Gio
25
Feb
2016
Senza Titolo
Negli ultimi anni non ho avuto molte occasioni di fare "vita sociale". All'università avevo tanti amici, tante uscite, tante frequentazioni, un po', anzi, vivevo quasi con l'ansia di rimanere sola. Poi è iniziato il lavoro..i cambi città, il fidanzato che pensavo sarebbe stata la storia della mia vita..perso all'improvviso. Da lì è iniziata una strana fase di isolamento. Al lavoro ho la fortuna o l'occasione di essere circondata ogni volta da decine e decine di persone diverse, tutte più o meno della mia età (ho 30 anni), e questo è come se avesse appagato in qualche modo il mio desiderio di socialità. oltre a poche amicizie sparse.
Stasera sono uscita con voi, ed era da davvero tanto tempo che non mi capitava di divertirmi così in compagnia. Sono comunque tornata a casa allegra, ma con una strana malinconia di fondo, la stessa che mi prende quando guardo le foto con gli amici di qualche estate fa, sembravamo tutti inseparabili, invece le nostre strade si sono divise...o come quando ripenso al mio vecchio coinquilino portoghese, finito chissà dove, dove mille serate nei vicoli. Ci sentiamo sporadicamente, ma nulla potrà mai tornare.
Nonostante tutto, ancora non mi sono rassegnata a pensare che le cose, giustamente, passino, ancora non le so lasciare andare del tutto. Ancora una volta mi faccio fottere dalla nostalgia, di cose passate, anche se passate da un'ora.
Paolo, spero che tu stia bene. Dovrei odiarti, invece ti penso spesso, e, in fondo in fondo, fra la rabbia, io spero ancora che tu possa tornare ad essere te stesso e a stare bene.
1 commento
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Le cose ti trasformano, i legami si stringono e si allentano, le cose "passano" quando si rimane emotivamente/mentalmente fermi ai momenti di allegria e unione.
Tutti siamo inseparabili, amici e coppie, pure familiari.
Qualcuno sente con più trasporto le persone e se li sente dentro anche dopo che sono passati, altri riescono più facilmente a staccarsi ed essere "indipendenti".