Sab
24
Ott
2015
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Sono vuoto. Nessuno che mi conosce lo direbbe mai. Per anni son sempre stato convinto di essere sulla strada giusta. Viaggiavo, ero felice. Ero sicuro di quello che stavo vivendo, ero determinato. C'erano alti e bassi, ma era il mio percorso. Ero felice e gli obiettivi che avevo li realizzavo, tutti. Non so cosa sia successo, in realtà proprio nulla di particolare, solo un rientro inaspettato a casa per vari motivi. Uno dei tanti è che quella felicità che tanto avevo rincorso per anni era sparita nel nulla, così da un giorno all'altro. Quella mia voglia, ironia, desiderio di vedere il mondo non era più la stessa. Perchè? Come mai? Cosa ha smesso di funzionare?
Sono mesi in cui mi sento vuoto, privo di qualsiasi emozione che un essere umano possa provare. Apatico. Manca l'energia per coltivare passioni. Se rido è perchè fingo, è solo una contrazione di muscoli facciali. Non c'è gioia che possa durare. Non c'è amore.
Il viso è così abituato a lacrime che oramai non ci faccio più caso se qualcosa scende dagli occhi, è diventatà normalità. Normalità è andare in giro con uno sguardo perso, che fissa nel vuoto, prigioniero in una società e città troppo strette per me. Non sono più capace di gestire situazioni in compagnia, fuggo, sono assente. Ci provo, con la musica, i film, nulla sembra alleviare qualcosa, anzi, scavano sempre più nel profondo e non danno pace. Rapporti con vere persone poche, mi rendo conto che non posso essere una palla al piede e seminare semi marci ad alberi in fiore. Questi stessi alberi sono così potenti che le loro radici tengono salda la terra sotto i miei piedi. Se mi lascio abbandonare non so quanto male causerei. Ho sempre pensato che sono la mia vera forza, ho paura se dovesse arrivare un giorno dove perdo anche tutto questo. Cosa sarei in grado di fare a me stesso? Mi guardo allo specchio è vedo qualcuno veramente esile, orribile, neanche il mio riflesso mi suscita qualcosa che potrebbe rimettermi in moto. Anche il mio corpo non mi sta vicino e si abbandona a urla sconnesse che mi tengono più immobile.
Ora penso al domani. E' una cosa pesante, ogni giorno sempre di più. Un nuovo giorno nel mondo, un nuovo giorno a nuotare verso la superficie per prendere una boccata d'aria e ritornare poi giù, in apnea negli abissi.
3 commenti
-Viaggiavo, ero felice. Ero sicuro di quello che stavo vivendo,
penso te l'avessi detto che viaggiare non avrebbe portato alla soluzione, e forse lo sapevi anche te
-Sono mesi in cui mi sento vuoto, privo di qualsiasi emozione
probabilmente perché non stai facendo ciò che senti ti servirebbe
L'importante è continuare ad ascoltare la propria testa. e non cadere in tentazione in falsi ideali,che vedendo debbolezza interiore potrebbero tendere la mano. lavora su te stesso,con il duro lavoro si puo' godere e vivede dell'abbondanza che è dentro di noi
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Questo perché probabilmente ti sei lasciato prendere troppo dalla società e dalle troppe cose che hai.
Non hai mai provato a staccare la spina da tutto e da tutti.
Fatti un po' di campeggio o immergiti in mezzo alla natura.
"Depurati".