Mer
23
Mar
2016
A liceo una mia compagna è continuamente vittima dei bulli
Mi fa male il cuore vedere molti miei compagni prenderla di mira, in passato anch'io sono stata vittima di bullismo, anch'io venivo continuamente derisa. Oggi a ricreazione una mia compagna l'ha spinta nel corridoio, io le ho fatto notare di aver esagerato, ho alzato la voce, lei mi ha fatto chiaramente intendere che se non sono dalla sua parte, subirò lo stesso trattamento. E' un'ingiustizia! Questa ragazza che viene presa in giro mi è simpatica, lontano dai banchi scolastichi abbiamo stretto amicizia, nessuno sa la sofferenza che nasconde e che ha passato da piccola, però... però... ho faticato tanto per integrami a scuola, per via della mia timdezza... cosa dovrei fare?
17 commenti
Bullismo....
Sono iscritto da pochi mesi e già ho letto diversi sfoghi su questo argomento, è un termine "new age", un qualcosa sbandierato ed enfatizzato dai Mass Media e portato sulla cresta dell'onda, sicuramente un fenomeno reale ma che deve essere "diagnosticato" con estrema attenzione.
Addirittura sono arrivato a sentir parlare (sempre in questo sito) di bullismo riferendosi alla scarsa delicatezza dei commenti scritti agli sfoghi.
Ora non voglio sottovalutare la tua situazione né quella della tua amica (non ne ho nessun diritto), ma ho letto di una spinta e di delle prese in giro. Ai tempi delle mie scuole medie queste cose erano all'ordine del giorno ed oltre a non aver mai sentito parlare di bullismo, le persone coinvolte semplicemente se ne sono fatte una ragione e crescendo son pure diventate amiche.
Dobbiamo stare molto attenti a non superare la sottile linea fra normalità ed esagerazione, ricordandoci che a determinate età la consistente crescita ormonale (unita ad una mente acerba) porta a comportarsi in modo, per l'appunto, infantile o adolescenziale, non tutta l'erba sta sempre nel fascio del bullismo.
Ti racconto un pochino della mia adolescenza:
Dato che ho iniziato ad uscire di casa da solo molto presto (diciamo sugli 11 anni), per puro caso mi sono trovato ad essere il più piccolo in un gruppo di ragazzi decisamente più grandi (il più giovane di loro aveva 2 anni in più di me).
Ovviamente a quell'età vige la regola che il più piccolo è la pecora nera, pertanto ti elenco un pochino di cose che dovetti subire:
- Schiaffi in faccia e ceffoni nella testa
- Lopez
- Prese varie (e dolorose) alle braccia
- Spintoni, tirandomi per terra per poi far mucchie di 3 o 4 persone sopra di me
- Costringermi a portare al campetto le bottiglie d'acqua per tutti (in uno zaino di millemila chili)
- Costringermi a giocare sempre in porta divertendosi a tirarmi addosso delle bordate con il pallone di cuoio.
- costringermi a mangiare un caccolo estratto dal naso di un altro (per fortuna a questo riuscii a sottrarmi).
- insulti, prese per il culo, umiliazioni verbali a quintali ovviamente erano all'ordine del giorno.
Incredibilmente tutti i ragazzini di questo gruppo (me compreso) sono cresciuti diventando adolescenti, giovani ed infine adulti, ed incredibilmente con il 90% di loro ad oggi ho un ottimo rapporto. Un ragazzino non è l'immagine dell'uomo che sarà.
Forse è per questo che mi sale il nervoso quando leggo alcuni che considerano "bullismo" un commento cinico ad uno sfogo.... mi sorge un "ma vaff...!!".
Ponderare... ponderare... fra il bianco ed il nero esistono tante tonalità di grigio.
@Ozymandias: minchia, il tuo gruppo di amici avrebbe fatto concorrenza al sergente Hartman.
