Mer
16
Dic
2015
Odio la vita
Sono un fallito del càzzo, solo, senza amici, con prospettive future deprimenti al solo pensiero di vivere di uno stipendio da comune mortale, quando potevo essere ricco. Ma ovviamente ti pare che ad uno sfigato nel dna doveva capitare che l'azienda di famiglia potenzialmente milionaria fallisse, salvando solo qualche briciola. Non passa giorno in cui non pensi a come sarebbe potuta essere decisamente migliore la mia vita: fatta di soddisfazioni, ultra benessere, continui traguardi, qualcosa di cui vantarsi e per la quale essere orgogliosi. E invece mi ritrovo come il peggiore sfigato con tendenze autocommiserative, con accenni di disturbi di personalità, perennemente in ansia e tremendemente stanco del piattume della propria vita. Mai una botta di culò, seppur minima, mai qualche soddisfazione, qualcosa per cui compiacermi. Sono sicuro che qualche moralista verrebbe a dire: "I soldi non fanno la felicità". Peccato che la mia felicità del cazzò non riesco a raggiungerla comunque perché devo faticare tremendamente per ottenere qualsiasi cosa faccia e non parlo unicamente di benesseri materiali. POI ACCENDO LA TV e vedo qualche strasculato realizzato, ricco e famoso ed incomincio a deprimermi, sento un senso di inadeguatezza e di vuoto che mi pervade per ore. Mi sento come se fossi in una stanza buia nella quale si trova la chiave del mio successo e della mia felicità, ma non riesco a trovarla perché non vedo niente. E' frustrante e deprimente. Vogliamo parlare delle relazioni con gli altri? Dico semplicemente che sono disilluso, odio la superficialità e il qualunquismo delle persone. Odio il luogo in cui vivo, popolato da individui beceri, ignoranti, pressapochisti e presuntuosi. Dovrei cambiare città per vivere meglio e incontrare qualcuno, ma, guarda un po', attualmente non posso farlo. Vabbè basta, tanto non mi leggerà nessuno.
12 commenti
Ehh, le ditte che falliscono!!
e poi cosa significa potenzialmente milionaria? o funziona o non funziona.
Alcuni ricchi e famosi hanno faticato per arrivare a quello che hanno.
approvo anonimo.
ti ho letto. Ma lo straculato alla TV é diverso da quello che nasce in una famiglia con una azienda di proprietá?
ti ho letto sì e mi ha colpito la tua storia
io ne ho una simile ma con un lieto fine, ho la fortuna di vivere di rendita su quanto hanno creato le due generazioni che mi hanno preceduto, non oso immaginare come si possa vivere senza una certa solidità economica
nella vita ci sono già un sacco di problemi, tagliando tutti quelli inerenti al vil denaro la qualità della stessa aumenta a dismisura
la sensazione di tranquillità che mi dà un corposo conto in banca e svariate proprietà immobiliari è qualcosa alla quale, dovessi mai rinunciare, mi atterrerebbe
coraggio amico ti auguro di trovare il giusto spunto per far valere quella imprenditorialità che ti appartiene per DNA
Alla luce di ciò che ho appena letto, finalmente posso ufficialmente definirmi un SUPEREROE :D
IL mondo non ti aiuta ne lo farà mai, la forza di rialzarsi la devi trovare tu:
Da bambino i mei avevano un'azienda ben avviata che andò a rotoli fallendo circa 15 anni fa e lasciandoci in atroci debiti. Come te ho saggiato sia le stelle che le stalle (passando a quest'ultime in fase adolescenziale, non proprio il massimo della vita, son cambi di vita forzati che non si dimenticano).
A differenza tua però, mi ero talmente legato alle stravaganze di una vita agiata che non ho fatto altro che profondere tutto me stesso per riconquistare il fasto perduto (senza il quale sinceramente non avrei accettato il divenire con serenità).
Pur non avendo ancora raggiunto del tutto il livello che mi ero prefissato, sono comunque riuscito a mettere in piedi in autonomia un'azienda ben strutturata, qualche fidato dipendente, contenutissimi rischi imprenditoriali (dovuti al settore di nicchia in cui sono riuscito sputando sangue ad innestarmi) ed una rendita più che soddisfacente, grazie alla quale ho una casa di proprietà, una supersportiva usata e (sinora) tutte le altre infantili frivolezze che mi son passate per il cervello.
Tutto questo idillio però costringe a parecchi compromessi, obbliga ad ingoiare merda 10-12 ore al giorno, elaborarla, riciclarla, riconfezionarla e rivenderla sotto forma di condotta politicamente corretta in funzione della circostanza. Costringe a lottare continuamente con lo sceriffo di nottingham dei nostri giorni (il fisco), che non perde occasione per dissanguare chi abbia qualsiasi bene registrato o tangibile (frega un cazzo di beccare solo chi evade, quelle son stronzate demagogiche per il popolino, vanno solo e soltanto da chi possiede asset esigibili, sia esso onesto o ladro).
In ogni caso concordo con te che il mondo è merda e puoi scegliere se giacerci in mezzo (come stai facendo tu), o prenderla, ricoprila di zucchero e rivenderla con etichetta "made in italy" a pecoroni meno scaltri destinando a loro la vita che stai facendo tu.
Sia il benessere che la miseria esistono grazie ai dislivelli, il ricco non esiste senza il povero e viceversa. (cazzo anziché una risposta ho scritto un ulteriore merdoso sfogo.. pazienza)
sono uno scemo...
ho un lavoro normale, una moglie che mi ama (almeno fino a prova contraria), un figlio brillante a scuola... , niente agi e ricchezze, ma un sorriso e un abbraccio quando torno la sera dal lavoro, e mi sento sazio, è del tutto evidente che sono un povero scemo... che nessuno si azzardi a "svegliarmi".
@acerbis sei di una sensibilità unica
certo che se non sei riuscit oa raccattare una squinzia nonostante tu sia ricco sei proprio uno figato :(
@gagenore
Dolce
Ahahahahah....allora siamo in due GAGENORE!!! :-) Mi sa proprio che non abbiamo capito nulla dalla vita e che forse non è vero quando dicono:"i soldi non te li porti nella tomba!"
È un po come vincere col gioco d'azzardo, ma non funziona così.
Vabbè, diciamo che hai sempre dato per scontato di fare la bella vita coi soldi del papy e ti è andata male.
Sai cosa, di sfigati come te che però non avevano nemmeno l'opzione "aziendina di famiglia" ce n'è a migliaia. Quindi no, non mi fai pena. Anzi questo dare sempre la colpa agli altri, autocommiserarsi e continuare a menarla su "ciò che poteva essere" mi da anche un po' fastidio.
E' inutile che cambi città, tanto vista la tua immensa stima nel prossimo e l'ottimismo che ti contraddistingue, anche lì non troveresti altro che cose e persone di cui lamentarti, quindi cerca di cambiare tu atteggiamento mentale.
PS: e standing ovation per @gagenore.
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io ti ho letto
ok sei povero...capirai
hai difficoltà a relazionarti...e vabbè
"Odio la superficialità e il qualunquismo delle persone. Odio il luogo in cui vivo, popolato da individui beceri, ignoranti, pressapochisti e presuntuosi."
è sempre colpa degli altri...certo (tu non sei capace a farti degli amici e la colpa è del prossimo)
potresti anche essere ricco, cambiare città o quello che vuoi se continui a ragionare cosi non sarai mai felice