Ven
31
Lug
2015
Religione e cristianesimo
Allora,non sono adulta,sono più o meno adolescente.La mia religione è quella cristiana.Ho fatto catechismo,la comunione,il battesimo.Credo in Dio e in Gesù come suo figlio.Ma non credo nelle religioni.Nel senso:credo in tutto ciò che dice la Bibbia(anche essendo fatti storici e assicurati da atei).Ma non trovo che,per essere un buon cristiano,si debba per forza andare a messa e che si debba confessarsi proprio a un sacerdote(insomma,è più logico confessarsi a Dio,no?).Ammiro il Papa per la sua dedizione,ma non trovo proprio sia Santo.Non trovo molto il significato nel Santo.Credo negli Apostoli e nelle loro parole.So che Maometto esisteva,nel senso lo vedo come "profeta" ma non di ciò in cui credo(nel senso non il profeta del quale ascolto le parole,credo solo fosse una persona particolare,magari con una diversa interpretazione del suo compito(?),non so).Penso che Io diavolo esista,e che controlli persona per persona diffondendo il male,e che Dio a volte ha troppi impegni e non riesce a sovrastaroo o qualcosa di simile(credo ceh Dio si impegni,insomma).Ma le religioni,secondo me sono esagerate.Non penso che uno debba rispttare tutto ciò che è detto dal sacerdote oer essere un buon cristiano(anzi,credente).1)Erano altri tempi(tenerlo a mente)e la mentalità era diversa e,a volte,più rigida(mi riferisco anche ad altre religioni)2)Nel tempi si sono aggiunte cose e usanze,che nel periodo di Gesù non si facevano(dunque non si può sapere se giuste o meno)3)S dovrebbe tendere a coinvolgere di puù i giovani(perchè,personalmente,andiamo a messa o ad altri riti parecchio scocciati)4)Spesso sono state le religioni a privocare guerre(pensiero un po' illumnista,ma vebbe).
Ecco.Potreste aiutarm e magari,"Illuminarmi" e consigliarmi?(Non sino illuminista)
/HeLp
20 commenti
Fai bene a porti delle domande e non dare per scontate alcune cose.
I quesiti che poni sono secolari ormai, e nessuno può darti una risposta certa. O almeno, se qualcuno lo fa secondo me pecca di presunzione.
C'è chi dice che i Cristiani possono essere più o meno praticanti, chi è più "fondamentalismi" e pensa che se sei davvero Cristiano devi credere anche nella Chiesa come istituzione.
Io ti dirò: secondo me devi decidere tu. Cerca, chiedi, scava a fondo. Per me sono le basi di una religione ad avere valore, non il mezzo con cui l'uomo ha scelto di diffonderla, anche se quello ha comunque il suo peso.
È una scelta molto personale. Sei giovane, hai tutto il tempo per crearti una tua identità religiosa, ma già il fatto che ti poni la questione ti fa onore.
ciao, leggi questa storia....
Un uomo scoprì l’arte di accendere il fuoco. Dopo questa scoperta, prese i suoi attrezzi e andò verso nord, dove c’erano tribù sulle montagne che tremavano per il grande freddo e cominciò a insegnare loro l’arte di accendere il fuoco. Mostrò loro i vantaggi della sua scoperta: potersi riscaldare durante l’inverno, preparare i pasti, utilizzare il fuoco per costruire. Ed essi imparavano con entusiasmo. Quando ebbero imparato, lo scopritore dell’arte di accendere il fuoco si recò verso un altro luogo, senza dar loro il tempo di ringraziarlo, perché era un grand’uomo.
Ai grandi uomini non importa come vengono ricordati o se si mostra loro gratitudine. Quindi, egli scomparve e si recò da un’altra tribù, alla quale si mise a insegnare ad accendere il fuoco. Anche questa tribù si entusiasmò, ed egli divenne sempre più famoso.
