Sono un giovane asociale e impaziente

Sfogo di Anonimo | Categoria: Altro

Sono sicuro di aver bisogno di uno psicologo. Davvero. Perché a volte non penso alla mia situazione e il più me ne frego altamente, però quando mi capita di annoiarmi e fermarmi a pensare, scorgo dentro di me una miriade di anormalità. Provo e ho provato tante esperienze diverse, ma ogni volta mollo qualcosa non appena mi accorgo che la strada è troppo in salita e irta di ostacoli, cosicché  mi viene da credere che non possa beneficiarne in alcun modo al termine del percorso. In poche parole, subisco un continuum di disillusioni. E' stato così nello sport, in quella che vorrei divenisse la mia professione e in tutti i vari "sogni nel cassetto". E temo che possa arrendermi anche con l'università, dato che sono troppo impaziente, non riesco a capacitarmi dell'idea di dover studiare come minimo per altri 3-5 anni (prima di poter finalmente lavorare), in un ambiente in cui metto piede solo raramente, considerando che non ho stretto nemmeno un legame di amicizia. Del tipo che mi presento per un esame/lezione e mi ritrovo come un lupo solitario mentre la maggioranza forma gruppetti. Eppure non sono brutto, anzi, ho un fisico da fare invidia a tante persone, tant'è che gli sguardi e le occhiatine si sprecano. Però non trovo modo di socializzare perché gli altri figurati se fanno il primo passo, temono ad avvicinarsi come se fossi un gigante distruttore di mondi. Ed io, chiaramente, un po' perché sono orgoglioso e riservato, un po' perché odio l'idea di dover essere l'ultimo arrivato che s'insinua in un gruppo già fatto - non è una follia, è estremamente facile essere respinti o visti di cattivo occhio dai capibranco - continuo a crogiolarmi in questo circolo vizioso. Sto perdendo i contatti con il mondo e la realtà; se non fosse per i  momenti in cui vado in palestra o seguo il mio hobby, starei tutti i giorni a casa a travagliare la mia giovinezza. Non trovo una via d'uscita e tutti i percorsi mi sembrano impraticabili. Non ne faccio una ragione di vita o di morte, ma credo di avere un'esistenza piuttosto patetica o, quantomeno, di non vivere al massimo.

il problema ce l'hai, la soluzione anche... che aspetti?

signorinapf alle 15:22 del 25-01-2016

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