Gio

15

Gen

2015

Senza Titolo

Sfogo di Avatar di Anonimo | Categoria: Altro

Ero innamorata del mio migliore amico, da 4 anni, e non sapevo più come togliermelo dalla testa, dopo che lui mi ha friendzonata. Boh, quest'estate mi stavo quasi "abituando" al fatto che probabilmente ero destinata a rimanere per sempre sola, incapace di amare qualsiasi altra persona che non fosse lui. 

Un giorno mi è arrivata una recensione ad una mia storia -sono una scrittrice su efp e altri siti online-. Era una recensione come le altre, diciamo. "Bel capitolo, seguo le tue storie da un po' e devo dire che mi piace molto come scrivi". 

E niente, ho risposto alla sua recensione, una cosa tira l'altra e siamo finiti per chattare sulla casella interna di efp. Lui era un ragazzo, 5 anni più grande di me, diventiamo amici in poco tempo.

Era la fine d'agosto.  Vedo che ha reso pubblico il suo profilo facebook, quindi gli chiedo l'amicizia e iniziamo a chattare ogni giorno. Lui non era come tutti gli altri, lo sapevo, a lui importava veramente come stavo e non aveva secondi fini. Stava ben attento a non entrare in argomenti amorosi, ma allo stesso tempo mi ascoltava e mi raccontava di sé.

Era settembre. Eravamo ormai come migliori amici, lui aveva una storia molto delicata alle spalle, come me del resto. Ormai su whatsapp ci entravo solo per chattare con lui e lui con me, scrivevamo storie e racconti comici insieme, lui mi faceva ridere e mi trovava simpatica. Nonostante tutto ero ancora follemente innamorata del mio migliore amico. 

13 ottobre, notte fonda. Dopo l'ennesima litigata col mio migliore amico, sono andata a sfogarmi un po' con questo ragazzo, che d'ora in poi chiamerò "A". Quella stessa notte, ho deciso di mettere in atto la tecnica di "chiodo scaccia chiodo" e gli ho chiesto se voleva mettersi con me. La risposta fu sí. 

Dopo l'entusiasmo iniziale, cominciai ad avere problemi con me stessa. Capii che chiodo non scaccia chiodo, e questo mi portò ad essere fredda e distaccata nei confronti del mio ragazzo, anche se lui mi dava tutto l'amore che chiedevo, e anche di più. Ancora oggi non riesco a capire come abbia fatto a comportarmi cosí con lui, lui che mi aveva promesso di non lasciarmi mai, che ci sarebbe stato sempre.

 9 dicembre. Lui mi cconfessò di aver baciato un'altra, approfittando dei 670 km che ci dividono. Non pensavo potesse fare cosí male. 

E quasi a farlo apposta, solo allora capii veramente di amarlo. Dio, quanto lo amavo. Era un pensiero fisso, la ragione delle mie lacrime e le mie notti insonni, era il volto che si nascondeva dietro il silenzio in cui spesso mi perdevo. Speravo passasse col tempo, ma ho capito che forse non passerà mai. Il mio grande, enorme errore è stato non amarlo quando avrei dovuto, e ora sto pagando per questo, mentre lui è felice. 

Vorrei solo che quel treno -il treno che ci avrebbe fatto incontrare per la prima volta- arrivasse in stazione. 

 

È davvero colpa della distanza? 

 

 

 

 

2 commenti

Io credo che sia colpa vostra, la distanza è solo una caratteristica.

te ti sei buttata su di lui x dimenticare quel tuo amico, lui ha preso la palla al balzo, entrambi vi siete lasciati trasportare dal momento.

credo che non siete stati sinceri con voi stessi.

le storie a distanza necessitano di incontrarsi. 

Avatar di RorschachRorschach alle 11:57 del 16-01-2015

-anche se lui mi dava tutto l'amore che chiedevo, e anche di più.
Stai parlando di A? È verso di lui che sei stata fredda e distaccata?

Avatar di farnightfarnight alle 17:51 del 02-02-2015

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