Lun
27
Apr
2015
Troppi problemi
Non sono qui per leggere commenti idioti o critiche insensate di persone che non ci sono dentro ma sono qui per sfogarmi ringrazio in anticipo chi avrà un consiglio buono da darmi : ho 19 anni e sono autolesionista da quando ne avevo 8 all'inizio erano forme lievi come le stringhe delle scarpe così strette da non far quasi circolare il sangue lo stesso per i capelli o le cinture andando avanti con gli anni e quindi con la mia vita le cose si son fatte sempre più dure e dolorose non ho mai avuto una bella situazione familiare sono stata abbandonata da piccola da un "padre" menefreghista e una madre alcolizzata e non solo questo e una piccola parte di un dramma che ho subito sulla mia pelle e spesso mi capita di subire ancora non entrerò nei dettagli delle mie sventure ma vi assicuro che sono "" esperienze "" che ti portano ad avere un cambiamento caratteriale e di conseguenza psicologico..iniziai a ferirmi in maniera lieve al età di 11/12 anni e più crescevo più le cose andavano peggio .. A 15 anni ho rischiato il suicidio e di recidermi le vene,ovviamente tutto questo al oscuro di tutti se non della persona che si è presa cura di me e mi ha cresciuta che lo ha scoperto vedendo la felpa inbrattata di sangue ed infine mentre dormivo le mie braccia che tenevo sempre coperte. Ho fatto anni ad andare da psicologi Sun da piccola che da grande ma nessuno ha saputo aiutarmi e alla fine non ci volerti più andare.sofrivo troppo, facevo tutte le stagione con le maniche lunghe per via delle cicatrici me ne vergognavo e ancor ora .. Quando mi capita di farmi del male non riesco a controllarmi ho talmente tanta sofferenza dentro che non sento quasi dolore alcuni psicologii dicono che è una sorta di distrazione si muore così tanto dentro si sta talmente male che devi subito trovare un modo di distratrti che ti faccia provare qualcosa di più forte tanto che per un attimo ti alleggerisci il male interiore non so se sia così so che non voglio farlo ma quando mi capita e come se non fossi io è come se quando arrivò a quel punto lo scopo e solo uno tante volte ho paura delle mie reazioni ora ho 19 anni fra poco farò i 20 e vorrei tornare ad avere voglia di vivere a sorridere e ha mettere una maglietta e dei pantaloncini senza sentirmi a disagio e in difetto con la paura che mi si chieda cosa mi è successo non so più come levare questa cosa ci ho provato e riprovato ma i risultati sono sempre quelli .. Se qualcuno a qualche consiglio utile o una parola di conforto lo ringrazio e proprio vero che finché non ci sei dentro non lo puoi capire davvero
20 commenti
Oppure, il dolore è talmente forte, intenso da non lasciare spazio ad altro e allora bisogna farlo uscire.
Se hai voglia di vivere allora vivi, magari aiutando chi ha il tuo stesso problema, se vuoi sorridere fallo, sorridi alla vita e a te stessa. Metti i pantaloncini e una maglietta, anche se si vedranno le cicatrici non importa, quelle sono cicatrici di guerra, la guerra che hai combattuto contro te stessa e che combatti ancora, fanno parte di te, non vergognartene, il tuo corpo ha una storia da raccontare, una storia di dolore e solitudine e il cui finale sta solo a te scriverlo. E se qualcuno te lo chiederà, rispondi con franchezza, c'è chi capirà, chi ti criticherà con asprezza, chi ti guarderà con pietà ma niente importerà perchè tu di certo non sei come ti vedono gli altri ma come TU vedi te stessa.
Tu si Bellissima, imperfetta, difettosa, magnifica e un giorno non troppo lontano quando sentirari il dolore arrivare saprai ricacciarlo via, perchè il dolore è come un demone e tu non devi mai farti possedere da esso.
Un abbraccio e buona vita, giovane guerriera.
😢
=devi subito trovare un modo di distratrti che ti faccia provare qualcosa di più forte tanto che per un attimo ti alleggerisci il male interiore=
Sì, è proprio questo che scatta nella testa; ci sono passato anche io ma in maniera minore (e soppratutto da adulto).
La persona che dici che ti ha cresciuta c'è ancora? è ancora una persona su cui puoi contare?
hai un diploma? hai progetti? hobby?
Se hai amici fidati, puoi dire a loro del tuo problema delle cicatrici, così quando sarai con loro non ti sentirai giudicata; se eventualmente ti faranno delle domande te rispondi che sono appunto delle cicatrici del tuo passato; certo dipende anche quanto sono visibili.
Dovrai fidarti e rischiare, esistono persone comprensibili.
l'anonimo delle 18:39 ha scritto delle cose bellissime.
sei così piccola e cerchi così tanto il dolore, non posso sapere il motivo per cui lo fai ma lo dividerei con te per trascinartici fuori.
lotta, non lasciare che sia qualcuno a condizionare il tuo carattere, tu sei libera, tu sai come vuoi essere.
-sono stata abbandonata da piccola da un "padre" menefreghista e una madre alcolizzata
abbandonata in che senso?
Cara, non ho consigli utili da darti se non quello di cercare l'aiuto di un professinista. Hai scritto che sei stata da diversi psicologi, ma, se non sono riusciti ad aiutarti, forse nessuno di loro aveva una preparazione specifica per il tuo problema.
Le tue cicatrici sono ferite di guerra. Sei ancora viva, triste, ma viva,e questo è già un risultato di cui andar più che fieri con le tue premesse.
