Mer
13
Gen
2016
Sto diventando razzista, volente o nolente
Mi dispiace profondamente pensarla così. Razionalmente so che è sbagliato, in più, ironia della sorte, mi trovo anche nella situazione opposta: anche mio papà è uno straniero all'estero, eppure ,dopo l'ennesima brutta notizia, sono scoraggiata. Mi sento impotente, mi sento "attaccata" nella mia intimità, in ciò che è mio e della mia famiglia.
Non voglio nemmeno fare l'elenco di tutte le "vandalate" o tentati furti degli ultimi mesi, tra auto e casa. Ormai sta diventando una nuova tassa. E no, non vivo in un malfamato quartiere di periferia, è anche questo il fatto sconcertante. Forse proprio per questo, perché abituati ad un quartiere tranquillo, non abbiamo mai avuto finora certe accortezze e siamo, inconsapevolmente, più esposti.
Tutti gli insulti possibili e immaginabili già detti,adesso è passata la rabbia, è passato il disprezzo, è rimasta solo quest'amarezza che non vuole andare via. In momenti come questi, mi manca ancora di più il mio papà, con lui vicino e non a migliaia di chilometri da qui, mi sentirei un pochino più tranquilla, più protetta, con meno responsabilità addosso.
Sto diventando razzista per esasperazione, per sfinimento e lo so, non è una bella cosa, ma quando sembra essere finita...ecco che spunta fuori un nuovo disastro.
18 commenti
Facile parlare @funghetto, prova tu a dover vivere chiamando costantemente i carabinieri perché il vicino mette la musica a volume assurdo tutti i giorni notti comprese perché perennemente ubricaco. Due minuti dopo che é andata via la volante, ti tocca richiamarla. In un posto, dove vivevo in italia, nel quale i problemi di ordine pubblico e disturbi stavano a zero.
L´indice va puntato contro chi é colpevole, non contro le masse, su questo son daccordo. Ma va puntato e poi usato molto di piú.
ma più
Che discorsi razziali (che poi i genetisti dicono che le razze non esistono), è una questione di diversità di culture, è un momento difficile, si sta andando verso la tempesta perfetta... le energie accumulate prima o poi avranno sfogo.
infatti la "razza" é un parola senza senso. Io non sono né meglio né peggio di altre etnie. Quel che conta é accettare o no una nuova cultura. Molti la combatotno o se ne fregano
Razzista lo dice chi vive in zone tranquille a chi deve aver a che fare con personaggi spiacevoli che sono ANCHE stranieri. Razzista è l'etichetta che i buonisti appiccicano spesso per sentirsi dalla parte del giusto, senza collegare il cervello.
Secondo me non sei razzista, sennò avresti fatto o detto qualcosa di razzista. Secondo me ne hai le scatole veramente piene di ingiustizie, menefreghismo, abbandono da parte di chi dovrebbe fare il suo lavoro.
Ma non sei razzista, sei stufa di quello che ti sta succedendo ed inoltre ti manca tuo padre che e' lontano
@mmHg il tuo è un discorso diverso. Quando si parla di razzismo si parla di etnie ergo si pensa che tutti gli stranieri causino il male.
Non parlavo dello sfogo ed il malessere dell'autore (che anzi mi spiace l'assenza del padre), ma di diventare razzisti che è un estremismo.
Mi sono trovata con vicini di casa pessimi, era una coppia che spacciava e sotto casa mia c'era un continuo girare di persone che rendevano pesante la situazione. Siamo intervenuti e dopo un periodo siamo riusciti a risolvere. Ci sono casi, purtroppo, che non hanno una soluzione immediata, ma ci sono anche persone che guardano, si lamentano, ma non agiscono.
Al contrario ci sono persone che intervengono, ma le leggi rallentano se non bloccano, le situazioni.
Quindi si sà che i responsabili sono stranieri? Qualcuno dell'est? qualcuno genericamente definito rom?
