Dom
21
Feb
2016
Odio mia madre
sono una ragazza di 20 anni. Mi definirei un po' sfortunata: mio padre è morto di cancro ai polmoni circa 4 anni fa. Io e lui avevamo un rapporto speciale: ho due sorelle e una madre che entrambi poco tolleravamo. Quando si trattava di ingiustizie lui mi difendeva sempre dalle sue accuse, che variavano da genere a genere, poteva arrivare a picchiarmi anche se spostavo un bicchiere a tavola mentre lei non voleva. Mio padre mi consolava quando lei mi faceva sentire "meno" rispetto alle mie due sorelle, di cui una più grande di me e l'altra più piccola. Era la mia ancora a casa, la mia tana, il mio porto sicuro.. fino a quando poi il cancro non l'ha abbattuto come un mare in tempesta lasciando soltanto schiuma e cocci ovunque.
Prima di morire mio padre, con un tubo Che gli spuntava dai polmoni, mi fece promettere di cercare di trovare un accordo con mia madre, anche se sapeva che non sarebbe stato facile e di rispettarla, ed è quello che da 4 anni sto cercando di fare.
il rapporto ostile con mia madre non è mai mutato: ho cercato in tutti i modi di renderla fiera di me, studio medicina, non ho sfizi particolari poiché dalla morte di mio padre la nostra situazione economica è mutata notevolmente, non compro nulla, non mi drogo, non fumo, non bevo, non avvio tatuaggi. Sono considerata da tutti la persona più socievole e generosa del mondo, sono gentile con gli altri e cordiale. Esco un massimo di due volte a settimana, eppure mi sento continuamente chiamata "STRONZA".
Vivo costantemente di punizioni, vengo picchiata per sciocchezze, fino ad aver lividi ovunque.
Non riesco ad avere una relazione con un ragazzo perché appena esco con un ragazzo lei trova un modo per mettermi in punizione e non permettermi più di vederlo, l'ultima perché di sabato son uscita alle 17.00 per una passeggiata in un paese a un'ora di distanza e tornata alle 23.00, a venti anni, alle 23,00.
Non mi ha mai abbracciata probabilmente nella vita, cosa che fa continuamente con le mie sorelle, non mi ha mai detto BRAVA, neanche pr essere entrata a medicina, neanche la mia media di 30. Non mi gratifica in alcun modo, non mi ha mai detto ti voglio bene, mai.
ho avuto tre ragazzi in tutta la mia vita, mi chiama continuamente puttana.
ho provato più volte a parlarle di cosa provo, più molte mi ha risposto ridendomi in faccia.
Chiedo supporto alle mie sorelle, ma non trovandosi nella mia stessa situazione lasciano correre e se ne fregano .
mi sento frustrata, piango quasi tutte le notti e mi sento un mostro al solo fatto di pensare che forse " era meglio se fosse morta lei che papà ", eppure lo penso.
sento che sta rovinando la mia vita, la mia personalità, sento che sta deviando la mia natura.
Mi sento continuamente in ansia anche solo a chiederle la cosa più misera o sciocca, ho paura anche solo di toccarla, non ricevo i miei auguri di compleanno da due anni ormai.
ho paura di andare a vivere da sola perché mi rendo conto di aver solo 19 anni e di non esserne capace.
A causa sua e delle sue improvvise reclusioni non posso avere storie normali, motivo per il quale non mi sono mai innamorata davvero di qualcuno.. O almeno fino a poco fa.
Ho il cuore a pezzi perché non potrò stare con la persona che amo, e che mi ama, perché lei questa sera mi ha messo in punizione per il secondo mese di seguito, e per punizione intendo : rimanere a casa senza neanche uscire per far la spesa, confinata nella propria stanza solo per studiare.
quindi qualcuno mia, che colpa ho? Cosa ho fatto di male nella mia vita per meritare i suoi insulti, queste ingiustizie, questa cattiveria? Perché devo diventare una persona peggiore ? Perché devo soffrire fino a star male?.. non lo merito, non lo merito.
