Gio
12
Mag
2016
A tre giorni dalle candeline
No amore mio, non mi puoi aiutare.
Mi mancano le fondamenta, e le parole non sono abbastanza per costruire una base solida da cui ricominciare.
E mi dispiaccio per te, perchè meriteresti una donna allegra e piena di quella vita che io non ho, e forse non avrò mai.
Forse dentro sono semplicemente distutta in modo irreparabile, mentre tu sei così bello perchè sai godere di ciò che hai, nonostante i dispiaceri che ti porti dentro, come tutti.
Io invece continuo a cadere, e cadere, e cadere. Quando finisco di nuovo faccia bocconi, non riesco a fare a meno di sentirmi male e finita, interrotta, irrecuperabile.
Amore mio, tu continui a parlare ma il meccanismo non si sblocca, continua inarrestabile il suo movimento distruttore.
Non è semplice comprendere che la depressione è una bestia nera ed enorme, che ti fagocita, che ti deturpa, che ti risputa senza lasciare segni fisici. Come un alcolista che non potrà mai più toccare una sola goccia d'alcol, così essa non sparisce mai del tutto.
Contare i giorni buoni è un palliativo. La vera me, a giorni alterni. La vera me, un dualismo tra mostruosità ed equilibrio.
Cosa hai visto il giorno in cui mi hai conosciuta, non lo so. Mi hai perfino sposata. Mi vuoi bene e me lo dimostri ogni attimo, ed io ne godo come posso oscillando tra razionalità e senso di colpa, in realtà non del tutto capace di accettare l'affetto che mi mostri.
Ma tu ancora parli amore mio, eppure so che non riesci davvero a capire.
E meno comprendi e più ti accanisci. Più ti accanisci, più io arretro. E non c'è soluzione: se mi assecondi intuisco che mi tratti da persona disturbata, se mi attacchi sono di roccia, e non mi scalfisci. E smetto di pensare, di ascoltare, di provare.
Sguazzo nel fango che ho dentro e mi lascio annegare, non riesco neppure a lasciarmi sfiorare da te. Da chiunque.
Non c'è madre, né padre. Non c'è amico (non c'è proprio..."meglio soli che sempre incazzati"). Peggio, forse, è l'assenza di fede. Ci sono io, che credo sempre che sarei felice dove non sono. Che leggo Bukowski perché mi fa stare bene e male. Che ascolto musica che mi fa stare male e male. Che vado nel panico se mi chiedi cosa vorrei per sentirmi meglio.
Non lo so cosa voglio, non l'ho mai saputo. Credimi, forse è questo il mio desiderio più grande, il grande interrogativo senza risposta.
Ogni tatuaggio è un augurio alla vita che non riesco a trattenere tra le mani.
Invecchio, e nonostante tante volte l'abbia pensato, ed anche progettato, sono ancora qui. Forse, l'unica cosa che ho davvero imparato è che la pazienza mi può salvare.
Il tempo non guarisce, non me per lo meno. Però aiuta. Aiuta avere quel briciolo di forza che ti spinge ad aspettare di andare a dormire, lasciare che la mente faccia lo sporco lavoro che gli tocca portare avanti. Reset, si ricomincia.
Forse domenica sarà una bella giornata.
19 commenti
No Bardei, perché dovrei lasciare mio marito? Che c'entra lui?
Quest'uomo è un santo...
Secondo me più che la pazienza, ciò che ti può salvare è la consapevolezza che esprimi in questo sfogo.
Una consapevolezza così completa, così chiara da sembrare quasi che a scrivere non sia stata tu ma una persona non coinvolta che ti studia da vicino.
La chiave per (cercare di) ripartire è proprio lei, comunque gira rigira secondo me in determinate circostanze l'unico modo per soffrire di meno è sforzarsi di approcciare le cose con maggiore superficialità.
So che sembra una bestemmia ed appare schifoso per chi è sensibile ed abituato a scavare oltre la scorza iniziale, ma è l'unica cosa che ha funzionato.
