Mar

21

Set

2010

L'anima che calpesto

Sfogo di Avatar di TristezzaTristezza | Categoria: Altro

Sono stanca di me stessa. Quest'anno compirò 29 anni e sarà l'epilogo di un altro anno sprecato. Ho lavorato tanto su di me a livello interiore/psicologico ma non è servito. Forse ho qualche sindrome, azzarderei borderline ma la terapia la interruppi anni fa poco prima di sapere, perchè non potevo più permettermela. E ora che farò ? Sono spaventata a morte, ansiosa e triste. In questi due anni ho fatto dei cambiamenti allucinanti, scogli che credevo duri come piombo son stati sgretolati sotto la pressione della mia volontà. Ho perso 50 kg! Da sola, senza consultare nutrizionisti. Io, finalmente magra. Io la bambina cicciona e tenuta in un angolo. La bambina insultata dai genitori per quei kg in più ma costretta ad insulti e botte a mangiare per dieci. Denigrata per tutto. La stupida perchè grassa. Tenuta nascosta e in disparte. Da zittire perchè troppo sveglia per l'età. Che in piena adolescenza ha fatto lo zaino ed è andata in città dalla polizia, ha denunciato e strappando definitivamente la sua anima ha scelto consapevolmente un destino difficile. Amaro. Atroce. Ma necessario. Che dopo sei anni di non ricostruzione è ripiombata in dieci anni di silenzio e da qualche mese ha deciso di rientrare nella vita di una madre che ha solo saputo trasmettergli odio. E per cosa? Cosa può aver mai fatto questa bimba?. Mi odio, mi disprezzo. E poi ci sono giorni in cui mi sento Dio, e quelli in cui non mi reggo in piedi. Una curiosità e al tempo stesso una fottuta paura del sesso. Delle emozioni. Del lasciarsi andare. Del contatto fisico. Vivo con un cuore sull'autoscontro ma la mia mente tiene tirato il freno a mano. E l'anima? Ho l'anima poetica. Poeticamente vaffanculo anima.Quante cose potrei fare. Quante vorrei farne. Ma non ho mai combinato un cazzo. La verità è che sono una vigliacca. Mi accontento per paura. Dieci anni con un ragazzo che non amo, senza lavoro fisso da anni. Non ho combinato un cazzo. Ogni volta che metto le basi poi ci passo sopra come un caterpillar. Eppure dal 2008..dimagrita, mia madre di nuovo nella mia vita, la consapevolezza di dover lascire questo ragazzo che mi ama. Finalmente inizio a fare amicizie anche se lui mi soffoca. Eppure sento che si sta sgretolando di nuovo tutto. Per colpa mia. È sempre stata colpa mia. Vorrei solo avere una vita normale. Invece passo il tempo ad analizzarmi, tra milioni di pensieri. Mi sento vecchia e sconfitta e purtroppo ho ancora troppi anni da vivere. E li voglio vivere ! Perchè io questa vita la amo, e l'ottimismo mi ha tenuta su. Anche quando anch' io avrei voluto un abbraccio nella quale scoppiare in lacrime e invece finivo stretta ad un cuscino.

4 commenti

Ma quante stronzate!

Inizia a pensare a te stessa, molla il tipo, vai in vacanza in un'altra cittá e scopati uomini appena conosciuti, costruisci una nuova te stessa, ora che sei magra puoi farlo, gioca alla Catwoman e goditi la vita!