I sacerdoti, allora, temendo che la propria popolarità diminuisse, decisero di sbarazzarsi di lui e lo avvelenarono. Per non insospettire il popolo, i sacerdoti fecero così: prepararono un ritratto di quell’uomo, lo misero sull’altare principale del tempio e dissero al popolo di venerare il grande inventore del fuoco. Sull’altare misero anche tutti gli strumenti utili per accendere il fuoco, perché tutti li venerassero. Con il tempo elaborarono anche un rituale e una liturgia per la venerazione degli strumenti e dello scopritore dell’arte di accendere il fuoco. Costui venne adorato e venerato per decenni e decenni, per secoli e secoli, ma non c’era più fuoco. Dov’è la preghiera?
Nel fuoco! Dov’è il fuoco? Nella preghiera! Sta proprio lì. Ciò che voi fate per trovare il fuoco è preghiera. Pregate per settimane, mesi e anni, ma restate senza fuoco. Niente preghiera, niente preghiera. Molta buona volontà, ma niente preghiera.
Finche ti poni delle domande non sei schiava della religione. Ci sarà un motivo se si dice che "la religione è l'oppio dei popoli".
In un certo senso è molto simile ad una propaganda.
Nella bibbia ci sono fatti storici???
Forse (ma forse) in una parte di essa (il vangelo) ma poi nemmeno tanto, perchè i vangeli sono molti, e i vari concilii ecumenici scelsero quali ufficializzare in base alla storia che LORO volevano tramandare. Esistono tanti vangeli apocrifi a cui ti consiglio di andare a dare un'occhiata. Tieni in considerazione il fatto però che quasi tutti sono stati scritti almeno 100 anni dopo la morte di Gesù, quindi direi ch, di attendibile e verificabile, hanno comunque ben poco.
Scusa tu vuoi dirmi che credi VERAMENTE che nella bibbia siano riportati FATTI STORICI???? :O Tipo Mosè chep assa in mezzo al Mar Rosso?
fata, è stato documentato che anche il passaggio del mar Rosso è un fatto storico. Peccato che hanno tradotto di emme, perché non era il mar Rosso, ma un canneto. Parecchi fatti scritti nella Bibbia sono riconducibili a eventi storici realmente avvenuti. Poi, logico, la Bibbia è una guida spirituale, mica un documento storico. Quindi chi l'ha tradotta ha cercato di guidare la gente verso un determinato tipo di pensiero. Ma è innegabile che la Bibbia sia uno dei documenti storici più importanti.
Per quel che mi riguarda, la forte presa delle religioni sui popoli dipende da 2 fattori:
. Il bisogno di spiegare (anche con una miriade di stronzate) ciò che ancora non si è in grado di spiegare
. La paura della morte
intendevo che la Bibbia è nata come guida spirituale, non come documento storico
Appunto.
Guida spirituale è una cosa, documento storico ben altra. :D
E' un testo che deve essere interpretato, pieno di contenuti metaforici. Non un documento storico.
No, non mi hai capito. I fatti citati nella Bibbia, a livello generale, sono accaduti davvero. La migrazione degli ebrei dall'Egitto è avvenuta. Così come il Diluvio Universale. Anche Gesù Cristo è esistito davvero. Di recente hanno scoperto anche che le origini dell'essere umano come lo conosciamo ora è molto probabile che affondino le loro radici in Mesopotamia, dove pare ci fosse il giardino dell'Eden. Su questi fatti non ci piove. La Bibbia è nata come guida spirituale, e chi l'ha scritta ha riportato gran parte dei fatti ingigantendoli per spingere i fedeli a credere in Dio (e anche chi l'ha tradotta ha fatto la sua bella parte) e anche su questo non ci piove. Ma ha finito con essere una fonte storica molto più preziosa e attendibile di quello che si pensa. Il passaggio del Mar Rosso, che per me è l'emblema della manipolazione religiosa (e ti parlo come una che crede in Dio), ad esempio, pare che sia stato tradotto male. Non era il mar Rosso che conosciamo noi, ma una zona paludosa immensa, un canneto talmente grande da sembrare un mare. Che, pare, era di colore rossastro.
Alla fine, è innegabile che la Bibbia sia un documento storico. Con inesattezze, in certi casi anche serie, ma è un documento storico, punto.