Ma i tre (due) giorni dalle candeline sono i tuoi o i suoi?
Conosco una persona a me vicina che li compie lo stesso giorno.
Gage, se è così non te lo dico...magari ci conosciamo!
Anonimo, proprio quello che avrei voluto sentirmi dire, grazie del tatto 👍🏻👍🏻👍🏻
No non ci conosciamo... Non puoi (o non può) essere lui... Ne conosco solo un altro che farà gli anni domenica, ed escludiamo pure lui, ma era una sciocca curiosità... Solo mi incuriosiva questa coincidenza...
Allora posso dirti che il compleanno è il mio...sono una torella 🙃
Nulla di nuovo all'orizzonte, é un classico: una rompicoglioni con un marito buono di fianco!
Respira, respira, respira. Hai respirato?
Ecco adesso sai come si é sentito, probabilmente, il buon ed innocuo vaisereno dopo che gli hai dato del cesso inutile nell'oceano senza alcun motivo. Vediamo se sai essere altrettanto elegante ora come é stato lui nella risposta che poi ti diede.
Sai cosa? Vien difficile l' empatia quando c'è odore di presunzione e, più nel merito del post, forse pure d'egoismo.
Nulla di virtualmente personale dunque, infondo nmon ci conosciamo. Ti auguro buona vita ciauz.Una rompicoglioni con un santo .. Spero che lui si svegli e vada a fare la vita che si merita lontano da lei. Mio padre è' così,con la scusa della depressione sono dei parassiti affettivi e spesso economici..come le sanguisughe..alla vostra morte dovrebbero scrivere: finito il tempo di un altro succhiasangue..
Brigante Libero: una rompicoglioni con un marito buono?
E sulla base di che cosa esterni questa tua opinione? Mi sembra un po' esagerato definire una persona "rompicoglioni" sulla base di uno sfogo sulla depressione, così come è frettoloso definire un uomo "bravo" senza aver mai letto nulla su di lui.
La tua è antipatia a pelle, forse. O forse ti sei voluto immolare a difensore e giustiziere: fai pure, ma almeno prendi atto di aver fatto la pupù fuori dal vasino, questa volta.
Veramente il tuo sfogo è' chiaro, lui ti ama e cerca di farti felice e tu sei una depressa da sopportare. Esistono delle cure psichiatriche, almeno fai qualcosa invece di " appenderti" e dire ad altri che fanno la pupu' fuori dal vasino.
Va be anonimo, non é però il caso di accanirsi così se no diventa cattiveria. Il mio intervento nasce non dai più gravi elementi che tu sollevi ma da altro. Da null'altro cioé che un'imprewssione virtualmente da me avvertita dalle parole che ho letto e che possono deviare poiché alla fine non si conoscone né le persone né le effettive situazioni (questo sia l'attaccante che l'attaccato dovrebbe averlo sempre ben chiaro, ma ahimé pare così non é E IL VIRTUALE A volte diventa reale). Per me é stato solo una sorta di antipatia, diciamo così, virtuale appunto per gli insulti da parte di multiverso per un simpatico utente che non ha per nulla la vita semplice ma che l'affronta con gioia (vaisereno lo conose virtualmente da molto tempo) e per altre cosette che ho letto per caso che più che di depressione mi ha dato di superba e parvenza di aver a che fare con una persona un tantino intollerante sui generis. Ma qua le persone non si conoscono! Per questo in conclusione non solo le ho augurato buona vita, ma anche e lo sottolineo ancora, ho detto che non ci conosciamo e che non ho nulla di personale verso di lei che per quanto mi riguarda, può essere la donna migliore che ci sia al mondo. Tuttavia esprimo solidarietà per te anonimo e per ogni persona che vive una situazione simile a quella che presumibilmente vivi tu. Ma esprimo solidarietà anche per tuo padre. NOn é vero che chi é DAVVERO vittima di depressione é una sanguisuga, o perlomeno, vuole esserlo. Assolutamente mi dissocio dal tuo pensiero e per questo mi sento pure in obbligo, ma anche di cuore, di fare le mie scuse a multiverso. Non mia la volontà se si é giunto a questo. Ciao a tutti
Grazie per i tuoi modi Brigante, lo apprezzo. Ciao
Il problema, a parte mio padre, è che i depressi sono oggettivamente delle sanguisughe. È inutile fare i buonisti perché chiunque li deve sopportare vive con una palla al piede. Lo so che è' una malattia ma a volte ci marciano e non hanno l'umiltà di comprendere quanto pesano. La sfogando si " picca" ma dovrebbe ringraziare il cielo per avere qualcuno che la sopporta. Io, non sono una buonista perciò dico la verità , tutti i depressi sono una rottura di scatole per chi li ha intorno e dovrebbero curarsi ..adoro una mia amica che è' andata da uno psichiatra, prende dei farmaci e sta meglio..fossero tutte come lei, si adopera per vivere bene e senza pesare su nessuno..