Il fatto che tu ti sia trovato alla fine bene con questi ragazzi e ci sei rimasto amico vuol dire poco. I mass media esagerano si, il bullismo dei commenti è una cazzata, ma tu la tua esperienza si vede che l'hai vissuta diversamente. Altri la vivono in un altro modo e rimangono segnati. Dietro la spinta e le urla ci sarà altro, non sarà l'unico episodio.
Sará che per me non è affatto normale darsi schiaffi, insultarsi, spintonarsi, costringere a fare qualsiasi cosa. Di sicuro non rientrano nel comportamento tra amici, almeno per me.
Non lasciarla da sola ti prego.
@Xyz:
E' giusto quello che hai scritto, proprio per questo il mio suggerimento era quello di ponderare volta per volta, perchè le situazioni sono molteplici e la sensibilità delle persone è molto variabile.
Per quanto riguarda il mio caso, quello che ho subito erano solo semplici bravate infantili di ragazzini strasfigatoni di provincia (me compreso), nessuno di loro è diventato un criminale, già a 25 anni erano tutti ragazzi con la testa sulle spalle ed educati verso il prossimo.
Inoltre quelle esperienze embrionali credo mi abbiano insegnato tanto, credo che alcuni degli obiettivi che sono riuscito ad ottenere in ambito professionale siano dovuti anche a ciò che riuscii ad imparare da piccolo in quei giorni passati al campetto sportivo.
Hai ragione quando dici che non tutti sono come me, persone più sensibili potrebbero rimanerne segnate, però occorre comunque fare attenzione nel valutare ogni singola situazione in quanto si rischia di passare da un estremo ad un altro.
Dico questo giusto perchè non vorrei trovarmi in un futuro distopico alla "demolition man" dove scatta una denuncia fra genitori se un bambino ruba il giochino ad un altro bambino all'asilo nido (ovviamente questa è un'esagerazione, solo per render l'idea).
Ozy pur condivendo il tuo pensiero sull ingigantire il bullismo non posso che dire....minkia ma che cazzo di amici hai!!?? Va bene lo scherzo,le bordate in porta ma gli insulti e prese per il culo umiliazioni verbali all ordine del giorno e che cazzo!!!! Mi domando perché uscivi/giocavi con loro.....dov'èra il divertente?dietro certi comportamenti ce sopraffazione, cattiveria e stupidità da non sottovalutare!
Ozy
Forse hai ragione che il termine bullismo viene un po abusato, ma credo che non vada confuso con altre forme di sottomissione psicologica tipo "iniziazione", io ho fatto la naja e quelle cose li c'erano tutte (ed anche di peggio), in casi estremi ed eccezionali si arrivava alla violenza di gruppo (sessuale... Parlo di violenze sessuali) , ma nel giro di pochi mesi la ruota girava e la burbetta diventava congedante, la vittima diventava aguzzino... Io ho avuto la fortuna di essere in un posto un po atipico, per cui non ho subito violenze (Vabbé gli sbrandamenti degli scaglioni congedanti, non sono violenze ma goliardate da riderci su) e non ho inflitto violenze, quello è uno status che cambia... Non il bullismo, li vieni quotidianamente fatto oggetto di angherie, li viene piegato e piagato l'animo della persona, li tu sei un servo della gleba e puoi solo subire e non azzardarti a pensare di ribellarti, no... Non è per nulla la stessa cosa...
P. S. Una delle cose piu divertenti del militare é quando ho visto fare il jukebox , si chiude la burba in un armadietto, il "nonno" mette cento lire e dice il nome di una canzone, se la burba non la sa o la canta male una gragnuola di colpi all'armadietto... Che sbronzi... Me compreso che ridevo...
Non saprei che dirti Dario, forse sarà che a quell'età non prendevo le cose sufficientemente sul serio, forse sarà che all'epoca pensavo che quella fosse la normalità, non lo so...
Per me era come se tutto facesse parte del gioco, uscivo con loro perchè l'alternativa era stare chiuso in casa (i miei coetanei non potevano uscire perchè avevano genitori meno permissivi).
