Mer
15
Giu
2016
Mi sento uno straccio.
La mia vita mi ha rotto. Non ce la faccio più. Sono stanca di tutto quello che mi succede. Non c'è una cosa bella che mi capita mai. Mi sento in una prigione. Sembrerà strano ma, ho voglia di sfogarmi senza avere voglia di raccontare tutte le mie disgrazie. Ho un marito con un carattere di schifo e un padre con un carattere di schifo. Purtroppo per ragioni economiche viviamo nella stessa casa e questo a volte è insopportabile. Mio padre lancia frecciatine contro mio marito e mio marito ha atteggiamenti bruschi con lui. La colpa è di entrambi perchè hanno sbagliato entrambi in alcuni episodi. Mio padre è un tipo che tende al comando e mio marito è testardo e accetta poco le correzioni. Io ho rancore con entrambi per vari motivi. Mio marito mi ha fatto tanto soffrire per svariati scontri che abbiamo avuto e abbiamo. Mio padre ha fatto tanti errori con me. Mia madre è quella con cui vado più d'accordo ma, anche lei a volte mi fa male. Mi sento in un tunnel senza via d'uscita. Potrete consigliarmi di andarmene a stare da sola ma, ora come ora non posso perché non ho soldi per farlo. Poi odio i miei suoceri che hanno da sempre messo i bastoni tra le ruote. Specie mia suocera è una vipera. Potreste consigliarmi di divorziare ma, amo mio marito e non mi sento di farlo. Ha un brutto carattere ma il bene tra di noi c'è. Mio padre a modo suo mi vuole bene ma non va d'accordo con mio marito. Effettivamnte non va d'accordo neanche con me. Le frecciatine anche a me le ha sempre lanciate, anche molto prima che mi sposassi. Voleva che facessi nella vita ciò che lui aveva programmato per me. Poi ho cambiato strada e a lui questo non è andato giù. Quando mi sono sposata ha fatto un paragone estetico tra me e mia madre, dicendo che lei era più bella di me il giorno del matrimonio. Mi ha ferito molto questa frase. Non credo la dimenticherò mai. Ne ho parlato con mia madre per sfogarmi. Lei ha detto di lasciarlo perdere. In fondo anche se lei non lo ammette e va sempre a mio favore, un minimo di piacere l'ha provato a sentir dire questo. Non vado oltre perchè dovrei parlarvi anche del fango della famiglia di mio marito. Forse è uno sfogo ridicolo. Chiedo scusa se lo è. Grazie.
6 commenti
Grazie mille...
per la tua risposta. Sì mio padre c'è sempre stato e penso, a modo suo, mi voglia bene. Ma è un bene molto particolare. Un bene che a volte capisce solo lui e a tratti mia madre. So solo che molte ferite che ho dentro sono merito suo. Ti ringrazio molto per lo spunto di riflessione e per il tuo tempo. Un abbraccio.
Non ho ben capito, ma voi abitate a casa di tuo padre? Perché se è così c'è poco da fare siete di peso a lui e di conseguenza anche se non è bello ha pure il diritto di redarguirvi, sarebbe meglio trovaste una situazione per vostro conto! Alla fine della fiera il tuo sfogo è fine a se stesso perché tu sei risposta da sola giustificando entrambi.
Piccolè... senza darmi risposte che possano identificarti, ma da quanto sei sposata... Più , meno di 5, 10, 15, 20 anni.
Qianto tempo è che ti porti dietro questo, parlaci di te, non dei tuoi, tu che desideri hai o avevi, piccolè... Leggo una tristezza enorme nelle tue parole.
Grazie a tutti...
ma specialmente a gagenore per il tuo interesse e perché hai esattamente colto la tristezza infinita che mi pervade. Sono sposata da molto poco tempo e pensavo fosse tutto diverso. L'ho sempre amato e lui ha amato me;molto a suo modo ma, mi ha amato. Abbiamo avuto una storia molto travagliata e a distanza. Sono cresciuta piena di complessi e lui me ne ha sdradicaati un bel pò. Gli ho negato per anni l'intimità che tanto desiderava e l'ho negata anche a me. Mi hanno insegnato che era sbagliato e dopo il matrimonio ci siamo ritrovati pieni di aspettative non realizzate. Tutti questi complessi mi hanno resa fredda e paurosa. Lui si è allontanato da me e mi cerca di rado. Ora sono io che lo desidero e lui che non mi cerca più come prima. Litighiamo spesso. L'ho sposato perché desideravo tanto che fosse mio marito e anche lui l'ha sempre voluto. Ma abbiamo tanti diverbi e diversità caratteriali. A volte mi ritrovo ad odiare mia madre che mi ha macellato il cervello di tabù e scemenze varie. Non mi sento l'adulta che dovrei essere. Mi sento una bambina inesperta. Sono cresciuta in una campana di vetro, dove mia madre mi ha incosciamente trasmesso la paura di vivere e il pensiero che l'uomo ideale si deve comportare come un padre. Sono molto confusa. Mi sento che nessuno mi ama veramente e che la mia vita è solo una croce che devo trascinarmi addosso finchè respiro. Grazie.
Coraggio! Cercate, se potete, di trovare una soluzione economica per andarvene, appena possibile. Intanto, potreste cercare di passare più tempo possibile fuori casa. Non è facile dare consigli qui. Pensa a chi sta peggio, alle persone che sono in ospedale... Coraggio!
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niente di ridicolo, non preoccuparti di questo. hai altro di cui preoccuparti, purtroppo (senza offesa).
non rispondo a tutta la tematica. sarebbe una cosa lunga e a quest'ora non posso.
voglio dire una cosa però. premetto che faccio parte del club di coloro che ritengono - a torto o a ragione - di aver avuto dei genitori "non buoni" e che mi porto dietro ancora del rancore verso di loro nonostante mi trovi ormai negli "anta".
una tua frase mi ha colpito: "Mio padre ha fatto tanti errori con me."
Questo significa, in teoria, che tuo padre ha provato ad esercitare il suo mestiere di genitore, ma, poverino, siccome nessuno è perfetto, ha commesso qualche errore nell'esercizio di questo dificile mestiere. quanti errori? tanti. ok. è implicito o quasi che ti abbia voluto bene e te ne voglia.
è così davvero? boh. la verità la sai solo tu, ma spesso si usano frasi convenzionali. scrivere che ha fatto degli errori è politicamente corretto.
io non scriverei, nel mio caso, che mio padre ha fatto degli errori. posso allegramente dire che se ne è sbattuto le OO di me e anche di mia madre, ma mia madre lo negherebbe. qualcun'altro mi richiamerebbe all'ordine: figlio degenere, cosa dici, non lo sai che i genitori fanno tutto per il bene dei figli e se fanno schifo non si dice così, si deve dire che hanno sbagliato?
può darsi che ALTRI genitori abbiano sbagliato, lui non sbagliava: quando lavoravo gratis per lui all'età di 9 anni ci guadagnava. risparmiava i soldi di un aiutante.
a chi mi dirà che suvvia, questa è una cazzata, rispondo che è solo 1 su 100 delle cose che ricordo di lui, e quasi tutti i ricordi che ho di lui sono spiacevoli. se poi insiste a perorare la causa di mio padre e a colpevolizzare me lo mando affankulo.
mi fermo qui. diciamo che è uno spunto di riflessione per chi vuole capire.