Gio
03
Mar
2016
Mobbing
Non so cosa fare. Mi dicono di lasciare perdere, ma mica posso andare avanti così... Adesso sto lavorando con gli altri colleghi, che al contrario di questa persona sono disponibili, preparati e umani, inoltre dicono che sono in gamba. Ci sto talmente bene che vorrei non andarmene mai, ma presto o tardi dovrò tornare nell'ufficio del mostro, che mi tratta male per la più minima cazzata, mi fa sentire sempre una merda e insicuro di me.
Io vorrei tanto chiedere un trasferimento definitivo ma come cazzo faccio, non è tanto tempo che lavoro lì.
18 commenti
Qualcuno che stia dalla tua parte?
Se è il tuo capo scavalcalo.
quì lo so io chi ci vorrebbe... Inquetamente!... io ti EVOCOOO!
Grazie a tutti del sostegno, mi sa che evocherò anche lui ahah. Scherzi a parte, ho intenzione di agire... un abbraccio anche a voi.
da noi c'era una tizia così...
ha lasciato
In azienda chi comanda è sempre stronzo (e spesso non capisce un cazzo perché non è passato per i ruoli subordinati).
@Gage: mi hai evocato e io rispondo.
Se questo collega è nelle grazie dei superiori, parlarne con loro potrebbe essere controproducente. Quindi, autore, ti consiglio di rivolgerti a loro solo in caso contrario.
Per il resto ti do il mio solito consiglio: fai squadra contro il "mostro". Se ci sono altri colleghi che sono o sono stati sue vittime, alleati con loro: ti capiranno e ti supporteranno perché ci sono passati. Fai, però, molta attenzione ai colleghi che con lui vanno d'accordo: di solito sono lecchini che si mettono al suo servizio per evitare di diventarne vittime a loro volta.
Se hai qualche possibilità di far arrivare alle orecchie dei superiori qualche suo errore o mancanza fallo, anche se sempre in modo discreto: tu stai segnalando la cosa per il bene dell'azienda, ovviamente, non per altro.
Ma, soprattutto, individua i suoi punti deboli e vedi se puoi usarli contro di lui; ad esempio: la moglie gli fa le corna? Tu, durante la pausa caffé, con l'aria più innocente di questo mondo, racconta storie di tuoi fantomatici conoscenti cervi a primavera.
E ricorda, caro autore, non pensare mai per un solo momento di poter avere un rapporto onesto e sincero con lui: questi individui non ne sono capaci e vanno ripagati con la loro stessa moneta.
mente
Mi stavo preoccupando, pensavo che l'evocazione fosse caduta nel vuoto... e come al solito non mi hai deluso...
speriamo che lo sfogante ti legga.
Grazie, gage, ritieni davvero che i miei consigli possano essere utili? Mi spiego: io alcune di queste cose le ho fatte e non mi sono pentita, ma non so se questi suggerimenti possano essere considerati sempre validi.
Bhe ecco, diciamo, che fra i consigli che hai dato ci sono diversi livelli di gradimento, il penultimo paragrafo mi inqueta un pi (ma solo per onorare il tuo nick), invece il mio preferito rimane l'ultimo, questi personaggi amano fare cosi, se é funzionale ai loro scopi, possono anche fingere di esserti solidali... Ma é solo un intercalare prima della scudisciata, mai lasciarsi andare, alla lusinga d'averlo/a conquistato/a.
In effetti il consiglio del penultimo paragrafo non l'ho mai messo in atto al lavoro: l'ho fatto solo qualche volta alle superiori. All'epoca colpii nel segno, ma mi fu fatto notare che era un modo di fare piuttosto cattivo. Lo consiglierei solo se l'autore volesse puntare a far vera mente male.
Orpolina... Hai una luuuuunga carriera, già alle superiori avevi postulato le strategie di "sopravvivenza"...
Solo perché alle medie sono stata vittima di bullismo psicologico. Diciamo che, in seguito a questo, mi sono "attrezzata" e agivo per "difesa personale", anche se riconosco che, in qualche caso, la difesa abbia superato l'offesa.
Io invece ho avuto problemi alle superiori...
Sono cose che ti segnano per parecchio tempo; ognuno, poi, reagisce come riesce e come può.
Penso che il mobbing e il bullismo abbiamo dinamiche molto simili, per questo motivo do questi consigli, forse un po' forti, quando leggo sfoghi su questi argomenti.
Nel mio settore, nell'avere a che fare con i referenti dei miei clienti (i quali peró sono sempre capi-servizio o dirigenti ma mai la proprietà) la realtà descritta da InquietaMente la comprendo non bene, di più!!
È tutto governato dal paraculismo, dal servilismo e dall'arrivismo, della qualità e della trasparenza non frega un cazzo a nessuno, le uniche priorità sono:
- a livelli medio bassi: fare in modo che un problema di qualsiasi natura (la patata bollente) finisca sul groppone altrui e non sul proprio (anche a costo di affondare il pugnale sul primo collega che capita).
- a livello del management: fare in modo che una determinata scelta progettuale non sia mai opinabile e risulti comunque coscienziosa o "l'unica intraprendibile" nel momento di render conto al CDA.
alla fine entrambi gli approcci hanno lo stesso scopo, meglio far perdere 200k alla azienda che esporre il proprio fondoschiena.
Tuttavia questo sistema è altamente sfruttabile (da fornitore intendo, se ci fossi dentro come InquietaMente sarebbe diverso), facendo leva sulle priorità giuste (ovviamente dopo essere già entrati) li si convince ad investire il doppio proponendo al responsabile di turno soluzioni molto più costose ma deresponsabilizzanti per il suo reparto e per il suo culetto.
@Ozymandias: in realtà il mio lavoro è in tutt'altro settore, ma credo che le dinamiche siano le stesse un po' dappertutto. Molti cercano di mettersi in luce, ma invece di farlo puntando sulla qualità del proprio lavoro, gettano fango sugli altri.
Io lavoro nel settore pubblico, questa realtà è molto meno presente, anche se poi si raggiungono altre aberrazioni visto che le promozioni avvengono con altri criteri, chi copre determinati ruoli non si pone il. Problema di offrire un servizio all'altezza del ruolo che ricopre, per cui il dirigente che ha bisogno di un lavoro non lo chiede al mio capouffucio, che é un inetto, ma a me ... Il merito non viene premiato... Ma potrebbe andare peggio, potrebbe essere un capoufficio despota, invece ésimpatico inetto... Ma simpatico.
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Sul mobbing in generale: prima agisci meglio è!
Fai la tua mossa, al massimo ti risponderanno di no. Quando lo faranno tu fa passare qualche tempo e poi riprovaci (magari per altre vie sindacati/dirigenti degli altri uffici etc), fin quando non ti rispndono di si.
Sulle persone che abusano di te: prima reagisci meglio è.
Un abbraccio