Lun
09
Mag
2016
Un padre...
Sono un padre che ha vuole un bene dell anima alla propria figlia di 11 anni. In breve, dopo avermi tradito la mia ex moglie si è creata una nuova famiglia e ora vorrebbe portare nostra figlia ad abitare con lei e il nuovo compagno. Fin qui tutto bene, ormai ho passato la cosa, solo che questo comporta un cambio di città (circa 40 km) di scuola e di tutto con conseguente allontanamento da me e problemi per la figlia. Io sono incazzato e non accetto la situazione e questo comporta nuovamente il ricorso ad avvocati giudici etc... Pensavo che volessero vivere nella casa un tempo nostra ma questo non è possibile per conflitti con i miei ex suoceri che abitano praticamente attaccati. Io non so più che fare sono disperato...sono stanco delle continue discussioni... Essere padri separati comporta doveri e pochissimi diritti, mi dicono tutti che non conta il tempo che passi con tua figlia...ma la qualità... Sarà, ma per me è dura e sento che lei si sta allontando sempre di più d me... che vita del cazzo...
5 commenti
Sono solo 40km, in 40 minuti sei da lei, non dovresti buttarti giù cosi, anzi, pensa a cosa potresti fare con lei quando andrai ha prenderla.
La qualità centra eccome, ma anche la frequenza, consiglio che ti posso dare.. non comprarla per nessuna ragione al mondo, si sa che i bambini a quell'età si comprano facilmente, un giochino 2 giochini ecc ecc fra un po vorrà il cellulare sicuramente, e sarà un buon motivo per sentirvi spesso, vedrai che non è la fine del mondo, la cosa più importante è farla crescere serena.
E vostra figlia cosa preferirebbe? è mai stata interpellata?
Se deve cambiare scuola e amicizie magari preferirebbe rimanere dov'è adesso.
Se la vedi nei weekend è fattibile 40 km di distanza, se invece ogni 2-3 giorni sta con te e la devi portare-riprendere a scuola capisco che non è sostenibile.
=Essere padri separati comporta doveri e pochissimi diritti=
Tradito e fregato.
Ma questo ovviamente alle donne non importa.
ok, ha 11 anni. Però tra poco, quando ne ha sedici (ma dovbrebbero anche 'chiederglielo' anche prima) lei potrebbe decidere, insomma, influire sulla scelta del genitore con cui abitare. No?
40 kilometri sono pochi. Magari il tuo è più un discorso di "tempo" sprecato in quei 40 minuti di viaggio... ma questa non è DISTANZA.
Non è manco vicino, ma non è così lontano da non potersi più vedere abbastanza spesso.
Alza le chiappe uomo, non sei nella m*rda così come credi.
Poi i figli crescendo capiranno da che parte stà la verità, non ti preoccupare.
Si, capiranno la verità !! Chi si alza la notte se stai male, chi ti preparare colazione pranzo e cena, ti lava e ti stira i vestiti, parla con i professori, ti consola ti aiuta, trascura se stessa per te...questo lo capirà sicuramente. Quello che non capirà è' perché chi non fa' queste cose vuole impedire un trasferimento di soli 40 km invece di andarla a prendere il venerdì sera e stare con lei il week end. Lagnosi ex ( uomini e donne) che rompono solo le scatole....
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Non vi capirò mai..lo so che soffri ma che vorresti fare? La vita non è' perfetta, nessun giudice può vietare il trasferimento di tua moglie, la cosa importante è' solo tua figlia! Può darsi che sarà felice e se non lo sarà farà in modo di venire a vivere con te. I diritti li hanno i figli ,tu hai solo doveri e la tua ex ha anche tutto il " carico" e la fatica.