Lun

26

Gen

2015

Non c'è niente da fare

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Puoi dire e fare quello che vuoi sarà sempre la società a definire il ruolo che hai in essa

44 commenti

Il ruolo che avrai (forse), ma non ciò che sei. 

Avatar di UroborosUroboros alle 17:41 del 26-01-2015

E il non avere nessun ruolo è un ruolo definito da essa?

Cmq sia, io credo che ognuno ha certe caratteristiche che vengono "incasellate" nei vari ruoli liberi degli schemi della società. 

Avatar di RorschachRorschach alle 17:43 del 26-01-2015

non è vero. ci sono persone più forti della società che non si lasciano ingabbiare. sono i deboli di spirito che danno la colpa alla società dei propri insuccessi.

Avatar di spasiba1spasiba1 alle 18:35 del 26-01-2015

@Spasiba sai essere proprio insopportabile perdonami....ma tu hai un modo di ragionare incredibilmente individualista che non riesco a condividere...Ognuno di noi può fare molto per la sua propria vita se ci si mette con impegno e forza di volontà ma è anche vero che siamo inseriti in un sistema in cui non possiamo avere il controllo di tutto...io penso che la verità stia nel mezzo!

 

Avatar di ArielAriel alle 18:53 del 26-01-2015

@autore/autrice ma cosa è successo?

Avatar di NinerxNinerx alle 18:59 del 26-01-2015

Concordo perfettamente con Ariel.

Avatar di ClaireClaire alle 20:15 del 26-01-2015

No, sei tu che definisci ciò che sei nella società.

Avatar di rosarossarosarossa alle 21:51 del 26-01-2015

Tu sei ciò che sei, la società ti etichetta.

Dimostra che non sei quell'etichetta, dimostra che sei di più, prendila come una sfida. Un abbraccio, e forza e coraggio.

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 22:53 del 26-01-2015

ariel, le persone deboli si fanno schiacciare e cercano alibi. non è individualismo mio, è debolezza degli altri. se ti sono insopportabile non mi leggere, tanto non mi convinci.

Avatar di spasiba1spasiba1 alle 08:28 del 27-01-2015

Dare importanza alla società è gia esserne succubi

Avatar di SetantaSetanta alle 13:31 del 27-01-2015

Per fortuna Marie Curie, Ray Charles, Benjamin Franklin, Walter Matthau, J.K. Rowling, 50 Cents, Cassius Clay (così, per citare solo alcuni esempi eclatanti alla ca@@o) non la pensavano come l'autore.

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 14:05 del 27-01-2015

Fata all'elenco manca anche Paolo Villaggio, visto che è fatto alla ca@@o!

Avatar di PanoramicoPanoramico alle 15:56 del 27-01-2015

Allora perché non aggiungere anche Berlusconi? Lui ha adattato la società x il ruolo che voleva.

Avatar di RorschachRorschach alle 16:08 del 27-01-2015

hm perchè non aggiungere la germini, il brunetta, lo sgarbi, grillo, letta, renzi, parodi, jerry scotti, maria de filippi, amici, uomini e donne, saranno famosi, l'isola dei famosi

Avatar di NinerxNinerx alle 17:35 del 27-01-2015

Ioenrico

Perché Berlusconi non ha umili origini, e si è avvalso di più di una spintarella per "farsi da solo" come millantano i suoi sostenitori.

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 11:53 del 28-01-2015

@fata; x carità, io non intendevo in quel senso, non parlavo di pregi o persone di valore.

l'ho citato come esempio di uno che va x la sua strada ( non sto dando una connotazione positiva). 

Avatar di RorschachRorschach alle 12:06 del 28-01-2015

Non ci stiamo capendo. Nei miei esempi ho citato persona nate in codizioni socio economiche disagiate che hanno avuto la capacità di estrarsi con le proprie forze. Berlusconi non rientra nella categoria per le motivazioni sopracitate ;)

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 12:10 del 28-01-2015

Bill Gates no?

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 12:24 del 28-01-2015

Mmmmmm no, figlio di gente ricca e influente. (me lo sono appena andata a vedere ovviamente :P)

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 12:26 del 28-01-2015

L'autore non ha precisato che il fulcro del suo discorso é l'estrazione sociale da cui uno é partito.

io intendevo proprio il forzare la società x se stesso.

cmq capisco i tuoi esempi. 

