Dom

15

Mag

2016

Imparare ad essere felici

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Quando ero piccola -e non lo dico per vantarmi- ero, a detta di tutti, dai parenti agli insegnati, più sveglia e intelligente della media dei coetanei e dentro di me  sentivo di coltivare una certa profondità d'animo che ai miei compagni risultava sconosciuta e che facevo fatica a condividere, se non con gli adulti. Venivo pesantemente presa in giro ed emarginata dagli altri bambini, perchè non guardavo molta tv, non avevo vestiti alla moda, non possedevo giocattoli ambiti, non conoscevo gli eroi dei cartoni animati, ma parlavo di personaggi di libri di cui loro ignoravano l esistenza. Ero una bambina di un altro secolo, caduta chissà come in un futuro che trovavo alienante. Davo l'impressione di sentirmi superiore a tutti, e anche leggendomi ora questo è quello che traspare, eppure risentivo molto del giudizio degli altri e sarei voluta essere più "normale" e più ben voluta. Invece ero saccente e schiva, perchè avevo paura di essere ferita dalle parole cattive e dai comportamenti denigratori e mi rifugiavo sempre più nei libri e nel mio fantastico mondo interiore. Passavo i pomeriggi chiusa in casa a leggere, mentre le mie coetanee cominciavano a parlare di ragazzi e a uscire qualche ora il pomeriggio. Di me dicevano che ero una cozza, brutta e noiosa, anche se, riguardando le mie foto da ragazzina, mi rendo conto che ero una come tante, in quella fase intemedia preadolescenziale in cui nessuno è davvero bello, ma nemmeno davvero brutto, e che comunque non avevo davvero nessun tipo di difetto, ero magra e con un visetto carino, anche se vestita come un pagliaccio in crisi esistenziale. Era il mio essere diversa, setirmici ed esibirlo, a scatenare antipatie e feroci prese in giro. Anche atti di bullismo come sputi e strattoni. Sono cresciuta così, fino ai miei 14 anni, con l anima ferita di una ragazzina che si sente brutta, inferiore, che sopporta gli abusi e che dentro di se ha tantissime cose da dire e comunicare, non trovando il modo di farlo, come se la voce morisse in gola ogni volta che provavo a farla uscire fuori. Ma la natura è beffarda, si sa, e in qualche modo riesce sempre a stupirci e a operare trasformazioni impensate, come un verme che mette ali sfavillanti e finalmente smette di strisciare. Nell'estate che intercorreva tra la terza media e il primo liceo, sono improvvisamente "sbocciata", senza che nemmeno me ne rendessi conto.. ecco uscire il seno, formarsi il gluteo e le gambe diventare più femminili, rienpiendo bene i fianchi dei jeans in curve magre, ma sinuose.. ecco che ora i maschietti si accorgevano che avevo gli occhi verdi e mi sorridevano senza badare al fatto che ero vestita male o che non avevo il taglio di capelli di grido. Non so quanto chi non l'ha vissuto, possa capire lo sconvolgimento emotivo di una ragazza che parte per le vacanze estive sentendosi la più cessa del reame, il brutto anatroccolo senza speranza.. e quando torna a casa, entra in una nuova scuola, dove i ragazzi le sorridono e le chiedono di bersi una cioccolata insieme, invece di schifarla e di riderle in faccia. Tutto ciò mi diede alla testa, lo ammetto, e mi ha portato a fare tante scelte sbagliate. Ero come ubriaca di questa mia nuova identità. Comprai il primo rossetto, e ne seguirono milioni. Orecchini. Tacchi alti anche per andare a scuola. Jeans e magliette che non lasciavano nulla all'immaginazione. Presi a camminare con la testa alta, non guardando in faccia nessuno, se non il fortunato di turno a cui sfoderavo il mio sorriso più seducente, non perchè mi piacesse, ma per dominarlo. Per farlo cadere ai miei piedi.  