Avatar di AnonimoAnonimo alle 17:40 del 22-09-2010

Ho letto la tua lettera e tutte le parole che hai scritto..pareva parlassi di me..del mio passato..della mia schifosa infanzia..per quello che posso capire ti hanno mangiato l'infanzia.. sei triste e arrabbiata ma sento che sei forte come una roccia..ogni tanto cadi ma ti rialzi..ai miei occhi sei una persona splendida..caspita ci sono persone che avendo passato brutte situazioni diventano cupe, grigie, vuote e autodistruttive, tu no sei forte e sai di poter fare molto di più, per quanto riguarda la tua situazione sentimentale se sei sicura di non amarlo devi dirglielo, fallo per lui che sicuramente merita almeno la sincerità. Posso solo augurarti tanta fortuna ma di sicuro con le spalle che ti sei fatta saprai con il tempo esattamente cosa fare. Un'abbraccio

Avatar di AngelAngel alle 00:03 del 23-09-2010

ho riflettuto a lungo sullo scriverti o no, perchè te lo dico con tutta onestà, se davvero avessi il disturbo di personalità borderline non credo sarebbe giusto darti una forma di comprensione/compatimento. o meglio, te la potrei anche dare, ma tenderesti a crogiolartici.

innanzitutto lascia perdere l'idea del borderline. finchè non vai in analisi e fai dei test appropiati (sempre dopo un periodo di analisi) non puoi azzardare diagnosi. e poi borderline è un'etichetta che appioppano a tutti coloro che non hanno un disturbo ben definito, quando insomma non possono dire "lei ha il disturbo schizotipico" o "lei ha la depressione maggiore". da una parte metti quelli che hanno qualcosa di ben definito, dall'altra... i borderline. e te lo dice una alla quale il border è stato diagnosticato ufficialmente tre volte.

senti, molto brevemente, non voglio dirti ora parole come "mi dispiace povero angelo" o "ti sento vicina". non servono. ti dirò come ho fatto io. tu, come me, hai una grossa componente saturniana: la determinazione. se ti metti in testa di fare qualcosa la ottieni, come coi chili di troppo. allora, comincia ad agire su quella. l'ho chiamata componente saturniana perchè saturno è il pianeta che in astrologia presiede al rigore e alla privazione. saturno è l'uomo che alle porte dell'inverno mette da parte le sue energie per affrontare il tempaccio. non pensare a quanto gli altri, il tuo ragazzo o chicchessia, possano soffrire se prendi delle scelte per te e te sola. non pensare "è colpa mia", ma "è responsabilità mia". la tua vita è una tua responsabilità: SOLO la tua vita. non quella del tuo ragazzo. non è tua responsabilità il suo dolore se lo lasci, te lo garantisco. puoi farlo senza sensi di colpa. se lui poi cerca di appiopparti la responsabilità del suo dolore, sappi che è solo ed esclusivamente un bieco ricatto emotivo da parte sua, come da parte di tutti coloro che nella vita vorranno farti credere che hai il potere di farli star male, e per questo devi sentirti scema, brutta e incapace. abituatici, ragazza, a combattere con questi vermi, perchè ce ne sono tanti, li incontrerai sempre. non devi ascoltarli, capito? pensi che loro sappiano cosa sono? pensi che loro si sappiano autogiudicare tanto meglio di quanto sia capace tu? no, te lo dico io, loro sono più confusi di me e di te messe insieme. cercano un capro espiatorio, e tu gli offri la loro vittima su un piatto d'argento. bella soddisfazione che gli dai! ma vuoi dargliela veramente? pensi davvero che fare la vittima e lamentarti di non avere combinato un cazzo faccia si che gli altri siano buoni o comprensivi con te? non credo. così come non credo che i chili in meno ti trasformino immediatamente in una vincente. la lotta contro i chili non ti ha trasformato in una vincente, ma ti ha dato la misura della tua determinazione. se cominci a ragionare così, per gradi, allora puoi veramente combinare qualcosa. ma se ragioni "ora perderò queli 50 kg e poi il mondo sarà mio" ecco, quello è un ragionamento che potrei definire borderline (senza fare diagnosi e senza etichette).

