Lun
22
Mar
2010
Non giudicatemi
Premetto che non voglio che mi venga fatta la morale, nè voglio essere giudicata da sterili moralismi. Chi risponde al mio sfogo con questa intenzione se ne può andare a 'fanc...ulo sin dal primo minuto.
Sono innamorata da 3 anni quasi, ma non è più come all'inizio. non lo è nemmeno per lui, temo. ci vogliamo bene, lo sappiamo. ci sosteniamo, ci coccoliamo, ci capiamo... come sempre. calma piatta insomma. cucciolo e cucciola. sesso sì, un pò forzato, e un pò - devo ammetterlo - fingo anche. perchè non voglio stare male per quello che non ho, la passione dei primi mesi, e quindi prendo quello che c'è quando c'è. facciamo bene l'amore, questo è vero, perchè quando lo faccio con lui la mia testa è lì. quando non lo facciamo però è altrove. però stiamo bene. sì, alla fine sì, forse è anche un orrore dire "stiamo solo bene". mi manca qualcosa. qualcosa che non so. io che proclamavo un amore equilibrato, in fuga dalle passioni, perchè dalla mia in passato sono fuggita... ora vedo che non sono più così sicura di quello che pensavo.
qualche mese fa conosco una nuova amica. carinissima, molto simpatica, mi presenta il suo gruppo. tutti musicisti, professionisti di un certo livello. io sono musicista da quando avevo 14 anni. una cena insieme, viene anche il mio lui (lo chiamerò Luis). difficile a integrarsi, Luis parla di politica tutta la sera, ma gli altri non ne capiscono molto. come me del resto: ne capisco qualcosa grazie a Luis, ma non me ne sono mai interessata. Per lui è una passione. La mia passione, come del resto quella degli altri, è l'arte, la musica, la letteratura. Cose per le quali Luis ha un interesse meno forte. chiacchiere su chiacchiare, mi ritrovo a parlare con l'altro, compositore, docente di pianoforte, magnifico sorriso. mi folgora, e pensare che non lo avevo nemmeno notato. finisce la serata, si torna a casa. "simpatici i tuoi amici". e la cosa si conclude lì.
continuo a frequantare la mia nuova amica. senza malizia finisco per frequentarte il suo gruppo dov'è anche l'altro dal magnifico sorriso (lo chiamerò Simon). Trovo anche un nuovo lavoro come musicista, Simon non è coinvolto, ma si ferma a vedere le prove. quando può lo fa sempre. io aspetto il giorno delle prove con sempre maggior apprensione. per non pensare mi impegno doppiamente nella lettura, nello studio, nel lavoro. ma lui e il suo sorriso non si schiodano da me. certe vlte mi sembra di impazzire, conto le ore. è evidente che manca qualcosa. con Luis faccio l'amore furiosamente, per levarmi di dosso questo pensiero.
non sono pentita. conto i giorni.
3 commenti
sono io
grazie della risposta. io ho quasi 29 anni, non sposata e nemmeno convivo. Luis quasi 37. Simon quasi 44. Stasera sono stata a cena con Luis, è vero, tra noi le cose vanno molto bene. ci comprendiamo, ci divertiamo. non so se sarebbe la stessa cosa con Simon, e poi non mi spiego perchè un bel ragazzo come lui non abbia una compagna. in certi momenti sospetto sia gay, in altri che non sappia effettivamente gestire una relazione, e non so se la seconda ipotesi mi renda più perplessa della prima o viceversa. il problema è che continuo a contare i giorni. forse Simon rappresenta per me quello che vorrei diventare: una professionista ambiziosa, tutta presa dalla propria carriera. quello che con gli anni e con il lavaggio del cervello che i miei e il paese piccolo in cui vivo mi hanno fatto. quando ero bambina non giocavo con le bambole, non volevo diventare una brava mamma e moglie come le mie amichette: volevo consacrare la mia vita al lavoro, alla carriera, alla passione che in questi casi ci trascina. mi sono illusa per anni di volerci diventare, mamma e moglie, solo per scoprire che erano altri ad averlo deciso per me, specie mia madre, che voleva essere una donna in carriera ed è stata costretta dalle circostanze ad essere una casalinga frustrata, e come da copione non mi ha risparmiata nell'augurarmi il suo triste destino. da due anni mi sono