Mer
16
Set
2015
Caramelle ne vorrei ancora
Sono a casa malata nonostante il caldo estivo, ho mal di testa, raffreddore e mal di gola, tu mi chiedi (non io, eh, tu) se ho bisogno di qualcosa e io ti chiedo delle caramelle forti. Vai a fare la spesa e ovviamente le caramelle non me le porti, ma non è che io voglia fare una questione per le caramelle, per carità, anche se sono completamente tappata e mi prude la gola e questa cosa mi fa girare le palle visto che con una caramella avrei subito sollievo, il punto non è questo. Il punto è che tu OSTENTI sistematicamente il fatto che io sia l'ultimo dei pensieri della tua vita trooooppo tormentata e infelice per dare a una figlia l'affetto e la cura che in genere le spetta. Ma va bene, io sono adulta e non c'è bisogno che badi a me, anche se mia sorella che ha sette anni più di me viene trattata come una bambina con una malattia terminale, anche se tu servisci e riverisci tutti dal tuo compagno ai miei cugini, a mia sorella, al suo fidanzato, tutti tranne me, insomma. Anche se tu quando avevi quattro anni in più di quelli che io ho ora non avevi fatto un cazzo, non avevi una laurea perché nemmeno ti ci eri iscritta all'università, eri andata a cazzeggiare da tua sorella all'estero (perché detto fra noi, lei che tu definisci tanto idiota lavora da vent'anni più di te) e poi avevi avuto il colpo di genio di sposare mio padre -perché ti fidi ciecamente delle abilità di tutti meno che delle mie- trovandoti ovviamente inculata perché lui era un incapace abbindolatore proprio come il tuo compagno attuale per il quale hai fatto sacrifici inimmaginabili e speso cifre che mi sputeresti in faccia se te le chiedessi io. Mentre poi i viaggi a mia sorella li paghi, ma vabbè.
Eh nulla, aspetto che finisca lo spacco e mi vado a comprare da sola le mie caramelline, sperando di non svenire per strada. Che mal di gola.
2 commenti
-Che mal di gola.
un'altra famiglia mulino bianco, vedo
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