Risposta a Fatadelporto
credo più nel Nuovo Testamento.Perchè insomma,in certi tempi,qualcuno avrà anche esagerato,aggiunto cose,o scritto allegoricamente(io la vedo spessso così).Perchè,una cosa che trovo sbagliata,è che Dio dica:non avrai altro Dio fuori di me.È giusto,ma i 10 comandamenti sono come imposti,e questo lo trovo un. po' sospetto.Embè,fatadelporto,io non ho paura della morte.Preferirei non andare all'inferno(grazie,anche se,se Dio è misericordioso,dovrebbe mandarci proprio i seguaci del Diavolo(che poi Inferno Purgatorio Paradiso..etc a volte sono un po così,ma mi piace pensare che esista un Purgatorio,il fatto di stare nel mezzo).Comunque,è logico che la Bibbia vada letta metaforicamente,tralascisndo certi fatti.Perchè ovviamente l'antico testamento era legato ai pensieri che gli antichi facevano,come creare miti etc.Ho tutta la vita per pensarci,lo so,ma a volte la Religione la vedo troppo imposta e fantastica.
>Ma non trovo che,per essere un buon cristiano,si debba per forza andare a messa
Perché a differenza di altri, hai un cervello funzionante e sei in grado di trarre le tue conclusioni.
più che fantastica, anonimo, io la trovo soprattutto troppo imposta. Alla fine abbiamo bisogno di rituali e spiritualità (che poi sia vero o no che c'è un dio sopra di noi è un altro discorso, io parlo dei bisogni di una persona). Però, è anche vero che, come una persona ha bisogno di mangiare più di un'altra, per X ragioni non possiamo avere tutti lo stesso bisogno spirituale. E imporci delle regole spirituali e pretendere anche che vengano rispettate sempre e comunque, pena chissà che punizione, lo trovo deleterio.
Io invece, con tutti gli stravolgimenti che ci sono stati ultimamente, ho un'idea un po diversa.
Come scritto prima, bisogna essere critici e cercare le risposte alle domande che ci poniamo, ed è anche vero che l'integralismo non porta da nessuna parte, forse giusto all'odio ed alla chiusura mentale.
Però è anche vero che se una religione e ha determinate regole, da fedele, io le debba seguire.
Non è che per ogni cosa, mi metto a dire "sì però erano altri tempi, bisogna capire.." e tengo solo le cose che mi piacciono.
Non mi sembra gran che come scelta.
Visto che la fede è spesso paragonata all'amore, è come quando qui la gente si sfoga di compagni/compagne che non sopporta più e che non ama più.
Se ami una persona l'accetta per quella che è nella sua interezza. Dovrebbe essere così anche per una religione, secondo me.
Se cominci con "questo no, questo neppure, questo non ci penso proprio.." allora è la reliviene di per se che non va bene!
Esempio: battesimo. Sono appena stata ad un battesimo di due persone non sposate. Per me è ipocrisia pura. Dire "ma lo facciamo perché siamo credenti". Allora dovresti seguire determinate regole, ergo tuo figlio è nato fuori dal matrimonio, ergo è un bastardo.
Ergo non puoi battezzarlo. Punto. Non ti sta bene? Cercati una religione diversa.
Scusate se sembro dura, ma non stufa che ognuno plasmi le cose a proprio piacimento, stravolgendo regole che esistono da secoli.
Scusate, ogni tanto non sto dietro al correttore automatico. Ovviamente mi riferisco al battesimo del figlio di due persone non sposate.
Condivido anche quello che dici tu, Luna. Motivo per cui sono anni che non vado in chiesa. Credo in Dio, o almeno, credo che esista qualcosa oltre quello che vediamo. Ma non mi riconosco più nei riti cattolici, infatti ho già deciso che non intendo sposarmi in chiesa e non intendo battezzare i miei eventuali figli, se mai ne avrò. Se loro sceglieranno di farsi battezzare una volta cresciuti, li sosterrò volentieri lungo il loro percorso. Ma non sarò io a imporglielo.