ripresa la mia vita, a poco a poco, e onestamente ora come ora non mi vedo come mamma e moglie, per niente. rimando la convivenza con Luis anche per questo, ma non so come dirglielo. io non voglio sposarmi. voglio ottenere dei grossi risultati nel mio lavoro, soprattutto, poi il resto si vedrà. Luis sa che non voglio avere figli subito, e nemmeno lui per ora ne vuole - per fortuna. sento la voglia di fare l'amore con Simon, è vero, ma non per stare con lui. la sento come un'esigenza per riappropiarmi di qualcosa che mi appartiene. la vicinanza di Simon mi fa sentire viva, perchè Simon rappresenta tutto quello che mi è stato tolto: la possibilità di dispiegare liberamente e spietatamente le proprie aspirazioni. e non ci vedo nulla di cinico. non mi importa quando una persona mi dice "e se poi rimani sola?", perchè la solitudine non mi ha mai spaventata, anzi l'ho sempre ricercata per potenziarmi e gestire la mia creatività. è così, conto i giorni. sabato lo vedrò ancora, e so già che sarò perfettamente tranquilla, serena. non riesco a sentirmi in imbarazzo di fronte a lui perchè io non lo voglio. non lo voglio come fidanzato, forse nemmeno come amante. voglio solo nutrirmi con la sua presenza, con la gioia che mi da il tocco solido e delicato della sua mano, la sua camminata nervosa, la sua armonia generale. non potrei legarlo e non voglio esserne legata. hai presente quando guardi un magnifico uccello variopinto andare e venire dal balcone di casa tua? non lo prenderesti, ma non manchi mai l'ora di vederlo arrivare. sì, Aranciamara, lui è bello, bello davvero; ma non con una serie di fuochi pirotecnici ai suoi piedi, bensì con le ali, piccole ali come un mercurio gentile. è un sogno che cammina, non ha materia. non lo voglio mio. voglio solo guardarlo finchè c'è.
Attenta..
Non pensare che Simon sia l'uomo che hai sempre desiderato. Sei in crisi con Luis, e questo ti porta ad aggrapparti emotivamente al primo uomo che trovi piacevole, e che pensi possano eliminare le mancanze del tuo rapporto. Allora ti chiedo: In Simon vedi le cose che mancano a Luis?
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Niente morale...
perchè io a f*****lo non ci voglio essere mandata ;-)
Ma anche perchè nelle tue parole non c'è nulla di immorale. Succede. Succede a tutti, prima o poi di guardarsi intorno. Anche nelle storie più collaudate capita. L'essere umano è curioso per sua natura. Se così non fosse saremmo ancora a cercare di capire come usare il fuoco.
Quando l'ardore dell'innamoramento lascia il posto ad un rapporto consolidato, si sente un po' freddo...o magari freddo no, ma un po' tiepido si...ma forse è solo un problema di percezione, e non di temperatura reale. Voglio dire che probabilmente la tua storia è eccellente, ma senti la mancanza dei fuochi d'artificio...e Simon è lì con l'accendino in mano e un arsenale di fuochi pirotecnici ai suoi piedi....Bello, vero? Ma la domanda è: sei disposta a goderti lo spettacolo sapendo che il costo del biglietto sarà salatissimo? Talvolta la bellezza dell'aurora accanto al proprio compagno può essere altrettanto emozionante...
Forse però Simon non è Simon: è il tuo grillo parlante...quello che sussurra al tuo orecchio: "ma sei davvero sicura che Luis sia la persona giusta per te?". io parlo di affinità elettive, di modo di vedere la vita...e per esperienza ti dico che se non c'è un terreno comune, lo sgretolamento è dietro l'angolo.
Non ci dici quanti anni hai, se con Luis sei sposata o fidanzata, o convivi. Se sei sposata, pensaci mille volte prima di mandare all'aria tutto, può essere un momento di stanchezza, da trasformare addirittura un'occasione ghiotta per rilanciare la tua relazione con Luis, e il fatto che con lui riesca a "fare l'amore furiosamente" è comunque un segnale positivo, a mio parere...
Ma se non hai firmato un contratto (intendo con te stessa) ricorda che il fidanzamento serve proprio a capire se -scusa la retorica- si è fatti l'uno per l'altra.
In bocca al lupo!