Lun
26
Gen
2015
Non c'è niente da fare
Puoi dire e fare quello che vuoi sarà sempre la società a definire il ruolo che hai in essa
44 commenti
E il non avere nessun ruolo è un ruolo definito da essa?
Cmq sia, io credo che ognuno ha certe caratteristiche che vengono "incasellate" nei vari ruoli liberi degli schemi della società.
non è vero. ci sono persone più forti della società che non si lasciano ingabbiare. sono i deboli di spirito che danno la colpa alla società dei propri insuccessi.
@Spasiba sai essere proprio insopportabile perdonami....ma tu hai un modo di ragionare incredibilmente individualista che non riesco a condividere...Ognuno di noi può fare molto per la sua propria vita se ci si mette con impegno e forza di volontà ma è anche vero che siamo inseriti in un sistema in cui non possiamo avere il controllo di tutto...io penso che la verità stia nel mezzo!
@autore/autrice ma cosa è successo?
Concordo perfettamente con Ariel.
No, sei tu che definisci ciò che sei nella società.
Tu sei ciò che sei, la società ti etichetta.
Dimostra che non sei quell'etichetta, dimostra che sei di più, prendila come una sfida. Un abbraccio, e forza e coraggio.
ariel, le persone deboli si fanno schiacciare e cercano alibi. non è individualismo mio, è debolezza degli altri. se ti sono insopportabile non mi leggere, tanto non mi convinci.
Dare importanza alla società è gia esserne succubi
Per fortuna Marie Curie, Ray Charles, Benjamin Franklin, Walter Matthau, J.K. Rowling, 50 Cents, Cassius Clay (così, per citare solo alcuni esempi eclatanti alla ca@@o) non la pensavano come l'autore.
Fata all'elenco manca anche Paolo Villaggio, visto che è fatto alla ca@@o!
Allora perché non aggiungere anche Berlusconi? Lui ha adattato la società x il ruolo che voleva.
hm perchè non aggiungere la germini, il brunetta, lo sgarbi, grillo, letta, renzi, parodi, jerry scotti, maria de filippi, amici, uomini e donne, saranno famosi, l'isola dei famosi
Ioenrico
Perché Berlusconi non ha umili origini, e si è avvalso di più di una spintarella per "farsi da solo" come millantano i suoi sostenitori.
@fata; x carità, io non intendevo in quel senso, non parlavo di pregi o persone di valore.
l'ho citato come esempio di uno che va x la sua strada ( non sto dando una connotazione positiva).
Non ci stiamo capendo. Nei miei esempi ho citato persona nate in codizioni socio economiche disagiate che hanno avuto la capacità di estrarsi con le proprie forze. Berlusconi non rientra nella categoria per le motivazioni sopracitate ;)
Bill Gates no?
Mmmmmm no, figlio di gente ricca e influente. (me lo sono appena andata a vedere ovviamente :P)
L'autore non ha precisato che il fulcro del suo discorso é l'estrazione sociale da cui uno é partito.
io intendevo proprio il forzare la società x se stesso.
cmq capisco i tuoi esempi.
Ma sì infatti Enri, è una mia interpretazione, scelta appunto per confutare la tesi dell'autore.
Fata a me risulta che sia stato rifiutato dalla sua famiglia di origine, in seguito e stato adottato da gente influente. Puoi dire tutto, ma ciò ti segna, e ammiro la sua voglia di reagire. Ancge sua sorella era stata data in adozione a un'altra famiglia e, indovina? È diventata una scrittrice abbastanza nota.
Anche Stephen King, essendo lo scrittore preferito di mio fratello so che non ha avuto una vita facile.
Oddio...Steve Jobs, PARDON,fata, errore imperdonabile, sto imboccando la bambina e non so perché tra i nomi memorizzati nel tablet (sams*ng) mi è uscito quello ahahahah
E la storia di Steve Jobs quella che ho scritto, ma il mio tab lo ha censurato e corretto,complottoooo
Hahaha ok Cherryna ;) Steve Jobs ci sta. Di King non so nulla, mo vado a documentarmi. Grazie per i suggerimenti.
E occhio che quando si documenta la fata, lo fa bene, tutti avvisati!
Cmq Curtis (50 cents) mi è sempre piaciuto, ho visto pure il film, una storia intrressante la sua.
Aggiungerei che è anche un gran bel pezzo di manzo :P
Sì un taglio pregiato :p
Su King garantisco io, ho letto la sua autobiografia ed è stato uno dei miei scrittori favoriti tra gli 11 e 15 anni.
Abbandonato dal padre che uscì di casa senza tornare mai più. La madre fece diversi lavori, donna delle pulizie, stiratrice in una lavanderia (da lì si ispirò per il racconto "The mangler")nona vevano mai molti soldi, nonsotante questo la madre non trascurò mai di fornire ai figli un'educazione adeguata. E lui stesso prima dia ffermarsi ha faticato non poco. Il suo primo romanzo pubblicato "Carrie" fu rifiutato da moltissime case editrici e lui arrivò a cestinarlo, poi, la moglie Tabitha lo recuperò letteralmente dai rifiuti e lo inviò nuovamente, stavolta con esiti positivi.
