Mer
30
Mar
2016
Paura d'amare...
Allora... Comincio con il dire che ho 35 anni, una figlia e un divorzio alle spalle. Dopo anni di felicità lei mi da segnali in insofferenza e comincia a trattarmi con freddezza, io ero molto felice con lei... la amavo ma lei mi confessa di amare una donna che ha conosciuto tempo prima e con la quale ora vive. Dice che in cuor suo ha sempre saputo di essere omosessuale... Io ho preso male la situazione, ma dopo lunghi momenti di sconforto, mi sono ripreso e ora ho trovato il mio equilibrio. Ora dopo circa due anni ho provato a rifarmi una vita con altra donna, ma mi sono reso conto di non essere più capace di fidarmi... Vivo nella paura di rivivere quei brutti momenti e quindi tendo a non lasciarmi coinvolgere troppo dai legami affettivi. mi spaventa la mia incapacità di godermi serenamente un rapporto, perché i pensieri negativi riaffiorano e alle prime difficoltà scappo. Ho conosciuto una brava ragazza ma purtroppo mi sono reso che non posso dare quello una volta mi veniva naturalmente... amore... serenità... e dopo tre mesi è finita. Vorrei essere di nuovo felice come un tempo...e tornare ad essere quello che ero ma in cuor mio so che sarà difficile se non impossibile... Grazie per l'attenzione...
15 commenti
se hai paura del dolore imponiti un comportamento diverso, sii più allerta
però apriti, se no è finita
Solidarietà all'autore
Bravo Lottascudo! (o brava, a seconda) L'essere omosessuali è ormai più un pretesto, un pretendere di esserlo, tanto perché la vita è diventata un po' noiosa e si ha voglia di "provare nuove sensazioni". Chi se ne importa se sfascio una famiglia? Che importa se farò soffrire le persone a me più vicine per qualcosa che domani probabilmente sarà già passato e finito? Il mio bisogno di trasgressione è più importante!
Porca miseria ragazzi sbaglio o questa società è arrivata a livelli di egoismo impressionanti?
Mah, non sono per niente d'accordo con l'anonimo qua sopra, se una perssone ha altre tendenze sessuali è giusto che sia sincera con se stessa e col partner, invece che forzarsi in un matrimonio dove non è felice e rednere infelici anche gli altri. Sicuramente poteva pensarci prima, e il problema è la società, non per l'egoismo, ma perchè ancora condanna l'omosessualità e spinge tutti al "matrimonio con prole" a tutti i costi. E davvero siamo ancora fermi al pensiero medievale che essere omosessuali sia un capriccio o una trasgressione? Andiamo bene! Con questa mentalità i casi come quelli dello sfogo saranno sempre di più!
Detto questo, mi dispiace molto per la situazione dello sfogante, purtroppo l'unica cosa da fare in questi casi è darsi tempo e aspettare la persona giusta, è inutile cercare di buttarsi in una storia il prima possibile con ogni "brava ragazza" che incontr, ti fai solo del male (e fai del male al tuo prossimo), entrando ancora di più in questo vortice di pensieri negativi. In bocca al lupo.
@Anonimo delle 15:59 sei un gran coglione
@lottascudo anche te....ma almeno hai uno scopo ovvero innescare flame
@autore non sono in grado di darti risposte ma ti auguro di poter ritrovare la felicità (magari parlarne con uno specialista non sarebbe male)
@Justine
"se una perssone ha altre tendenze sessuali è giusto che sia sincera con se stessa e col partner, invece che forzarsi in un matrimonio dove non è felice e rednere infelici anche gli altri."
Se una persona ha altre tendenze sessuali NON si sposa e NON fa figli con una persona dell'altro sesso. Siamo d'accordo che non c'è nulla di sbagliato in questo. Ma NON fa una cosa così importante se non ha pensato profondamente alle conseguenze e alle responsabilità che si sta prendendo.
" il problema è la società, non per l'egoismo, ma perchè ancora condanna l'omosessualità e spinge tutti al "matrimonio con prole" a tutti i costi. "
Non sono assolutamente d'accordo.
Per esperienza personale anzi noto esattamente il contrario, ormai chi si sposa e fa figli credendo nel valore vero del matrimonio (che non è il pranzo o il viaggio di nozze) è visto come un pazzo incosciente con una visione distorta della vita e viene prontamente scoraggiato dal novanta per cento delle persone, specie se poi ci si sposa in età giovane. Lo so perché lo sto sperimentando in prima persona. È un vero dramma, nascosto, perché non fa abbastanza pubblicità. Altro che ingiustizie verso gli omosessuali. Non mettiamoci in bocca le solite frasi per conquistare consensi.
" sei un gran coglione"
A parte che eventualmente sono una coglionA, poi complimenti, una frase ricca di significati, molto esplicativa, rivelatrice di ragioni e motivazioni. Grazie per averci aperto un mondo.
Secondo me ci riuscirai ad amare di nuovo perche' e' quello che desideri....
Grazie a tutti!
@anonimo 20:42 del 30/03
E' strano che io venga chiocciolata sotto uno sfogo che io non ho commentato.
