Dom
05
Giu
2016
IL DESTINO
Crederci o no? Ciò che ci accade è per caso o per destino? Ultimamente ho quasi la certezza che sia il destino, perché certe cose mi accadono con un senso, anche se lo scopro molto dopo.
Certe storie sbagliate, certi lavori sbagliati, incontrare alcuni tipi di persone...secondo me niente è per caso.
Pensare a questo mi fa venire voglia di vedere come va a finire, è l'unico modo per non soccombere a questa tristezza che sto vivendo ora. Un alibi? Forse, ma bisogna pure andare avanti in qualche modo.
6 commenti
Fijetta mia... Ma pure il nick è sbajato... Comincia da quello... Tipo... "rinasco".
Credo che in questa vita ci sia possibilità di scelta, ma è in funzione di dettagli , di centimetri,se sposti la bussola anche solo di un centimetro puoi avere successo o fallimento alla velocità della luce. Poi a volte una decisione del passato è talmente sbagliata, pur apparentemente non sembrandolo che l'unica cosa che puoi scegliere è tra un grosso errore o un piccolo errore, io cosi'la penso. In ogni caso davanti a ciò che si manifesta noi siamo coloro che devono reagire, noi , la nostra coscienza, il nostro spirito, nessun'altro lo farà mai per te, la reazione parte nello spirito, poi nella mente e poi nel corpo.
Secondo una tecnica letteraria, in una storia inventata, dopo aver gettato le basi possiamo far fare al protagonista cosa vogliamo come prima mossa, poi a seguito delle scelte che gli facciamo fare il campo d'azione si restringe sempre più.
Nella vita vera la situazione è simile. Date le basi di partenza (famiglia oppure orfanotrofrio, ricchi sfondati oppure poveri in canna, questo per fare degli esempi opposti) il protagonista, in base ai mezzi e alle circostanze, sceglierà (se lo trova) un lavoro oppure un altro, oppure lo rifiuterà aspettando qualcosa di meglio, studierà (se può) medicina oppure agraria eccetera (vale il principio che ogni mosca dà il calcio per quanto ha lunga la zampa) e a un certo punto si troverà da una parte o dall'altra, o in mezzo, e si troverà nella condizione di dover continuare per la strada presa, non avendo a disposizione la possibilità di rovesciare il tavolino, e se ce l'ha non ha la macchina del tempo. E allora si comincia a delineare il destino (destino = destinazione, come quando si spedisce una lettera).
Se faccio quella scelta sono destinato a... se faccio l'altra invece il mio destino sarà...
E spesso diciamo: andiamo avanti e tiriamo a campare. Perché indietro non si torna.
In questo gioco contano la base, le scelte, l'impegno, la fortuna, essere al posto giusto nel momento giusto, oppure trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato ecc.
Fait vos jeux, rien ne va plus.
Il destino ce lo tracciamo noi con le nostre scelte, giuste o sbagliate che siano. Ogni giorno dobbiamo prendere delle decisioni, ed il risultato che ne consegue, deriva da "quelle" decisioni..le nostre decisioni.
" certe cose mi accadono con un senso, anche se lo scopro molto dopo"
Forse il senso glielo dai tu. Un po' come le nuvole, ognuno ci vede una figura anche se in realtà non ce l'ha.
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Secondo me non esiste il destino, cioè non c'è nulla di già scritto dall'inizio alla fine (non c'è il percorso completo); io credo nel caso che di volta in volta crea il percorso in cui scorre la vita.