Avatar di RorschachRorschach alle 12:29 del 28-01-2015

Ma sì infatti Enri, è una mia interpretazione, scelta appunto per confutare la tesi dell'autore.

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 12:32 del 28-01-2015

Fata a me risulta che sia stato rifiutato dalla sua famiglia di origine, in seguito e stato adottato da gente influente. Puoi dire tutto, ma ciò ti segna, e ammiro la sua voglia di reagire. Ancge sua sorella era stata data in adozione a un'altra famiglia e, indovina? È diventata una scrittrice abbastanza nota.

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 12:40 del 28-01-2015

Anche Stephen King, essendo lo scrittore preferito di mio fratello so che non ha avuto una vita facile.

Avatar di UroborosUroboros alle 12:42 del 28-01-2015

Oddio...Steve Jobs, PARDON,fata, errore imperdonabile, sto imboccando la bambina e non so perché tra i nomi memorizzati nel tablet (sams*ng) mi è uscito quello ahahahah

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 12:42 del 28-01-2015

E la storia di Steve Jobs quella che ho scritto, ma il mio tab lo ha censurato e corretto,complottoooo

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 12:44 del 28-01-2015

Hahaha ok Cherryna ;) Steve Jobs ci sta. Di King non so nulla, mo vado a documentarmi. Grazie per i suggerimenti.

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 13:16 del 28-01-2015

E occhio che quando si documenta la fata, lo fa bene, tutti avvisati!

Cmq  Curtis (50 cents) mi è sempre piaciuto, ho visto pure il film, una storia intrressante la sua.

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 13:21 del 28-01-2015

Aggiungerei che è anche un gran bel pezzo di manzo :P

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 13:27 del 28-01-2015

Sì un taglio pregiato :p

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 13:30 del 28-01-2015

Su King garantisco io, ho letto la sua autobiografia ed è stato uno dei miei scrittori favoriti tra gli 11 e 15 anni. 

Abbandonato dal padre che uscì di casa senza tornare mai più. La madre fece diversi lavori, donna delle pulizie, stiratrice in una lavanderia (da lì  si ispirò per il racconto "The mangler")nona vevano mai molti soldi, nonsotante questo la madre non trascurò mai di fornire ai figli un'educazione adeguata. E lui stesso prima dia ffermarsi ha faticato non poco. Il suo primo romanzo pubblicato "Carrie" fu rifiutato da moltissime case editrici e lui arrivò a cestinarlo, poi, la moglie Tabitha lo recuperò letteralmente dai rifiuti e lo inviò nuovamente, stavolta con esiti positivi.

 

Avatar di justine1978justine1978 alle 13:36 del 28-01-2015

Ha creduto in lui, contro tutti. Questo si che è amore, anzi Amore.

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 13:40 del 28-01-2015

Grazie, queste storie mi esaltano.

Vorrei citare anche Benjamin Carson, scoperto grazie ad un bellissimo film.

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 13:50 del 28-01-2015

@Cherry. ma soprattutto la madre, una gran donna, lavorò duramente per offrire ai figli la cosa più importante, la possibilità di studiare e ovviamente fu la prima fan del figlio! King stesso dice che non ebbero mai un auto, ma non mancò loro nè da mangiare, nè la cultura. 

@Fata. Devo recuperare quel film, anche a me piacciono i film sui grandi uomini. Sono incuriosita anche da "la teoria del tutto" film su Stephen Hawking, altro uomo che non si è fatto fermare dalla sua malattia nè da chi vedeva in lui un disabile.  

Se ti interessa puoi cercare il libro di King "On Writing", lui ovviamente, pur essendo annoverato tra gli scrittori commerciali, scrive, a mio avviso, davvero bene. 

Avatar di justine1978justine1978 alle 14:13 del 28-01-2015

@ Justine.

Io sono molto appassionata di biografie.

Se non li conosci ancora, ti consiglio le vite di Frida Khalo e  Reinaldo Arenas. Molto belli i film, ma avevo preferito i libri.

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 14:25 del 28-01-2015

Grazie! Il film sulla Khalo l'ho visto. Lei mi è sempre interessata come artista e come donna. Aveva un modo di concepire la bellezza, chiunque si senta esteticamente inedeguato, dovrebbe conoscere lei e la sua arte

Avatar di justine1978justine1978 alle 14:37 del 28-01-2015

Aggiungo alla lista di noti coco chanel nata in poverta il cui nome deriva dal fatto che da giovane batteva le strade di Parigi pur di mangiare.