8 commenti
Se nonostante tutti i tuoi sforzi per compiacerla lei ti tratta comunque male, allora fai altrettanto. Se ti mette in punizione prendi ed esci! Tanto ti tratta male comunque ..così almeno vivi un po' la vita...
Poi se non ce la fai proprio..se hai una media così alta potresti provare a chiedere se ti possono offrire una stanza nella casa dello studente. E magari trovati un lavoretto così da essere più indipendente...sicuramente sarà molto duro...ma sarà più facile rispetto al sentirti sempre maltrattata...e almeno inizierai a vivere...
tesorì
Sono daccordo con light, devi andartene il prima possibile da quella casa, credo sia difficile poter recuperare questo rapporto, e tranquilla non hai tradito la promessa fatta a papà, bisogna essere in due a volerlo, fatti forza piccolé coraggio.
bacetto
Se te uscissi senza il suo permesso cosa succederebbe? fisicamente non riesci a competere con lei?
Le chiedi perchè ti tratta così? chiedile che colpa hai!
"Se te uscissi senza il suo permesso cosa succederebbe? fisicamente non riesci a competere con lei?"
quoto
"Se nonostante tutti i tuoi sforzi per compiacerla lei ti tratta comunque male, allora fai altrettanto. Se ti mette in punizione prendi ed esci! Tanto ti tratta male comunque ..così almeno vivi un po' la vita..."
quoto
se non riesci in questo momento a renderti indipendente, sei in sua schiavitù economica fino a quando avrai un lavoro. Quindi c'è poco da fare. Devi ridurre al minimo i litigi, a costo di mentire e dare le cose di nascosto non solo a lei ma anche alle tue sorelle.
Sei in trappola con una madre pazza e due sorelle conniventi, ma il tutto ricordalo bene è a termine.
Fai due cose: studia a più non posso e laureati prima possibile, seconda cosa impara a dire delle balle spaziali, prendile in giro tutte queste tre arpie che hanno inventato l'anello debole: TU.
Col sorriso sulle labbra TRATTALE DA NEMICHE.
Arriverà il momento della rivincita, eccome se arrverà.
Stesso caso: padre affettuso morto, madre anaffettiva settoriale (solo con me); fratello e sorella complici a spartirsi l"amore" della sadica.
Mi sono laureata tra insulti (ovvio anche putt..na) rifacciamenti e gelo. Ho preso la porta e adesso se vogliono insultarmi si attaccano, anzi no guarda, la sorella piagnucola perchè adesso che mammina è morta (muoiono anche le pazze) vorrebbe "ritrovare" sua sorella..!!!
ahahahhahahhahaha
SE AVESSI IMPARATO PRIMA A PRENDERLE IN GIRO.... ALTROCHE' piangere: devi solo organizzare la resistenza!!! Viva la fiducia in se stessi!! Balle a gogò!
fa una cosa, laureati. trova un lavoro, diventa indipendente. Poi mentre sei a casa, istigala a picchiarti.
Minaccia di chiamare i carabinieri fino a quando non pregherá in ginocchio il tuo perdono.
Falle mangiar merda (nel primo senso del termine). Poi chiama i carabinieri.
Cosí, giusto per ridere un pó.
povero tesoro, è una situazione difficile ma tu dimostri tanta forza, se ce la fai a sopportare tutto questo non temere, ce la farai anche a cavartela da sola, esci di casa, trovati un lavoro ed un posto dove stare. ❤️
Inserisci nuovo commento
Iscriviti!

Hai vent'anni: non puo` impedirti di uscire. Impara a fregartene di lei: so che e` brutto scriverlo, ma l'importante e` che tu abbia un tetto sopra la testa e la possibilita` di studiare. Se lei ti tratta in questo modo, non sei tenuta a rispettarla, "usala" come bancomat e considerala come tale.