Anonimo, all'apice della sintesi (perché non voglio sprecare neanche una sillaba in più del dovuto con te): vai a cacare.
E ti auguro di stare bene SEMPRE, ma se dovesse capitarti di non essere tanto fortunata, spero anche sarai così coerente da toglierti di mezzo così da non pesare a nessuno.
Hai puntato il tuo inutile dito sottile e, forse nell'intento, affilato senza sapere NULLA di me, di mio marito e di come io mi comporti con lui. L'ennesima "rana dalla bocca larga", sai che novità.
Anzi, visto che siamo su sfoghiamoci ed ancora mi sento satura, ribadisco: VA A CA-CA-RE.
Vedo che a te l'autocritica manca del tutto così come la capacità di avere un confronto sereno senza volgarità. Ti sei dimostrata per quello che sei, una che vuole essere compatita, invece, la verità è che sei un peso e dovresti lavorare su te stessa. ma che ti sei sfogata a fare? Cercavi qualcuno che ti dicesse : brava continua così! Lo sai da sola che sei una palla al piede di tuo marito...rileggiti il tuo sfogo..ora vado a cacare..
Anonimo, nel mio secondo commento, per quanto l'abbia scritto con i piedi, non ci vedo buonismi. Il problema prima di tutto é capire se uno é depresso visto che nemmeno gli specialisti la sanno bene identificare. Noi oggi abbiamo un'immagine (non per citare Kundera) Kitch della depressione. Lo siamo a comando e a comando diventiamo psicologi. Io non entro nel merito della tua famiglia, né della situazione di questa multiverso qua sopra. Io ho voluto solo dissociarmi dalle tue affermazioni su un fatto serio facendone di tutta l'erba un fascio. ciao
Io non ti ho dato del buonista, parlavo in generale. La tua opinione non la contesto. Non dico che è difficile essere depressi, anzi è un dolore con il quale lottare tutti i giorni. Dico solo che non esistono i santi e le persone vicine ad un depresso soffrono e credimi, ne ho conosciute tante. Bisogna essere onesti, le persone vicino ai depressi escono di casa e dicono agli altri : " purtroppo vivo con una persona difficile che mi crea problemi e stress, vorrei che guarisse..vorrei andarmene ..non ne posso più !" . Ma a molti depressi non importa ( a tanti si, come alla mia amica di cui ho parlato ) non si curano, non prendono medicinali ( esistono milioni di medicinali che aiutano) non vanno dallo psicologo / psichiatra e sono solo sanguisughe . Se uno è' cosciente di essere depresso è' capace anche di tentare di risolvere il problema invece di dire " forse domenica sarà una bella giornata" . Perciò , Brigante libero, io non mi riferivo a te, anzi..qui i buonisti non sono ancora arrivati a commentare..
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

e mollalo suvvia !