E mi sono presa tutte le mie sporche vendette, una ad una, con la tenacia di un serial killer, uscendo con i ragazzi che piacevano a quelle mie ex compagne che per anni mi avevano presa in giro e fatta sentire una caccola. Eclissandole agli occhi dei loro fidanzatini e sbattendoglielo in faccia con soddisfazione.. e la cosa davvero più assurda, è che non mi odiavano, ma mi ammiravano e invidiavano. Avevo imparato a flirtare e a manipolare tutti a mio piacemento, si mettevano tutti in riga quando chiamavo e tutti correvano se chiedevo qualcosa. E in tutto questo, ho tristemente perso me stessa. Ho semplicemente dimenticato chi ero davvero, i miei valori che erano onorevoli e romantici, i miei obiettivi per il futuro, il mio amore per i libri, per la poesia, per l arte, per la scienza e la storia antica. Mi trovavo a frequentare solo persone che mi assecondavano per il mio aspetto, per il mio carisma, perchè vestivo alla moda e piacevo ai ragazzi. Perchè sapevo ballare bene e mettere su un bello spettacolino di trasgressione e cattiveria ad ogni festa. Ero diventata esattamente tutto ciò che odiavo, tutto ciò di cui mi volevo vendicare e da cui volevo guarire. Anzi, ero molto peggio, perchè ho sempre voluto eccellere in tutto, anche nella bassezza. Ed è così che sono finita a sposare l'uomo sbagliato. Il ragazzo più belloccio della compagnia. Quello che mi faceva sentire bella e desiderabile perchè era gelosissimo, che mi esibiva davanti ai suoi amici, quello che tutte avrebbero voluto e che mi invidiavano, ma che quasi per diritto elettivo si sapeva che spettava a me, volente o nolente. Quello che poi di me non ha mai visto nulla davvero, perchè del resto occhi per vedere non ne ha mai avuti e l'ha dimostrato in ogni istante che abbiamo condiviso.. ed è solo esclusivamente colpa mia, perchè per molto tempo sono stata sorda e cieca quanto lui e gli altri. E anche nei primi anni di fidanzamento e di matrimonio poi, continuavo a perdermi in frivolezze, i mobili, il bagno nuovo, il vestito da sposa, le vacanze estive.. Poi è arrivata mia figlia, non ancora cercata, ma enormemente voluta fin dal primo sospetti di gravidanza. E con lei, sono rinata io. Non so più chi delle due abbia dato alla luce l altra. Basta borsette e tacchi, ma scarpe da ginnastica e zaino, per andare a camminare nel prato, per riscoprire gli alberi e il vento, con lei, come se li guardassi per la prima volta anche io. Tralasciando il trucco perchè sennò il sole tramonta, usciamo in fretta. Portandomi dietro frutta e libri illustrati. Imparando di nuovo a leggere, a contare e a guardare quanto allegti e sorprendenti siano 10 minuti di vita di una formica su una panchina. Ho dato la vita a mia figlia, e lel l' ha resa a me. Ho compreso per la prima volta nella mia vita parole come amore, accettazione totale, disinteresse. Mi sono sentita davvero amata e necessaria per qualcuno. Qualcuno che mi vuole e mi stringe e mi cerca e parla con la mia anima senza nemmeno saper articolare bene i verbi. Così ho avuto il coraggio di lasciare suo padre che non mi rispettava con la sua gelosia e non mi amava col suo menefreghismo, che mi considerava solo una proprietà, e che di me vedeva nientaltro che l'involucro.. perchè non volevo che mia figlia pensasse a me come a un guscio vuoto e bello solo da vedere. Perchè non volevo sentirmi io un guscio vuoto. Ho deciso di volermi bene. Di regalarmi una vita sana, alla luce del sole, nutrendo di nuovo la mia mente oltre che il mio ego. E basta ferite del passato. Quelle le hanno guarite le carezze delle mani cicciottelle di mia figlia. La gioia nei suoi occhi quando la sua mamma le correrle dietro felice e viva. Quando esco con le scarpe da ginnastica, la faccia pulita e mi sento la mamma più bella del mondo, non perchè sono bella, ma perchè sono io, con lei. Forse non troverò mai più un uomo, non avrò altri figli, e un giorno mia figlia come è giusto che sia prenderà la sua strada e lascerà indietro la sua vecchia mamma.. ma la paura del futuro non deve imbrigliare il presente. Magari vivrò solo qualche anno di felicità, ma almeno lo avrò vissuto.