A casa da solo mi divertivo anche ma per poco, dopo un po' mi annoiavo a morte e avevo una voglia matta di andare al campetto a giocare a calcio (o a basket) distruggendomi fino a sera, probabilmente questa voglia era così grande da farmi passar sopra a quel che dovevo subire.
Ovviamente spesso mi incazzavo, spesso promettevo loro vendetta, quando esageravano mi tirava il culo, però tutto quello era comunque un prezzo che pagavo volentieri pur di giocare, pensa che con gli anni e la maturità per alcuni di loro son diventato persino un esempio e mi stimavamo portandomi un gran rispetto (non mai capito neanche il perchè) XD.
Tutti loro sono cambiati, negli anni ci siamo trasformati in amici normali e molti si sono dimostrati anche molto corretti (parlo di una decina di anni dopo agli eventi che ho raccontato), non lo so Dario, non lo so proprio, però non riesco a vedere quegli anni come brutte esperienze.
Quello che invece quotidianamente mi segna persino oggi (e non poco) sono le angherie che tutti noi italiani siamo costretti a subire dallo stato, le prese per il culo del sistema ecc... quello è il vero "bullismo" che mi fa star male, il dover vivere con la paura di una nuova patrimoniale o di una iniqua ed ingiustificata cartella di equitalia... poi forse sono io che son troppo venale :-)
Minchia mi sta scendendo una lacrima nel ripensare a quei tempi e alla spensieratezza del giocare al campo fino al tramonto e guardare i colori del cielo nelle mille tonalità...
Cavoli Gage,
Io son stato uno dei primi ad essere esonerato dal servizio di leva, non l'ho fatto e quindi non ho provato quelle esperienze che descrivi :-)
Comunque posso dirti che (forse stranamente per alcuni), mi son sempre guardato dal ripetere la storiella con i più piccoli.
Sebbene su di me gravassero in modo lieve o comunque non traumatico gli scherzi dei più grandi, non ho mai avuto la minima voglia di ripeterli su quelli più piccoli, non ho mai avuto smania di diventare l'aguzzino.
Tant'è che con gli anni poi al campetto i miei coetanei facevano puntuamente i "bulli" con i più piccoli mentre io non me ne curavo affatto. Il semplice "evitare" di bullare i più piccoli mi fece diventare ai loro occhi un idolo. XD
Che strana cosa l'adolescenza
Bene! Hai scelto di non farlo... Bene!
Potresti parlare con un professore che possa vigilare su quello che succede in classe/scuola, così la aiuti senza esporti coi tuoi compagni.
@AUTRICE.
I cosidetti "bulli", molto spesso hanno situazioni familiari disastrosi, in ogni caso invece sono tali perchè stanno in gruppo, la loro forza risiede tutta nel fare branco, ora, siccome a me pesonalmente me ne infischio degli sbalzi ormonali uniti a menti acerbe, gli stronzi esistono, questa è gente che attacca per non essere attaccata, che deride, picchia, umilia per sentirsi forte. Anche per me non è normale un simile comportamento, pi, si sa il concetto di normalità è molto variabile. A me diedero fuoco ai capelli, mi presero a sassate e tante altre belle cose, ma invece di uscirne distrutta ne sono uscita più forte, molta della gente che mi ha presa di mira, ora è gente normale, altri sono rimaste delle teste di cazzo.
Ti hanno consigliato di rivolgerti ai professori ma non credo sia una cosa utile, insomma, i professori pensi che non sappiano cosa accade? che non vedano o sentano? semplicemente scelgono di non intervenire, poi ci sono casi molto estremi in cui non si può non prendere provvedimenti.
Una volta, proprio in un commento quì sul sito, qualcuno scrisse: ti danno uno schiaffo tu dagliene due. Ma questo sarebbe rispondere alla "violenza" con la "violenza".