quindi ridimensiona tutto. vai per passi. non puoi conquistare il mondo in un attimo, ci vuole pazienza. e soprattutto non puoi averlo per vie traverse, perchè lo avresti sì, ma scivolerebbe via in un momento. innanzitutto cambia nick. non sai quanto potere abbiano su di noi le cose tristi e brutte che ci ostiniamo a guardare. secondo poi se vuoi fare una terapia veramente buona, cerca un centro per la terapia cognitivo- comportamentale. te la consiglio perchè è una terapia che agisce principalmente sul comportamento, quindi non aggrava un'eventuale tendenza ad analizzarsi (che non è sinonimo di sensibilità, ma di nevrosi... ti ricordo tra l'altro che siamo purtroppo in una società nella quale ti danno il patentino di sensibile se dimostri di essere nevrotico - e se non sei nevrotico ti accusano di essere stronzo tu pensa... ). e te la consiglio anche perchè è veramente bene che nel tuo percorso tu abbia un sostegno terapeutico (quando comincerai a costruire qualcosa avrai il sostegno psicologico per non mandare subito tutto all'aria). terzo passo non guardare indietro. non percepirti più come una bambina. non sto dicendo come una bambina grassa e triste, ma come una bambina. i bambini non possono affrontare il mondo senza l'aiuto di un genitore, e infatti spesso se ne mettono vicino uno per il quale non provano granchè ma che funge comunque da stampella (leggi: il tuo ragazzo). e ci stanno pure una vita senza provare granchè. e in genere se a un certo puntro inevitabilmente lo mandano a quel paese (o ancora più spesso e lo pseudogenitore che ce li manda), lo sostituiscono in brevissimo tempo. viene a mancare la stampella? eccone una nuova, chiunque essa sia. non ti sto chiedendo di essere buona e comprensiva verso il tuo ragazzo: mandalo a quel paese in breve, e non sostituirlo subito col primo che passa. probabilmente non lo farai. posso anche anticiparti quello che è probabile farai: tirerai alla lunga col tuo ragazzo, sovrapporrai alla vostra storia un'altra storia clandestina con un'altra stampella finchè o il tuo ragazzo o tu mollerete e poi starai con la novella stampella. magari altri dieci anni. magari provando solo una grande passione i primi due e poi al limite una calma piatta con qualche episodio di ansia e rancore infinito. finchè la stessa scena non si ripeterà con te sempre convinta che prima o poi arriverà qualcuno a "salvarti". questo è un quadretto secondo me probabile. io non credo che tu voglia che si realizzi. nessuno può salvarti, solo tu puoi fare qualcosa per te. perciò smettila di percepirti come una bambina che ha bisogno del genitore e comincia a fare la donna. la donna può stare sola, può badare a se stessa. la bambina no.

insomma, ho detto una parte di quello che vorrei dire. guarda avanti, non percepirti come una bambina. se vuoi (e io te lo consiglio) fai la cognitivo-comportamentale (i soldi si trovano, chiedi a tua madre, chiedi alla usl, chiedi al tuo ragazzo - fregatene, sfruttalo un pò, la cosa importante ora sei tu, non lui). e insomma, vai avanti perdio.

Avatar di aladyahaladyah alle 09:34 del 23-09-2010

Ci sono momenti interminabili in cui si ripercorre la propria vita e tutto sembra così triste, angosciante, un fallimento. Però, anche se pochi, i momenti in cui hai conosciuto la felicità devono darti la spinta per andare avanti, e credere che un domani tu possa di nuovo ritrovare quelle sensazioni piacevoli che ti fanno sentire viva. Non è facile lo so, però le cose si sitemano, si aggiustano, hai scritto che sei riuscita a dimagrire e che tua madre è di nuovo nella tua vita, sono cambiamenti positivi, puoi fare tanto per te stessa, quando senti che sei riuscita ad ottenere una cosa, fermati, assapora quella sensazione di vittoria, di soddisfazione, ti fa bene, e poi riparti con un altro obiettivo..Da come scrivi sembri molto intelligente, però a volte anche le persone in gamba si fanno trascinare in basso perchè troppo sensibili. Combatti per la tua vita, hai un grande potenziale come persona, lo si percepisce, puoi raggiungere molte cose devi solo volerlo.

Avatar di MiaMia alle 11:36 del 27-09-2010

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