Sono sola.

Ti capisco...e come se ti capisco.

Non ricordavo di avere scritto questo sfogo; al femminile poi.

per cominciare potrei chiederti quanti anni hai; hai finito da poco la scuola? il consiglio classico è di uscire per cercare di conoscere nuove persone e coltivare la tua personalità, magari con nuovi hobby e frequentando nuovi posti.

ma ti capisco. 

>..vivo nella merda più totale.
Non ti preoccupare, non c'è fine al peggio.

Comunque se ti spieghi magari si può individuare qualcosa che non va. Che carattere hai? Che carattere hanno i tuoi amici? Ad esempio. 

Sono nella tua stessa situazione. Non sempre è una questione di carattere, come dice Far: è una questione di cosa dai al mondo, o quantomeno cosa gli altri percepiscano che tu dia. Se fossi stata una che offriva cene a tutti, faceva regali, pagava la benzina, o semplicemente offriva pompini, avresti ricevuto una montagna di messaggi ogni giorno. Se invece sei tu che hai bisogno di qualcosa - affetto, compagnia, calore umano, sesso, soldi - allora preparati ad essere sola per il resto della tua vita. A nessuno gliene fotte niente di te, perchè nessuno vorrà mai perdere tempo con te privandosi di ciò che possiede per darlo a te. Nemmeno se si tratta di tempo libero o mero contatto umano. 

Amicizia stocazzo. 

Meglio soli che malaccompagnati

Quoto Cherry,

Ma vorrei aggiungere.

La solitudine è oramai la malattia di questo secolo (dico io), perché nonostante tu veda la gente che partecipa ai social network, si fa delle foto, millanta di avere centinaia di amici, si dice ultra contenta della vita, invece è gente sola, ma della peggiore delle solitudine, dove non c’è nessuno veramente che sia amico e che si senta parte “di”.

Sono finzioni, bugie, che impone una società dove il farsi riconoscere come parte di qualcosa, sia la nota che ti fa appartenere, essere, vivere.  Il fenomeno ha ricevuto diverse definizioni, va studiato e va trattato, ma la cosa importante è per NOI capire, che non siamo realmente soli, perché abbiamo la cosa più importante: NOI STESSI.  Una mente piena, un cuore sereno, rifletteranno una persona integrale, fatta di cose utili, intelligenti, dove non c’è quel vuoto che tutti tendono a riempire con delle vacuità, che poi passeranno e lasceranno lo spazio a delle vite aride, nel conformismo ma nella tristezza più totale.

Ora ti senti sola, e hai ragione (credo tu sia giovane), ma ti direi di prendere un po’ un respiro. Pensare che perdere queste non-amiche e questo non-ragazzo/amore, sarà per te motivo di inizio, di pensare finalmente a quello che effettivamente hai e quello che veramente vuoi.

Non è facile per un giovane afferrare questo concetto, ma credimi, quando ti dico che i bei momenti li vivi anche oggi, e sei qua con noi,  e che qualcuno c’è e ci sarà. 

Vivere la vita comporta anche saperla gestire, saper affrontare le difficoltà, con coraggio ma anche con pazienza, perché disperandoci vediamo meno chiaro e quindi sarà più difficile trovare la soluzione.

Ama te stessa per primo, e questo poi rifletterai.  Rispetta te stessa.  Pretendi per te.

Se qualcuno d’intelligente incrocerà il tuo cammino, vedrà e saprà apprezzare quanto di meraviglioso hai da condividere.

Pazienza tesoro.  Tutto poi si risolverà, si tratta solo di imparare a vivere e godere, quando è il momento, la solitudine, che poi arriveranno le persone giuste.

quoto corvaccia purtroppo. Ma questo penso non sia un male anzi è un bene. Perchè nella vità dovremmo imparare a bartarci da soli. Le persone non sono male, ma sai che ti dico? non ho amici e me ne infischio! vado all'università, incontro persone, capita che le persone vadano e vengano. Vuol dire che cambio, cresco, prendo strade diverse dalle loro. Mi sento un pò come Michele nel film ECCE BOMBO di Moretti: non mi interessa neanche più di dover uscire per forza. Ti metto il dialogo:

 Michele: No veramente non... non mi va. Ho anche un mezzo appuntamento al bar con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è? Non è che alle dieci state tutti a ballare i girotondi ed io sto buttato in un angolo... no. Ah no, se si balla non vengo. No, allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce. Voi mi fate "Michele vieni di là con noi, dai" ed io "andate, andate, vi raggiungo dopo". Vengo, ci vediamo là. No, non mi va, non vengo.

* e luceserena

forse c'è qualcosa nel tuo modo di fare che allontana le persone?

>nessuno vorrà mai perdere tempo con te privandosi di ciò che possiede per darlo a te.`
Mi spiace per te che hai conosciuto solo pessime persone.