Ha creduto in lui, contro tutti. Questo si che è amore, anzi Amore.
Grazie, queste storie mi esaltano.
Vorrei citare anche Benjamin Carson, scoperto grazie ad un bellissimo film.
@Cherry. ma soprattutto la madre, una gran donna, lavorò duramente per offrire ai figli la cosa più importante, la possibilità di studiare e ovviamente fu la prima fan del figlio! King stesso dice che non ebbero mai un auto, ma non mancò loro nè da mangiare, nè la cultura.
@Fata. Devo recuperare quel film, anche a me piacciono i film sui grandi uomini. Sono incuriosita anche da "la teoria del tutto" film su Stephen Hawking, altro uomo che non si è fatto fermare dalla sua malattia nè da chi vedeva in lui un disabile.
Se ti interessa puoi cercare il libro di King "On Writing", lui ovviamente, pur essendo annoverato tra gli scrittori commerciali, scrive, a mio avviso, davvero bene.
@ Justine.
Io sono molto appassionata di biografie.
Se non li conosci ancora, ti consiglio le vite di Frida Khalo e Reinaldo Arenas. Molto belli i film, ma avevo preferito i libri.
Grazie! Il film sulla Khalo l'ho visto. Lei mi è sempre interessata come artista e come donna. Aveva un modo di concepire la bellezza, chiunque si senta esteticamente inedeguato, dovrebbe conoscere lei e la sua arte
Aggiungo alla lista di noti coco chanel nata in poverta il cui nome deriva dal fatto che da giovane batteva le strade di Parigi pur di mangiare.
Ma non ho capito, solo se si diventa ricchi si ha una vita appagante? A parte qualche rara eccezione non mi sembra proprio cosi..anzi. Qui il punto è il peso che diamo noi al ruolo che la società decide, spesso senza fondamento solide, affibbiarci. Per quanto mi riguardo è prossimo allo zero
Io parlavo più di riscatto sociale o.O
Infatti, perché lo sfogo parlava di "ruolo nella società".
Nel privato,ognuno è libero di avere i suoi valori...il mio di sicuro non è il denaro, e nemmeno quello di fata, da quel che vedo...sappiamo che il successo non si misura così. Anche se IN SOCIETÀ è, di fatto così.
il problema della società moderna è l'apparenza: più sei ricco,più sei bello,più sei popolare.poi magari sei uno schifo di persona senza morale,però puoi vestire capi firmati,andare agli eventi più "in",fare le megavacanze e sembrare un divo del cinema e tanta gente accecata solo dall'esteriorità ti prenderà a modello.per fortuna non tutti la vedono in questo modo,ma se fossi madre di un'adolescente di oggi mi metterei veramente paura,perché chi non può permettersi le griffes e l'iphone di ultima generazione spesso fa cose che vanno oltre la decenza...che schifo
Parlavo anche io di riscatto. L'autore dello sfogo dice che è la società che definsice chi sei, come se alla nascita ti marchiassero. Abbiamo fatto esempi di gente famosa che ha semplicemente seguito i propri sogni ed inclinazioni, partendo da situazioni svantaggiate, e che solo con la forza d'animo, la perseveranza e mettendo in pratica i loro talenti sono riusciti a riscattarsi prima di tutto con se stessi. I soldi sono solo una conseguenza di quello che hanno ottenuto.
A questo punto l'autore dovrebbe dirci che cosa vuole fare. Cosa significa per lui realizzarsi e cosa è per lui la felicità
ps: i soldi non sono tutto e non fanno la felicità ma scusate manco la miseria, insomma come sempre equilibrio e sempre usare quella cosa che sta dentro la scatola cranica ;)
La segatura?
A dimostrazione del fatto che i soldi non fanno la felicita (ma indubbiamente servono) cito il caso del figlio di giovanni agnelli che aveva tutto ma oltre a non essere in grado di subentrare al posto del padre, era u drogato che purtroppo ha finito i suoi giorni da suicida. La posizione sociale dalla quale si parte e impirtante ma non tanto importante se non si ha il quid quel lampo di genio che unito alla perseveranza ti puo far ottenere grandi risultati. Siccome pero, purtroppo, non siamo tutti geni bisognerebbe avere il buon senso di non lasciarsi intrappolare dalla societa che ci vuole sfigati se non siamo ricchi e ricoperti di griffe. Inoltre non e mai tutto oro quello che luccica perche conosco persone che all apoarenza sembrano benestanti quando in realta il macchinone che posseggono e i capi firmati che indossano sono frutto di forti indebitamenti e richieste di soldi ai propri genitori.
-sarà sempre la società a definire il ruolo che hai in essa
A parte che puoi essere creativo nel gestire te e la tua immagine, sembra l'affermazinoe di qualcuno che si sia arreso. Se ti vesti da barbone la gente ti tratterà da barbone, se hai completo + 24 ore penseranno tu sia un uomo d'affari (o donna).
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Il ruolo che avrai (forse), ma non ciò che sei.