Secondo me ci sono etnie che "attirano" più razzismo di altro, e sicuramente non sono degli agnellini; non dico che se lo meritano a prescindere, ci sarebbe ben altro da dover fare.
Il razzismo è ciò che si ottiene quando certa gente delinqua e le leggi non tutelano abbastanza; non è la soluzione ma è un naturale conseguenza.
Il problema di questo paese è l'assenza di conseguenze quando viene perpetrato un reato. Non parlo di sciocchezze, in quelli siamo maestri della pignoleria, ma parlo di furti, omicidi e reati in genere molto gravi che vedono spesso e volentieri vessazioni da parte delle vittime piuttosto che dei carnefici.
Mi ricordo un evento che mi ha in qualche modo segnato, corea un anno e mezzo fa, scendo di casa, trovo una volante della polizia con i poliziotti a perquisire una borsa di due rom, da quella borsa sono usciti in sequenza: un grimaledello, due coltellacci da cucina, ed una valanga di cacciavite, requisito tutto ma nonostante ciò le due rom lasciate a spasso tranquillamente. Negligenza delle forze dell'ordine? No, impotenza per via delle leggi a loro disposizione
Sei stato in Corea ed è successo questo? :p
Ahahahhahah il correttore automatico è fantastico! Meno male che rido ancora per queste piccole cose, c'è ancora speranza per me!
:p
setanta
I poliziotti cercavano i proventi di furto, portare cacciaviti o coltelli da cucina non è reato, non è il far west si applicano leggi e regolamenti, il problema è che non ce certezza della pena, anche in quei casi dove il reato è manifesto e conclamato.
lintenzione di commettere un reato non è punibile in nessun stato democratico.
Niente di nuovo.
Alla fine siamo un po' tutti razzisti.
Guarda non c'è motivo di essere razzisti, è passata pure quell'epoca in cui aveva un senso indignarsi contro l'immigrazione di massa indiscriminata.
Ormai facciamo parte di una società globalizzata, multietnica e multiculturale, ed è un processo irreversibile. Possa consolarti il fatto che non solo il tuo retaggio culturale è destinato inevitabilmente ad estinguersi ma anche quello dei nostri beneamati ospiti.
Qualcuno ad un certo punto della storia, ha deciso che nel nome del bene comune (o almeno è quello che è riuscito a farci credere), le differenze erano qualcosa che ostacolavano la naturale affermazione dei diritti individuali, e che quindi dovevamo essere tutti liberi ed uguali.
Cosicchè il povero avrebbe potuto migliorare la propria condizione economica lasciando la propria terra e il perseguitato avrebbe potuto trovare la pace cercandola lontano da casa.
Peccato che chi ha deciso ciò è lo stesso che ha causato i problemi del povero e del perseguitato.
Riecco che c'è qualcuno che usa la parola "razzista"! ma razzista di cosa? Perchè uno si è rotto le scatole di veder gente che delinque, ruba, ammazza e la legge non fa nulla? Come hanno detto sopra, "razzista" è al parola che usano i moralisti/perbenisti/ buonisti per far veder quanto loro sia intelligenti e illuminati e tu no!
Posto in anonimo perché ripugna pure a me stesso ciò che sto pensando e scriverò adesso:
"Se la ragazza americana di Firenze fosse stata razzista adesso sarebbe ancora viva."
RIP
@anonimo 12:05; magari sarebbe stato più vitale per lei se non avesse invitato in casa uno spacciatore, assunto droghe e avuto un rapprto sessuale.
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Mi spiace che hai tuo padre lontano da casa ed i danni che accodono nella tua zona, comunque non credo che vorresti che tuo padre venisse maltrattato verbalmente o fisicamente perché è uno straniero dai razzisti nel paese dove lavora. Se dessero la colpa a lui perché ha portato via il lavoro a qualcuno che è nato li o semplicemente lo incolpassero dei crimini che avvengono in quel paese, ti sembrerebbe corretto?
Non si può fare di tutta l'erba un fascio, i cretini sono ovunque.