Davanti a te il mondo è un ventaglio di possibilità che dipendono proprio da te.
Vuoi essere meglio delle persone che ti hanno messa al mondo? Ti va? Basta davvero poco tesoro. Amati, vivi, sbaglia e provale tutte. La vita può dare molto quando meno te lo aspetti, perché negartelo a prescindere?
E tu cosa cerchi? Pretendi da noi di non scrivere commenti senza senso o critiche? Cosa vuoi leggere? Complimenti o tante belle parole false per tirarti su? Il mondo è questo, ognuno pensa per se, per te non ci sarà mai nessuno che ti vorrà bene più di te stessa. Quindi falla finita e amati per quella che sei, anche se non sei il massimo vale sempre la pena amarsi. Date un pò di autostima a questa creatura. Io non ti faccio star bene con le belle parole perchè non è il mio forte, ma non ti sto nemmeno spronando, ti ho dato un consiglio. Accettalo se vuoi a me non cambia niente. Se non ti ami, allora non vale la pena vivere, resta debole piangi. Il passato è passato, i genitori a volte sono i peggiori, a volte i problemi arrivano uno dietro l'altro, ma se non sei capace di vedere oltre, allora resta nella tua visione limitata e tagliati.
Non voglio alzare un polverone, di certo non so la tua situazione, ma scommetto quello che vuoi che non hai passato ciò che ho passato io. Bisogna farsi forza e diventari più duri attraverso il male che ci viene fatto. Odio leggere queste ragazze depresse e le loro lamentele, cosa posso farci? Le odio. Colpa ai genitori, colpa a questo colpa a quest'altro, guardatevi tutti un pò allo specchio e risparmiamoci le solite frasi da moralisti. Se non sai vivere la colpa non è degli altri.
Anche tu sei moralista a modo tuo e ti dirò di più, in un mondo dove chi si mostra cinico, indifferente al prossimo, dove il "divide et impera" è un dogma sempre più diffuso, dove il debole (per debole intendo le persone oneste, comprensive, empatiche e che sanno ascoltare e che tu definisci moralisti) è schiacciato e dove l'unico modo per non soccombere è comportarsi da s*****i, allora ben venga gente che come dici tu è moralista, che tenta di capire. Tu non lo vuoi fare, ma non perchè tu non ne sia capace, ma perchè per comprendere bisogna aprirsi e se ti apri allora dovrai mostrare le tue debolezze.La depressione non è una colpa. Per saper vivere bisogna che qualcuno ci dia gli strumenti.Avrai avuto un passato burrascoso, ma non è detto che tu sappia vivere visto che devi indossare la maschera della persona cinica ed egoista che spara commenti ad effetto per farti notare. Se vuoi attenzione ci sono metodi migliori, le cose si possono dire in mille modi tu scegli il più tagliente. Tu hai guardato nell'abisso e hai lasciato che l'abisso guardasse in te, ma forse vorresti solo una persona che ti vedesse per come sei, o forse questa che ti sei creata su questo sito è sola una maschera per sembrare meno fragile e più forte.Non è con il male e non è indurendo la nostra anima che ci si riscatta dal male ricevuto.Buona Vita Meoaw.
Anonimo, potevi scrivere anche col tuo nickname, non ti prendevo di mira. Guarda che sono stata meno acida del solito, potevo fare di peggio e non mi pare di aver scritto un insulto o una critica insensata. Il succo è sempre lo stesso che sia buono o cattivo, vedi che non capisci niente?
Non può scrivere col suo nickname perché ieri ha cag*to fuori dal vasino ed è in castigo.
ma se una persona non è registrata come fa a scrivere con il suo nik? ( non sono la persona sopra )
Non può. Puoi provare a specificare un nick scrivendolo manualmente nel commento ma è facilmente clonabile e poco significativo
kaos
Mi sa che la tua presenza nell'argomento vuol dire che investigo bene, ma tanto mi sa che o non mi risponderai o mi sgriderai
ma perchè dovrei sgridarti? sono intervenuto perchè ha fatto una domanda, e l'anonimo... era proprio anonimo
Per la mia troppa curiosità (ora soddisfatta). Comunque scherzavo!
@Meaow. Sempre l'anonimo. Invece io ho capito benissimo e ti ho capita benissimo, non metterti sulla difensiva, neanche io ti attaccavo, ti facevo semplicemente notare qualcosa, il modo in cui hai risposto mi ha confermato i miei dubbi. E ribadisco e sottolineo quanto ho detto.
E poi perchè andarci pesante? Credi che risolvi qualcosa? Le persone che ci sono andate pensanti con te non ti hanno risolto nulla, hanno solo fatto si che ti chiudessi.
Stammi bene Meaow.
Meaow for president!
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Nonostante determinate cose che sono successe nel mio passato, non ho parole di conforto da darti.
Non mi è mai passato per la testa di rovinare il mio corpo o di buttare via la mia vita.
Li ritengo troppo preziosi.
Fosse stato possibile mi sarebbe piaciuto da un lato essere immortale, ma non so se poi sarei riuscito a sopportare l'idea di vedere tutte le persone che conosco, sparire nel tempo.
Mi viene da chiederti:
Per che cosa vivi, al momento?
Se prima hai pensato al suicidio, cosa ti ha fatto cambiare idea?
Cosa ti ha fatto tornare la voglia di vivere?
Purtroppo, quando la gente vedrà i segni, sicuramente in qualche occasione scatterà la domanda.
E' "normale".
Quelli più furbi eviteranno di chiedertelo.
La voglia di cambiare ce l'hai.
Cerca di non perderla.