Fossi in te rifletterei sulle parole di Aspasia, sarai giovane, in tempesta ormonale e avrai una mente acerba ma se una cosa per te è sbagliata lo sai, insomma il tuo cervello è funzionante. E ricorda una cosa, i bulli ci sono sempre stati, il fatto che ora abbiamo coniato un termine tutto nuovo non significa che sia un fenomeno di ora, i bulliinoltre non sono circoscritti all'età dell'adolescenza, ci sono anche nel mondo degli adulti. Impara a riconoscerli e nel caso ad evitarli o a neutralizzarli.
Iscrivitevi insieme in palestra, o a palla a volo.
Con la maggior fiducia in voi stesse, affronterete con coraggio, determinazione e finta-simpatia quella manica di deficienti dei tuoi amici di scuola.
ha detto quasi tutto @Aspasia il resto l'ha aggiunto Anonimo alle 11:03 del 24-03-2016
pur consapevole della difficoltà della cosa aggiungo che quando la c.d. bulla ti lascia intendere che se non retrocedi dalla tua posizione sottopone anche te a quel trattamento tu le devi tenere testa, lasciandole capire chiaramente che non ti fa paura ed aiutare anche la tua amica a reagire (possibilmente senza violenza)
Vedrai che se le rendi le cose difficili alla lunga desisterà
Un in bocca al lupo
ed un abbraccio a te ed alla tua amica
Le ha dato una spinta
Scusa ma tu in tutto questo stavi li a belare e a dirle "oh non farle male". Siete due contro una. Una spinta poi.. mah.. che se la prendete sola all'uscita la riempite di calci. Va a capire. Intanto parlane col preside e i professori, poi vai da questa tipa. la isoli, e le dici chiaro e tondo con aria seria che se si azzarda a rifare la stessa cosa con te o con la tua amica le pianti un coltello in pancia. Vedrai che smette.
quoto Aspasia
anche se la sua visione della cosa un po' più "estrema" della mia.
segui il tuo cuore. provi empatia per la vittima perciò difendila.
il discorso della tua "amica" [lei mi ha fatto chiaramente intendere che se non sono dalla sua parte, subirò lo stesso trattamento] mi fa venire il prurito alle mani.
non posso istigarti alla violenza né sarebbe la soluzione. loro sono in maggioranza. ma se prendi una posizione chiara (quella giusta, ovviamente, in difesa del più debole) vincerai - vincerete. se i bulletti non si calmano coinvolgi i professori. ti chiameranno spia e te ne diranno di tutti i colori ma tu fregatene (attenta a non essere aggredita fisicamente). se i prof non fanno il loro dovere coinvolgi le forze dell'ordine.
E' una questione di principio. Non fare nulla è pericoloso. E' apatia politica. Oggi tocca alla tua amica, poi potrebbe toccare a te.
Come scrissero prima Martin Niemöller e poi Bertolt Brecht (riporto lo scritto di Brecht):
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari,
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei,
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht
https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_vennero...
@Autrice
purtroppo il bullismo sempre c'è stato e sempre ci sarà. Su questo non c'è dubbio, e purtroppo come ha detto Justine, non è un aspetto che rimane relegato nella sfera adoloscenziale, Per esperienza personale, anche se tu prendessi le difese della tua amica poco cambierebbe.
Mi ricordo che quando ero alle medie c'era una ragazza che veniva costantemente maltrattata perchè era cicciottella, bruttina ed effettivamente non era proprio pulitissima. Io ero nel gruppo "giusto", quello che la maltrattava, pur non sporcandomi le mani. Più volte ho tentato di far capire ai miei "amici" che stavano esagerando ma non c'è stato verso. Purtroppo è lei che deve reagire se non le piace tutto ciò.
Quello che puoi fare è, se siete amiche, starle vicino e convincerla a parlarne con i genitori. Purtroppo in questi casi c'è da sperare che compaia il primo livido, così da poter immediatamente contattare i carabinieri e far fare un culo tanto ai genitori dei bulletti.. In alternativa c'è da sperare che sia lei a ribaltare il banco in testa a qualcuno...
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