Rileggendo il mio commento, mi sa che ho espresso proprio male il concetto che ho in testa.
Quello che non mi piace in una religione è la severità (leggasi bigottismo). Non esiste che io venga definita pessima cristiana da uno che magari come cristiano fa anche schifo, ma siccome va in chiesa a prendere la particola tutte le domeniche, allora si può permettere di criticare. No, un cazzo. Taci e basta. è questo quello che mi manda ai matti. Il fatto che la religione ha questa pressione sociale. Nonostante le mie decisioni in ambito religioso, sono comunque un po' in ansia all'idea di come verranno prese. Però, appunto, se non sento l'esigenza di andare in chiesa tutte le domeniche, ma preferisco fare altro per esprimere la mia spiritualità, non intendo sentirmi dire che sbaglio. Quella è questione tra me e il padreterno!
Allora ti direi di leggere, studiare e cercare ciò in cui credi in altre religioni.
Non tutte sono così bigotte, mi spiace dirlo..e non in tutte le regole di vita precludono di potersela godere, la vita.
I Cristiani tendono a trasformare ogni cosa in un peccato o qualcosa di cui vergognarsi.
Ed anche nel battesimo, mi vorrebbero far credere che mio figlio, appena nato, ha già qualcosa da cui deve essere purificato.
Ma va!!!
-credo in tutto ciò che dice la Bibbia(anche essendo fatti storici e assicurati da atei).
o.o questo è quello che ti hanno detto i cristiani
-So che Maometto esisteva,nel senso lo vedo come "profeta"
e viceversa per gli islamici
-e che controlli persona per persona diffondendo il male,
non c'è bisogno del diavolo per spiegare il male
1)Erano altri tempi(tenerlo a mente)e la mentalità era diversa e,a volte,più rigida
il punto è se hai capito perché
-usanze,che nel periodo di Gesù non si facevano(dunque non si può sapere se giuste
quello che ti frega è il ragionare per assoluti, giusto o sbagliato
3)S dovrebbe tendere a coinvolgere di puù i giovani
ma anche no!
4)Spesso sono state le religioni a privocare guerre
le religioni sono una conseguenza non una causa
La Bibbia arriva a noi tradotta seguendo questa linea: in principio fu aramaico, poi successivamente tradotta in greco, dal greco, la fonte di riferimento, in tutte le altre lingue.
Supponendo e ricordando che taluni termini in greco hanno oltre cinquanta possibili significati, è plausibile dire che la bibbia è tutto fuorché un testo affidabile.
Inoltre per quel che concerne Gesù, sinceramente non esistono al momento prove schiaccianti della sua esistenza, ne parlano fonti romane, come catone, ma nessuna fonte dell'epoca inerente alle zone dove avrebbe vissuto. È bene sottolineare che in tali zone ci sono molte, molte fonti di quella zona, nessuna che parli di Gesù.
Terzo aspetto, attualmente, non esiste un vangelo originale ritrovato, il piu vecchio è datato 400 d.c, ergo al momento si possono definire i vangeli poco attendibili.
Il diluvio universale non ha nessuna prova al momento, almeno nel senso stretto del termine che noi conosciamo.
Va detto pero e ricordato che ciò non significa che i fatti citati nella Bibbia non possano essere avvenuti, semplicemente ed erroneamente potremmo darli un significato molto diverso.
In fin dei conti, è vero è plausibile che la vita umana nasca in Mesopotamia e proprio li abbiamo popoli come assiri e babilonesi che trascrivono di razzi e fanno scoperte scientifiche astronomiche molto al di fuori della loro portata
Il diluvio universale è avvenuto, solo, non è così universale come ci hanno fatto credere.
Semplicemente, si è trattata di un'alluvione di proporzioni epiche. Giustamente, all'epoca la Mesopotamia era abitata da gente che, pur essendo nomade, non è che abbia girato tutto questo vasto mondo. è normale che l'abbiano ritenuto universale. Come è normale che l'abbiano ritenuto una punizione divina. Quello che trovo curioso è che ci siano tracce di questo racconto anche nell'antica Grecia e nell'antica Cina.
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