Avatar di Gioia123Gioia123 alle 23:38 del 28-01-2015

Ma non ho capito, solo se si diventa ricchi si ha una vita appagante? A parte qualche rara eccezione non mi sembra proprio cosi..anzi. Qui il punto è il peso che diamo noi al ruolo che la società decide, spesso senza fondamento solide, affibbiarci. Per quanto mi riguardo è prossimo allo zero

Avatar di SetantaSetanta alle 02:20 del 29-01-2015

Io parlavo più di riscatto sociale o.O

Avatar di fatadelporto2fatadelporto2 alle 08:36 del 29-01-2015

Infatti, perché lo sfogo parlava di "ruolo nella società".

Nel privato,ognuno è libero di avere i suoi valori...il mio di sicuro non è il denaro, e nemmeno quello di fata, da quel che vedo...sappiamo che il successo non si misura così. Anche se IN SOCIETÀ è, di fatto così. 

Avatar di Cherryred85Cherryred85 alle 08:55 del 29-01-2015

il problema della società moderna è l'apparenza: più sei ricco,più sei bello,più sei popolare.poi magari sei uno schifo di persona senza morale,però puoi vestire capi firmati,andare agli eventi più "in",fare le megavacanze e sembrare un divo del cinema e tanta gente accecata solo dall'esteriorità ti prenderà a modello.per fortuna non tutti la vedono in questo modo,ma se fossi madre di un'adolescente di oggi mi metterei veramente paura,perché chi non può permettersi le griffes e l'iphone di ultima generazione spesso fa cose che vanno oltre la decenza...che schifo

Avatar di CopyCatCopyCat alle 09:54 del 29-01-2015

Parlavo anche io di riscatto. L'autore dello sfogo dice che è la società che definsice chi sei, come se alla nascita ti marchiassero. Abbiamo fatto esempi di gente famosa che ha semplicemente seguito i propri sogni ed inclinazioni, partendo da situazioni svantaggiate, e che solo con la forza d'animo, la perseveranza e mettendo in pratica i loro talenti sono riusciti a riscattarsi prima di tutto con se stessi. I soldi sono solo una conseguenza di quello che hanno ottenuto.

A questo punto l'autore dovrebbe dirci che cosa vuole fare. Cosa significa per lui realizzarsi e cosa è per lui la felicità

ps: i soldi non sono tutto e non fanno la felicità ma scusate manco la miseria, insomma come sempre equilibrio e sempre usare quella cosa che sta dentro la scatola cranica ;) 

Avatar di justine1978justine1978 alle 17:35 del 29-01-2015

La segatura?

Avatar di AxelAxel alle 18:07 del 29-01-2015

A dimostrazione del fatto che i soldi non fanno la felicita (ma indubbiamente servono) cito il caso del figlio di giovanni agnelli che aveva tutto ma oltre a non essere in grado di subentrare al posto del padre, era u  drogato che purtroppo ha finito i suoi giorni da suicida. La posizione sociale dalla quale si parte e impirtante ma non tanto importante se non si ha il quid quel lampo di genio che unito alla perseveranza ti puo far ottenere grandi risultati. Siccome pero, purtroppo, non siamo tutti geni bisognerebbe avere il buon senso di non lasciarsi intrappolare dalla societa che ci vuole sfigati se non siamo ricchi e ricoperti di griffe. Inoltre non e mai tutto oro quello che luccica perche conosco persone che all apoarenza sembrano benestanti quando in realta il macchinone che posseggono e i capi firmati che indossano sono frutto di forti indebitamenti e richieste di soldi ai propri genitori. 

Avatar di Gioia123Gioia123 alle 18:15 del 29-01-2015

-sarà sempre la società a definire il ruolo che hai in essa
A parte che puoi essere creativo nel gestire te e la tua immagine, sembra l'affermazinoe di qualcuno che si sia arreso. Se ti vesti da barbone la gente ti tratterà da barbone, se hai completo + 24 ore penseranno tu sia un uomo d'affari (o donna).

Avatar di farnightfarnight alle 20:56 del 28-02-2015

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