Mi chiedo perchè? ti sei confusa? sei Ossessionata da me?
Quindi, ora, potresti spiegarmi perchè mi stai rispondendo come se io avessi commentato.
@Justine.
Rilassati, avevo semplicemente sbagliato a scrivere. Devo aver letto il tuo nickname in un altro sfogo. La risposta era ovviamente per Cibele.
Soffri di manie di persecuzione?
io sono rilassatissima. Ma lo capisci il sarcasmo?
No, non soffro di manie di persecuzione e tu dovresti imparare a leggere, però se mi citano rispondo, problemi?
Quando una relazione finisce per qualcosa tenuto nascosto c'è sempre l'eco di paura di fidarsi nuovamente e "l'insegnamento negativo" che allora è meglio non fidarsi, tanto più con una questione così determinanete come la sessualità.
Prova a pensare che la tua ex è la tua ex, le altre donne non sono la tua ex.
Mah, scusa anonima, ma tutto questo stigmtizzare il matrimonio e i figli non lo vedo, intorno a me è tutta una corsa a chi si sposa e figlia prima, e non ho visto nessuno giudicare male nessuno, anzi (il 90% addirittura, ma dove?), non è che la tua esperienza deve essere generale, anzi dappertutto c'è gente che si lamenta che se entro una certa età non sei almeno accoppiato/fidanzato sei visto quasi come un Paria. Chi è omosessuale non dovrebbe sposarsi, questo è ovvio, ma con un clima del genere ci credo che certe persone sentono la pressione, pensano di dover accontentare parenti e amici e quindi finisce che si reprimono (non sarai d'accordo ma è così, prova ad andare in un qualunque forum gay e vedrai che moltissimi topic riguardano appunto la questione del fare outing/dirlo ai genitori e amici / paura delle discriminazioni etc).
E al di là di questo, resta il fatto che marchiare l'omosessualità come capriccio o voglia di trasgressione è una boiata immensa, non vedo perchè tante persone dovrebbero rendersi la vita più difficile solo per una fregola momentanea.
E
@Anonimo:
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Per esperienza personale anzi noto esattamente il contrario, ormai chi si sposa e fa figli credendo nel valore vero del matrimonio (che non è il pranzo o il viaggio di nozze) è visto come un pazzo incosciente con una visione distorta della vita e viene prontamente scoraggiato dal novanta per cento delle persone, specie se poi ci si sposa in età giovane. Lo so perché lo sto sperimentando in prima persona. È un vero dramma, nascosto, perché non fa abbastanza pubblicità. Altro che ingiustizie verso gli omosessuali. Non mettiamoci in bocca le solite frasi per conquistare consensi.
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Sono uno di quelli che vede il matrimonio come una cerimonia costosa, (spesso) pantagruelica e superflua, inoltre sarei ben felice se fosse solo inutile (magari).
Da un punto di vista pragamatico/probabilistico (questo sfogo ne è un esempio) sposarsi è equiparabile ad un pessimo investimento fatto a scatola chiusa dove in caso di successo non si guadagna nulla, in caso di insuccesso si finisce sul lastrico (ovvero ad una scelta ovvia da parte di qualsiasi investitore con un po' di sale in zucca).
Ribadisco che se due persone si amano non c'è bisogno di alcuna formalizzazione burocratica per condividere la stessa casa e la stessa vita.
@Autore: mi dispiace per te, hai avuto la sfortuna di sposare una persona che non aveva neppure le idee ben chiare sulla propria sessualità (anche questo, a quanto pare, può accadere) ed è comprensibile che tu non riesca a fidarti perchè a tutti gli effetti hai subito un trauma.
Se vuoi un ovvio consiglio: non risposarti mai, cerca tuttavia di rimuovere lentamente e poco alla volta il muro della diffidenza. Per quanto l'amore non abbia AFFATTO bisogno del matrimonio necessita assolutamente di reciproca fiducia.
PS: Rispondo anticipatamente ad eventuali (facili) contestazioni che potrebbero sorgere leggendo il mio commento:
Mi si potrebbe scrivere: "ma se reputi la fiducia reciproca una cosa essenziale, come mai non ti fidi a sposarti?".
Sono due cose completamente diverse: non fidarsi del proprio compagno o della propria compagna ogni giorno che passa (anche quando esce per un caffè) vuol dire vivere male tutta la relazione considerando sé stessi dei coglioni per essersi messi con la prima fedifraga che passava, vuol dire dare per scontato a priori il fallimento della propria relazione.
Non volersi sposare equivale invece a non volersi addossare il rischio che un eventuale cambiamento sentimentale (che dopo anni o addirittura decenni può tranquillamente avvenire per chiunque, anche per il più fedele) possa portare a conseguenze disastrose per tutto ciò che si è riusciti a ottenere (nella vita) in seguito a traguardi professionali.
In quest'ambito nella vita vale la stessa regola che si ha sul lavoro: evitare che qualsiasi persona acquisisca su di noi troppo potere contrattuale, perché in qualsiasi momento questa persona avesse interesse a nuocere, potrebbe farlo.
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Che palle questi froci e froce, che prima si sposano e poi si rivelano culattoni.