Mar
29
Dic
2015
Buone feste! che famiglia di merda, ditemi che non sono l'unica.
24 dicembre, ore 5.30 ti sveglia TUA madre, ubriaca dalla sera prima, pestando rumorosamente un pezzo di ferro contro un altro nella stanza di fianco a quella dove dormi. Le faccio notare quanto stia fuori di testa e quella come tutta risposta prende un falcetto più grande di una mano e lo lancia a terra urlando e piangendo.
Ma non finisce qui. La ignori e torni a dormire.. TOC TOC - Ehi, hai del disinfettante?? - chiede una voce tutta preoccupata dietro alla porta. Apri, chiedendoti "ohmiodio, chi devo portare in ospedale" e ti ritrovi TUA madre, che ti indica un graffio che si è fatta volutamente all'altezza del collo, con una faccia da (...) non sò nemmeno io da cosa, non ho parole. Occhi fuori dalla testa, occhiaie NERE.
- Questa sera, la gran cafona ha intenzione di fare ancora "festa" e non si riesce in nessun modo a toccare l'argomento alcool senza che inizi a lanciare per aria (per non tirartelo addosso...) quello che ha in mano in quel momento.
E' già mezza ubriaca, lo si vede e lo si sente... ma tanto lei lo nega sempre.
E' rabbiosa perchè non ho passato il natale in famiglia (ehi, ma vivo al piano di sotto mica in america...)
Ma che natale devo festeggiare io, a chi dovrei fare gli auguri, perchè dovrei fare dei regali? E poi? perchè devo perdere tempo a pranzare con voi? e l'albero? ma chissene fotte dell'albero! Mi trattate da merda tutto l'anno, in una casa di pazzi e devo pure mettermi a festeggiare?
Siamo arrivati a un livello osceno. Mia madre che davanti a me minaccia di ammazzarsi con sto falcetto puntato al collo. E poi nei giorni seguenti le frecciatine "guardate che il ponte è sempre là!" "l'anno prossimo non ci sarò a festeggiare", io la prossima volta prendo le mie due mani sante e gli lavo la faccia a sberle.
Ma è possibile che IO, sua figlia, mi ha cresciuto con tutta la buon'anima di sto mondo, debba formulare certi pensieri. E poi perchè mio padre deve ignorare la faccenda, come se fosse tutto REGOLARE.
In quel momento in cui si è puntata quell'arnese affilato alla gola mi sono chiesta "fà sul serio? e se si taglia la gola, cosa devo fare io?" anzi, già mi chiedevo con cosa tappargli la gola sgozzata. Poi me l'ha lanciato per terra, davanti ai piedi. Pensavo me lo stesse per lanciare addosso.. immagina se decidessi di avvicinarmi, che ne sò mi taglia una mano perchè da ubriaca non capisce. In quel momento già mi immaginavo un qualche taglio profondo e sangue in giro.
Papà, così non và bene e tu forse non te ne accorgi.
10 commenti
Sei V?Ancora?
Ti capisco :(
Il consiglio che mi sento di dare è chiamare i servizi sociali e per are di andare a vivere lontano da lì.
Se riesci a collaborare con i servizi sociali, la prossima volta che darà fuori di matto potrai usufruire di un TSO, ovvero trattamento sanitario obbligatorio.
Pensaci.
se non ti muovi tu non lo fa nessuno...
é una richiesta d'aiuto quella di tua madre, tuo padre ignora il fatto come forma di autoprotezione, se non vedo il problema il problema non c'è, certo non ci fa una bella figura ma é una questione di sopravvivenza, io non so se è una patologia psischica o "solo" un problema dalcolismo, la prima fase é accettare che c'è un problema, ho mal di stomaco vado dal medico, quando c'è una sofferenza psicologica di solito si nega il problema con il classico "io non sono pazzo", in questo caso e chi sta vucino che deve agire, cerca informazioni al centro di igiene mentale della tua zona o ai servizi sociali, coinvolgi tuo padre, se fa spallucce non insistere é solo un peso, ti devi muovere tu, devi portarla da uno specialista in qualche modo, non c'è nulla di infamante o di cui vergognarsi, io questo percorso l'ho sperimentato con mia madre, non ha mai avuto problemi con lalcol ne ci sono mai stati episodi di autolesionismo, ilpercorso é lungo e laborioso, ma può staremeglio, se hai altre domande falle pure, hai bisogno di confrontarti con altri, un consiglio... piangi, tirafuori tutta l'amarezza e il dolore falle uscire tutte quelle lacrime, auguri piccolé... io sto quà... riguardo il tso non sei tu che decidi ma il medico con una delega speciale del sindaco, é un atto a cui si fa ricorso in casi particolari.
Ciao VperVendemmia!!!!
Tua madre è un pericolo per se stessa e gli altri, oltre che una persona che non fa bene ad un nucleo familiare.
Tuo padre è rassegnato, magari crede (o spera) che più di così lei non faccia.
Per il resto concordo con lunak e gagerone.
Gagerone, se mi spieghi poco più nel dettaglio quel che hai fatto tu con tua madre, potrei provarci.
Però quì c'è la paura di andare a parlare con gli assistenti sociali o in altri centri per l'igiene mentale, perchè mio padre è convinto siano TUTTI farabutti.
Io da sola non posso neanche parlare con mia madre di questo problema, ci ritenterò e se incomincia a lanciare roba per aria o visibilmente inizia a far facce strane e a non ascoltarmi posso solo sbroccare e mandarla affanculo una volta di più...
cosa ha sbagliato, tua madre?
scusami se rispondo in ritardo...
i casi sono diversi, ma le soluzioni possono essere simili, mia madre stava male, è questa la leva sulla quale devi fare "pressione", mia madre dopo molte insistenze è andata da uno psicologo, il quale dopo un po di sedute mi ha chiamato dicendomi che ci voleva una terapia farmacologica, quindi psichiatra... stava talmente male che ha deciso di andare al cim di zona (centro igiene mentale), li dopo una seduta introduttiva è stata affidata alle cure di uno psichiatra, dopo una terapia farmacologica affiancata alla frequentazione di un centro per anziani fragili, è migliorata.
ripeto i casi sono diversi, ma il percorso può essere comune, al momento devi comprendere due cose, ci vuole la collaborazione di tua madre, ma prima deve avere coscienza che c'è un problema e non può risolverlo da sola, prima di parlare con tua madre ti consiglio di andare da sola (o con tuo padre, valuta tu) al cim, li ti daranno sicuramente consigli su come coinvolgere tua madre.
prima di iniziare questo percorso con mia madre urlavo e litigavo , poi ho capito che lerrore è mio, non sono in grado di sostenere una normale conversazione, ed anche tu sei esasperata, non potete risolvere da soli, e se lasci le cose così peggiorerà di sicuro, casi del genere ne trattano a decine, capisco che si ha poca fiducia nella struttura pubblica, ma nel mio caso mi hanno restituito un po di serenità, quindi primo step, vai tu al cim e chiedi informazioni, secondo step coinvolgere tua madre, ti diranno loro come fare. se hai dubbi o sono stato poco chiaro chiedi ancora. io tengo docchio questa conversazione.
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se non sei l'unica ... sei davvero rara
mi spiace