immersa nella penombra. Non ballo mai.
- Quarto pensiero, l'eco dei miei passi.
In questa casa i miei passi rimbombano nelle ore piccole della notte, e faccio avanti-indietro in continuazione. Non mi sento sola, i miei passi mi rispondono.
Sono felice a modo mio.
Si aprono nuove vie in continuazione; e la mia vita si dipana alla velocità del tempo che cammina. Diciamo che procediamo a braccetto, finchè riesco a tenere il passo.
- Ultima scheggia.
Non so più di cosa sia lastricata la strada per l'inferno, probabilmente non solo di buone intenzioni; ma, per chi mi cerca, sto saltellando da un sasso all'altro. Probabilmente cercando (spesso invano) di mantenere una certa grazia.
3 commenti
posta scritta 4
geny
luglio mi ha fatto una promessa aia iaia...
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ciao cinny, io ti sento tanto piaciuta, sei seria e brava e con i racconti nuovi tu vinceresti contro di me, forse! Abbiamo una cosa quasi uguale io e te ragà, anche io mi stavo capicollando con la chitarra per le scale hahahahah. Lo so che tu non sei una snobba ma il tuo cuore é tanto senzibile e siccome io non sono trollo sessuale come nanti nicchi, anzi statti accorta non dai la confidenza a nessuno, a me una ragà come te mi piacerebbe tanto avercela come zita, ma non come la scorta, come zita proprio perché sei una poeta e a me piace parlare con le poete di tutti i tipi di poesia. Io sembro tanto uno sfraffallone, che mi piace arrampicare sui alberi dove ci sono i nidi di ragà, ma non é vero cinny io sono serio, non rido tanto ti giuro! Ma io e te sai quante risate ci possiamo fare cinny. A me mi piace pure il tuo nik della cenere é propio bello, ma io ti sento piaciuta come cinny. Cinny + geny uguale luovo
Posta scritta: scusa cinni se ho autato parole snobbi ma non perché sono snobbo ma perché volevo poetizzare con te. Ti scaravento un altro luovo ciao
Posta scritta 2 : io ho capito che tu non sei donnasessuale ma solo poeta che sei sempre tu cioé che ti vedi
posta scritta 3:ti volevo pure dire che io sono sisposto pure a zompare da una preta all'altra preta per te basta che me lo addummani, e pure di controra con la tapparella calata ciao