9 commenti

vita vissuta, racconto sincero, talento di scrittrice. bellissimo sfogo. chapeau.

Avatar di OldJoeOldJoe alle 20:57 del 15-05-2016

Bello sfogo autrice, in genere non leggo gli sfoghi lunghi ma il tuo l'ho letto volentieri. Mi sono immedesimata in te, soprattutto per quanto riguarda la riscoperta di se stesse attraverso la maternità. Ho apprezzato il passaggio in cui dici di essere venuta al mondo insieme a tua figlia perché è esattamente ciò che ho provato anch'io diventando mamma del mio bambino. Mi ha fatto riscoprire cose che erano sopite in me. Nonostante ciò ti devo fare un appunto: Ricorda che tu sei tu e non solo la mamma della tua bambina, goditi la maternità ma tieni a mente di essere anche una donna con le proprie esigenze, sarai semplicemente una versione di te migliore. Io ogni giorno affronto la vita pensando che mio figlio ha fatto di me una persona migliore.

Avatar di Gioia123Gioia123 alle 23:11 del 15-05-2016

-perchè per molto tempo sono stata sorda e cieca quanto lui e gli altri.
ma proprio TANTO tempo O_O

Avatar di farnightfarnight alle 23:49 del 15-05-2016

Far a volte ci si abitua anche al peggio

Avatar di Gioia123Gioia123 alle 23:56 del 15-05-2016

E' una storia a tratti molto simile alla mia ma in versione femminile, per carità io non ho mai ostentato o approfittato eccessivamente dell'essere un pò piu' carino della media, ma quando ho scelto la compagna con cui avere una bimba non seguito il cuore, ma la logica che ovviamente si è fatta fottere. Fatto sta che in questi ultimi tempi pure io ho recuperato me stesso, i vecchi ricordi di quello che sono , sono tornati e io mi sento rinato a nuova vita piu' forte di prima e con una bimba che adoro, ma aimè non potrò mai portarla via con me come hai fatto tu, perchè giustamente se andrò via di casa rimarrà con mia moglie.....

Ps. Non è che sei la mia ex Valentina?Era proprio come te, gran gnocca ma anche gran stronza, ne ha massacrati parecchi, e da poco ha avuto una bimba, non ho notizie che si sia lasciata ma può benissimo essere...... 

Avatar di Ares881Ares881 alle 10:59 del 16-05-2016

Che bella storia :)

Avatar di XyzXyz alle 13:37 del 16-05-2016
faccio l'antipatico

=sono finita a sposare l'uomo sbagliato. Il ragazzo più belloccio della compagnia. Quello che mi faceva sentire bella e desiderabile  .. Quello che poi di me non ha mai visto nulla davvero, perchè del resto occhi per vedere non ne ha mai avuti e l'ha dimostrato in ogni istante che abbiamo condiviso.. ed è solo esclusivamente colpa mia, perchè per molto tempo sono stata sorda e cieca quanto lui e gli altri. =

=suo padre che non mi rispettava con la sua gelosia e non mi amava col suo menefreghismo, che mi considerava solo una proprietà, e che di me vedeva nientaltro che l'involucro..=

Magari lui non è molto contento di questo, ti ha datto quello che volevi e per quella che eri, infondo; la sua "colpa" è di aver trovato quella più affine a lui.

Mi sembra una di quelle storie che se le canta e se le suona da soli. 

Avatar di RorschachRorschach alle 13:45 del 16-05-2016

Avatar di AnonimoAnonimo alle 00:49 del 17-05-2016

Dai se non sei Valentina è meglio, per me non è mai stata una ragazza recuperabile e anche se lei lo credeva non aveva neanche tutta sta intelligenza. Ti auguro di crescere la bimba al meglio rimanendo sempre te stessa, e dalle caratteristiche che hai non credo neanche avrai grossi problemi a trovare l'uomo che piu' si confà ai tuoi gusti fisici e caratteriali per fare una vita insieme.

Avatar di Ares881Ares881 alle 12:21 del 17-05-2016

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